8. We Can't Stop.

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Dicevo, restammo a sorbirci la polvere che quella Bugatti alzò alla sua frenata violenta, aspettando che le cinque figure che vi siedevano dentro uscissero da essa. Anche se può sembrare strano, non ci mettei molto tempo a riconoscere la persona che aveva parlato prima dall'auto: ragazzo castano alto, genio della classe di fisica e chimica, cocco dei prof e primo della classe. Nonostante questo, era anche lui incredibilmente stronzo e morto di figa, il che lo rendeva ancora più popolare: insomma, i secchioni così, col cavolo che diventano famosi!

Lui si.

Harry Styles.

<Ci siete tutte? Beene...>

Harry mi ronzò intorno parecchie volte al pari di una mosca attirata dal miele, guardandomi dall'alto fino al basso come se dovesse darmi un giudizio. Dalla macchina potemmo chiaramente udire un'altra voce e il rumore della portiera che sbatteva con potenza.

<Coglione, vacci piano! La macchina non è mica mia!> Urlò Harry, ridacchiando un po'.

<A chi l'hai fregata, a tua madre?>

Questa voce è di un'altro alunno molto noto qui alla HighLands: capitano della squadra di hockey, genio dell'informatica e incubo degli insegnanti. Anche lui imbecille e maniaco del sesso: il ragazzo che ogni ragazza chiama "principe azzurro", definendolo perfetto e dolcissimo grazie ai suoi occhioni: Niall Horan.

<Intanto tu, tira via quelle manacce da Crabgrass! Se ti vedesse Hood saresti morto!>

<Gia... Hood> sospirai io e abbassai lo sguardo al marciapiede.

Cinque secondi da questa mia affermazione che subito si udirono altri due tonfi da "sportello di automobile": ne scese da un lato il bel tenebroso n°2 (il n°1 è Calum!), anche noto come: "il super punito" o "migliore amico del preside". Zayn Malik.

<Ehi, non dovete divertirvi senza di me!>

Roxenne si girò con le spalle rivolte verso la strada e le braccia incrociate: da come ce ne parlava, Zayn le doveva stare ampiamente sul culo, infatti non lo cercò di striscio fino a quanto potè ignorarlo.

<Malik, tieni le distanze o ti metto quelle mani nel secondo posto dove non batte mai il sole!> Disse acida lei, rimanendo girata.

<Sempre che tu ci riesca, scricciolo!>

In seguito al secondo tonfo, uscirono dall'auto gli ultimi due ragazzi che completavano quel gruppo di senza cervello: Liam Payne, ex sfigatone e vittima di bullismo, ora palestrato e altamente ricercato dalle ragazze e infine Louis Tomlinson, portiere della squadra di calcio della HighLands Academy School. Teneva gli occhi fissi su Allison, che si puliva il viso dai segni del make up lasciati dal lungo pianto.

<Tu piccoletta? Come mai piangi?>

<Io? Io non sto piangendo...!>

Le guance di Allison si fecero di un rosso acceso, e i suoi occhi si ingrandirono di molto. E' la stessa espressione che ha in volto quando guarda Michael.

<Brava, piccola. Flirta con Louis...> La schernì Liam, io lo fulminai con lo sguardo.

<Bene... Abbiamo una cosa molto molto speciale da consegnarvi>

Harry mi porse una bustina da lettera nera, ruvida sul quale erano scritte varie parole in gesso bianco. Riconobbi la calligrafia disordinata e sfasata.

<Sabato ci sarà una festa a casa Hood, e lui vuole ad ogni costo che ogni ragazza dalla scuola, dalla più sana alla più malata,  dalla più ricca alla più povera,dalla più brutta alla più troia sia presente!>

"Per sverginarla" pensai io, alzando gli occhi al cielo.

<Rigorosamente TU.> Disse Harry, indicandomi più volte.

<Ah si...?>

Neanche mi rispose. Si limitò ad allargare il suo sorriso e a andarsene via seguito dagli altri, lasciandoci con le tre buste nere in mano. Quelle di Roxenne e Allison riportavano il seguente testo:

"Sabato, darò una festa. Non scrivo neppure l'indirizzo, visto che casa mia è tra le ville più grandi di New Orleans, nel quartiere della borghesia, non potete sbagliare. Alle 21:00, 21:30 massimo puntuali al cancello di casa.

C.H"

Il mio "invito" era diverso, e assomgliava molto ad una lettera. Anzichè essere battuto al computer come gli altri inviti, il mio era scritto a mano, con uno stampatello bianco calcato e grande.

"Crabgrass.

Capirai l'importanza dell'invito soltanto perchè l'ho scritto a mano io, al posto di averti dato uno di quegli inviti fotocopiati al computer. Quindi, vedi di non fargli fare una brutta fine.

Non sono arrabbiato per il: "Fai schifo" di poco fa. No no. Anzi, ti ho trovata ancora più sexy di quanto tu non lo sia già. Cazzo, se sei figa quando mi insulti.

Comunque.

Alla festa sei OBBLIGATA a venire, fottesega se hai un impegno o cosa. Tu alla mia festa non puoi mancare. Capisci com'è, non vorrai perderti il divertimento! Non avrà sosta.

Almeno... Io con te mi divertirò di sicuro, te attenta a non rimanere incinta ;).

Cal"

—WELA—

Allora. Scusate il ritardo. La scuola mi bombarda di interrogazioni e verifiche con la scusa che mi devono preparare agli esami... -.-

Capitolo un po' diverso, e una new entry: 1D.

Canzone: We Can't Stop-Miley Cyrus.

CE SE VEDE

-Moi


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