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(i genitori di Jayla e Javon sono Jessica e DJ)

io e Jessica abbiamo parlato molto durante la cena, le devo il mondo a questa donna, si è sempre comportata come una mamma per me.

alla fine siamo andati tutti a dormire, oggi mi aspetta la scuola.

mi alzai alle 6, sono una persona che si svegliava abbastanza presto.

vado in bagno a farmi una doccia, e mi vesto con le poche robe che ho portato, si è vero sono poche, però sono davvero fighe.

sveglio Jayla e scendo al piano inferiore per fare colazione <Ash, oggi Jayla non va a scuola, ti da fastidio se vai con Javon?> mi dice Jessica, io giro il capo guardando Javon con una faccia annoiata <ma devo stare con i miei amici  mamma> si la...

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sveglio Jayla e scendo al piano inferiore per fare colazione <Ash, oggi Jayla non va a scuola, ti da fastidio se vai con Javon?> mi dice Jessica, io giro il capo guardando Javon con una faccia annoiata <ma devo stare con i miei amici mamma> si lamenta lui <tranquilla Jessica, non c'è bisogno> dico io sorridendo <gli uomini non erano così ai miei tempi> dice invece Jessica andando al piano superiore per vestirsi, deve andare a lavorare.

io invece bevo il mio caffè <Ashley> mi chiama Javon <cosa?> <puoi venire con me, ma non farmi fare figure di cazzo> mi dice lui, io mi giro guardandolo <mh, va bene, vengo solo perché sennò mi perdo> <e io ti faccio venire solo perché poi Jayla si incazza con me> controbatte lui, io sorrido acida, e prendo lo zaino seguendo Javon che era già uscito di casa.
<come mai sei scappata?> mi chiede Jevon nel frattempo che andiamo a scuola <lunga storia> dico io velocemente, lui mi guarda e annuisce.
non so perché ci siamo sempre "odiati" non ho mai fatto niente a lui e lo stesso lui non ha fatto niente a me, credo che questa storia deve essere sistemata.
<Javon, non mi sei mai stato sul cazzo, non so perché ci continuano ad odiare, se si può dire così, quindi credo che potremmo provare ad essere almeno amici> dico fermandomi di scatto, lui si gira e mi guarda <si, lo penso anche io> dice lui.

arriviamo a scuola, abbiamo parlato un po' durante il tragitto, è simpatico, oltre ad essere un figo della madonna.

<ti faccio conoscere i miei amici> dice lui prendendomi la mano e portandomi vicino ad un gruppetto, mi ha preso la mano perché c'è molta gente e non vorrei perdermi.

<ragazzi, lei è Ashley, Ashley, loro sono Lia, Theo, Marcus, Harry e Molly> io sorrido e sussurro un ciao, non mi stanno simpatici, per niente, sono dei figli di papà, si vede lontano un miglio.

I want to feel you in my bones//Javon WaltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora