Sarah la guardò con attenzione.
"Allora, fai domanda per un altro posto prima che succeda. Non avevi detto che la responsabile delle risorse umane ti riteneva meritevole di una promozione?"
"Credo che cercasse di indorarmi la pillola quando mi hanno scavalcato per il posto nella sezione Eventi. Anche se mi ha detto di riprovarci. Ha quasi accennato che RJ non era disposto a rinunciare a me."
"Come?"
Sarah si rizzò a sedere.
"Gliene hai parlato al tuo capo?"
"No," sospirò Madeline. "Non gli ho nemmeno detto di aver fatto domanda. Pensavo che sarebbe stato imbarazzante se non l'avessero accettata."
"Farai bene a credere che ne fosse al corrente. Dopotutto, la sua famiglia possiede l'azienda, Mad."
Sarah inarcò un sopracciglio.
"Sarà meglio che non tentino strane manovre, soprattutto se sei incinta. Allora sì che avrai bisogno di un lavoro."
"Lo so, Sarah. Ho sentito dire che le donne incinte non riescono nemmeno ad avere un'assicurazione sanitaria se non tramite un datore di lavoro."
"Non farti prendere dal panico... non ancora. Non sai nemmeno se sei incinta."
Lei si sporse in avanti e appoggiò il mento sulle mani unite a mo' di tenda.
"Dimmi una cosa, Mad... Lo sposeresti?"
Madeline si fece piccola sotto il suo sguardo penetrante.
"Vuoi dire se fossi incinta?"
"Sì e lui decidesse di comportarsi da gentiluomo affrontando le sue responsabilità."
"Se per lui fosse un obbligo, no. Non lo farei."
Che pensiero orribile...
"Non lo sopporterei."
Non che lui le fosse sembrato propenso a chiederle di sposarlo quella mattina. Anzi, aveva fatto in modo di assentarsi dall'ufficio per la maggior parte della giornata con la scusa di riunioni che non erano in calendario. Non avevano neanche fatto programmi per la serata.
Che fosse la fine? Forse non si sarebbe più parlato di baci e di weekend in montagna. Sarebbero tornati a scambiarsi memorandum e e-mail, invece di abbracci e sguardi furtivi. O peggio, lui avrebbe voluto non averla più sotto gli occhi.
Poteva darsi che la assegnassero ad un posto di importanza cruciale ai cantieri navali o forse perfino ad una delle sedi oltreoceano.
"Non avere quell'aria così cupa," disse Sarah e le diede un colpetto sulla mano, riportandola al presente. "Non è ancora morto nessuno!"
"Tranne il padre di RJ."
Sarah fece una smorfia.
"Me n'ero dimenticata. Povero RJ! Sono ancora convinti che sia stata sua madre?"
"Sembra di sì. Continuano a rifiutarle la cauzione."
"Scommetto che se tu riuscissi a scagionarla, faresti di lui l'uomo più felice della terra."
"Mi piacerebbe... Ma significherebbe sapere chi ha ucciso suo padre."
Madeline non voleva ammettere, nemmeno con Sarah, di essere la responsabile dell'arresto di sua madre.
"Sembra che al banco della sicurezza tengano un registro dove segnano tutti quelli che entrano ed escono dall'edificio, ma manca la pagina relativa a quel giorno."
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AMORE SENZA FINE ( 3 LIBRO - LA SAGA DEI POWELL)
Chick-LitLA SAGA DEI POWELL - LIBRO 3/6 Per il multimilionario RJ Powell, si prospettano tempi duri. Non solo deve difendere l'azienda dallo scandalo che ha travolto la sua famiglia, arginando i pettegolezzi che ormai imperversano in tutta Charleston, ma de...