Kim Taehyung credeva che non sarebbe mai riuscito a sfuggire alla vita a cui era stato destinato, o per meglio dire costretto.
Jeon Jungkook credeva di aver ormai raggiunto il limite di dolore sopportabile da un essere umano, e che ormai sarebbe and...
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Taehyung's pov.
Pian piano sto riaquinstando lucidità, il mal di testa di ieri sembra sparito e col lui in modo parziale anche il dolore alla caviglia, mi stropiccio per una manciata di volte gli occhi, ancora chiusi, stiracciandomi e allungando i muscoli leggermente atrofizzati. Porovo a muovermi e a girarmi dall'altro lato, ma qualcosa di pittosto pesante poggiato sul mio bacino mi impedisce ogni movimento. Apro gli occhi quando realizzo che sia un braccio, e non a caso una volta riacquisita la vista d'avanti al mio viso appare quello del Corvino, che dorme beato a pochi, pochissimi centimetri dal mio, il mio cuore comincia a battere fin troppo forte quando mi accorgo che è a torso nudo, perchè non mi ricordo questo dettaglio? E soprattuto cosa mi è venuto in mente ieri! È la 3 volta in 4 giorni che dormiamo insieme! Cavolo!
Resto per non so quanto tempo ad osservarlo, i suoi lineamenti, così delicati e sereni mi sorprendono. Sono completamente diversi da quelli che mi ho visto fino ad adesso.
Avvicino una mano alla sua guancia sfiorando, la piccola cicatrice sulla guancia che, solo ora, noto per la prima volta, chissà come se l'è procutara.
Faccio risalire le lunghe dita affusolate fino alla sua fronte dove sposto una ciocca di capelli dietro il suo orecchio. Il ragazzo non sembra muoversi o lamentarsi ma apre gli occhi in uno scatto fissandomi con intensità, ritraggo la mano come scottato e ingoio un grosso groppo. L'avrò fatto arrabbiare?
<Come ti senti?> mormora mentre si stiracchia, ha ancora la mano sul mio fianco, dovrei chiedergli di togliela?
Sfoggio un piccolo e timido sorriso <meglio, grazie>
Senza staccarmi gli occhi di dosso nemmeno mezza frazione di secondo inizia a strofinare il pollice sulla pelle del mio bacino da sopra il tessuto, in una delicata carezza, <menomale>
Io d'altro canto sono un brodo di brividi, cosa è cambiato tra ieri e oggi?
Restiamo così per un tempo indefinito, le sue carezze sembrano quasi essere diventate la mia droga.
Il mio razionale cervello però decide che non posso permettermelo <emmh....posso sapere perchè sei senza maglietta> rompo il silenzio quasi inconsapevolmente.
A quelle parole lui scatta in piedi spezzando quel prezioso momento magico che si era creato.
<ireri avevo i vestiti bagnati e ho iniziato ad avere freddo, non importa, forza andiamo>borbotta afferrandomi per la mano per aiutarmi ad alzarmi<ora è meglio ripartire se vogliamo arrivare da tua nonna il prima possibile.
<ma, a-aspetta>
Ingorandomi mi spinge dentro il veicolo e poi salta su.
Ma prima di partire si blocca appogiando la testa sul volante <ti prego fa che Nam abbia risolto il problema> sussurra.
