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Quell'anno il liceo Leonardo Da Vinci si era davvero superato. Complice lo zampino di Dante, la preside aveva deciso di organizzare un'iniziativa diversa dal solito per San Valentino: ogni alunno poteva scrivere una lettera, che avrebbe potuto lasciare anonima, per la persona amata, indicare il nome e classe del destinatario e imbucarla nelle apposite scatole poste all'ingresso della scuola; il 14 febbraio le bidelle si sarebbero poi occupate di passare in tutte le classi e consegnarle.
Ovviamente l'iniziativa era aperta a tutti, anche a chi una persona amata non ce l'aveva: molte ragazze infatti si erano messe d'accordo per sperdirsi a vicenda qualche dedica tra amiche, così come avrebbero fatto anche alcuni ragazzi. Per garantire il totale anonimato la scuola offriva agli alunni delle buste tutte uguali e degli adesivi a forma di lettere dell'alfabeto, da utilizzare in caso si volesse nascondere anche la propria calligrafia.
Simone non era particolarmente esaltato dall'iniziativa. Lui non aveva una persona a cui mandare una lettera d'amore, o meglio ce l'avrebbe avuta, ma avrebbe evitato volentieri di scrivergliene una e prendere palo proprio il giorno di San Valentino. Per non parlare poi di come era andata l'ultima volta che si era aperto, seppur minimamente, con Manuel. Proprio non gli andava di venire nuovamente attaccato verbalmente, di sentirsi vomitare addosso tutto quelle parole tanto faticava a dimenticare.

Simone aveva deciso di scrivere solo un bigliettino per Laura. Aveva scritto velocemente che le voleva bene, che era infinitamente grato per la sua comprensione e per essergli stato vicino e che poteva sempre contate su di lui. I due erano molto legati ormai, anche se passavano molto tempo insieme o non si raccontavano ogni dettaglio della loro vita sapevano che ci sarebbero stati l'uno per l'altra. Imbucò il suo biglietto il 12 febbraio, felice all'idea di riuscire a strappare un sorriso all'amica con quel semplice gesto.

Il 14 febbraio le bidelle avevano un gran da fare nel consegnare tutte le lettere. Erano già state suddivise per classi e sezioni, ma ancora dovevano recarsi di aula in aula affinché tutti ricevessero la propria. Arrivarono in 4B verso le undici di mattina. Gli alunni fremevano all'idea di leggere le loro lettere: c'era chi aveva aspettative molto alte, chi già sapeva che avrebbe ricevuto dediche solo da amici e chi anche dalla propria dolce metà e chi, come Simone, non si aspettava proprio nulla.
Con grande sorpresa constatò invece che per lui c'erano ben tre bigliettini. Appena gli furono consegnati li maneggiò con cura, insicuro sul da farsi. Aprì il primo durante la lezione di inglese, ormai non riusciva più a trattenersi.

Buon San Valentino Simo!
Ti voglio bene, ci sarò sempre per te.
Laura :)

Simone si girò subito verso l'amica. Anche lei era intenda a leggere delle letterine che aveva appena ricevuto, ma sentendo lo sguardo dell'altro su di lei alzò gli occhi. Simone le sorrise e le minò un "grazie" senza emettere suoni per non distrubare la lezione. Laura fece lo stesso con un "grazie a te" e gli mandò un bacio volante. Simone sorrise soddisfatto. Era davvero fortunato ad avere un'amica come Laura su cui contare.
Aprì la seconda lettera.

Non ci conosciamo ma sei il più figo della scuola e sarei molto lieto di offrirti un caffè ogni tanto. Mi trovi in 5F :)
Davide

Simone rilesse più volte quel biglietto, incredulo. Si aspettava una dedica da qualche altra sua compagna di classe, non che uno sconosciuto (per giunta più grande di lui!) ci provasse con lui. Sorrise compiaciuto, però. Si giurò nuovamente verso Laura e le passò il biglietto sussurandole "guarda qua". La ragazza strabuzzo gli occhi. "Non ci credo!"
Simone continuava a sorridere come un ebete. Si sentiva davvero bene all'idea di avere uno spasimante. La campanella dell'intervallo gli permise di alzarsi dal posto e avvicinarsi al banco di Laura
- Simo ma che aspetti? Vai a parlarci, con questo!
I due iniziarono a discutere sul da farsi e piano piano si unirono al discorso anche gli altri compagni. Manuel ascoltava in disparte, con il fegato marcio di invidia nel vedere Simone così interessato a uno sconosciuto che lo aveva imbambolato semplicemente scrivendogli due righe. Si diede dell'imbecille e uscì sbuffando dalla classe.

San Valentino | SimuelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora