quarantatré

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Riki

"Ragazzi credo che lo porterò a casa adesso, mi sembra ancora stanco e non voglio che stia male di nuovo" dico aglu altri riferendomi al mio ragazzo, che in questo momento è in cucina con Hoon a bere un bicchiere d'acqua

"Trattalo bene e dagli tutto quello che vuole, non lo ripeterò due volte Riki" mi raccomanda Jake con il suo solito lato protettivo nei confronti di Sun

"Non preoccuparti, non commetterò lo stesso errore, anzi credo che ora gli offrirò un gelato di scuse e se volete venire anche voi per me non c'è problema"

"Nahh credo che vi lasceremo fare i piccioncini, vero ragazzi?" afferma Jay e tutti annuiscono

"Poi fra non molto esco con Junie" dice timidamente Seung facendoci sclerare come dei bambini

"Esci con Yeonjun?!" grida Sunoo eccitato uscendo dalla cucina ed eccolo qui.. il mio piccolino iperattivo. Hee annuisce al suo sclero e subito il più piccolo parte in un abbraccio spacca ossa e comincia a dire quanto sia contento del loro progresso e poi viene ad accollarsi a me.

"Sun ti va un gelato?" domando sperando di ottenere una risposta positiva e fortunatamente la richiesta lo fa annuire energicamente e nel giro di dieci minuti abbiamo salutato gli altri e siamo andati nella gelateria preferita del mio ragazzo.

"Sai, credo che questa cosa mi servisse davvero" dice con la bocca piena di gelato e tutte labbra ricoperte di cioccolato. Sono sempre più innamorato.

"Sembri uno scoiattolino piccolo, come sempre con il gelato, te lo dirò ogni volta" dico in adorazione e lui arrossisce deglutendo il gelato e io come nei film più cliché di sempre prendo un tovagliolino e gli pulisco il viso per poi andare a pagare il nostro ordine senza che lui possa dire nulla.

"Eccomi, vuoi che ti porto a casa piccolo? Magari devi dormire ancora un pochino, non voglio più vederti stare male" dico sentendo la mia voce incrinarsi e in nemmeno un secondo mi ritrovo avvolto in un abbraccio

"Amore ti ho detto di non preoccuparti, sto bene.. E comunque sì, voglio andare a casa, ma se puoi tu vieni con me"

"Non me lo devi nemmeno chiedere amore mio"

"Allora andiamo, i miei non ci sono quindi volendo possiamo stare anche al piano di sotto"

"Per me va bene tutto amore"

"Posso farti una domanda?"

"Certo dimmi pure"

"Almeno hai vinto prima dopo che sono sceso?"

"Piccolo.. sì l'ho fatto, ma ora mi sento ancora di più una merda, mi dispiace davvero tanto averti ignorato"

"Non fa niente, volevo solo sapere se almeno ti eri divertito"

"Piccolo vieni più vicino.. ancora un pochino, girati ora e ecco qua" dico sollevandolo da terra e prendendolo in braccio

"Oddio, aiuto cado!"

"Tranquillo, ora ti tengo io" dico stringendo la presa e finendo la via per arrivare a casa sua.
Lo rimetto a terra solo dopo aver aperto la porta e come un deja-vu mi sento trascinare verso un punto nella casa, in questo caso il divano e subito le labbra del mio ragazzo sono sulle mie.

"Piccolo che fai?" domando a corto di respiro

"Shh, mi prendo le mie coccole, ti va?"

"Andiamo di sopra"

Non c'è da nascondere quello che è successo dopo. C'era qualcosa di diverso, più passione forse, fatto sta che ci siamo ritrovati immersi l'uno nello sguardo dell'altro e non abbiamo mai perso il contatto visivo in tutto il tempo.

Riesco ancora ora ad occhi chiusi a sentire le sue labbra sul mio corpo e il mio cuore battere all'impazzata. L'amore che provo per lui ancora più amplificato, la testa fra le nuvole e una felicità indescrivibile.

"Amore a che pensi?"

"A quanto io stia bene ora"

"Anche io sto bene, non vorrei smorzare l'atmosfera, ma se avessi saputo che per stare meglio oggi bastava un gelato e un po' di fuoco sotto le coperte ti avrei tenuto qui tutto il giorno"

"Fuoco sotto le coperte?" ridacchio io "un po' di amore passionale, sesso no? Ti imbarazza dirlo piccolo?"

"Shh zitto"

"Va bene, va bene, non mi picchiare"

"Scemo"

"Dammi un bacio"

"Subito" mi risponde

"Piccolo quando tornano i tuoi?"

"Che ore sono ora?"

"Le sei più o meno"

"Fra circa mezz'ora allora"

"Ti preparo un bagno allora"

"Se volevi farti perdonare per avermi ignorato sappi che ci sei riuscito alla grande già prima, ma di certo non mi lamento di qualche coccola extra"

"Non è per quello, sono stato stronzo oggi e me ne sono accorto tardi ma faccio questo perché voglio solamente vederti felice, è la stessa cosa che mi hai detto tu quando abbiamo iniziato a parlare e la cosa è di certo reciproca"

"Sunoo! Siamo a casa!"

"Oh merda" dico "che facciamo?"

"Non possiamo mentirgli piccolo

"Mamma, papà, sono di sopra! C'è anche Riki" grida

"Allora passiamo a salutare"

"No pa' arriviamo noi fra poco"

"Al posto di urlare perché non parliamo tranquillamente di sotto?" urla sua mamma e io sto veramente per strapparmi i capelli

"Non possiamo subito"

"Ma perché?! Ah.. oh.. uhm, tesoro andiamo in cucina" dice a suo papà capendo il perché non potessimo scendere immediatamente

"Riki che fai ancora sul letto? Muoviamoci"

"Scusa capo non ti incazzare, tanto ormai lo sanno che lo facciamo semp-"

"Se finisci quella frase non lo faremo mai più.." si chiude in bagno in imbarazzo

"Dai piccolo aprimi, scherzavo, ti amo tanto"






helloooo

questo capitolo non è uscito come speravo

ma spero che abbia un senso per voi

non ho molto da dire oggi

vi voglio bene





can you hold my hand? - sunkiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora