Dove inizia il buio

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La storia comincia con un Flashback, una narrazione degli avvenimenti che hanno cambiato per sempre la vita di Yuki:

Yuki è un ragazzo particolare, ha da sempre avuto una vita affranta e un destino pure.
Non ha mai avuto zii e i suoi nonni sono tutti morti, tranne la nonna materna che è ricoverata in ospedale.
Viveva spensierato fino all'età di 6 anni quando il padre, eroe professionista residente insieme alla sua famiglia in america, venne ingaggiato per una missione riguardante una vendita di tentacoli di polpo non registrati da parte di un'azienda sospetta.
L'azienda in questione aveva regole molto severe ed era in combutta con alcuni membri del governo; aveva stipulato un patto che avrebbe lasciato ai membri dell'azienda cacciare chiunque si fosse intrufolato nella loro proprietà privata, per "leggittima difesa". Tutta via l'agenzia di eroi incaricò lo stesso il compito di trovare le basi della compagnia e perquisirle per capire da dove provenissero le merci non registrate né al porto né all'agenzia delle entrate.
Il capo dell'azienda era in realtà un mafioso che aveva corrotto sia i membri dello stato con cui era in combutta che alcuni dei suoi dipendenti, ed al suo fianco c'era uno scienziato di origini tedesche che aveva permesso quello spaccio illegale di tentacoli illegittimi in cambio di un laboratorio internato all'azienda dove poter fare tutti gli esperimenti che voleva sul progetto.
In poche parole, ciò che venne scoperto successivamente ( dopo due anni e mezzo ), è che in quella azienda veniva creato manualmente del polpo modificato, con un siero speciale che aumentava i tentacoli dei polpi. Per questo motivo i tentacoli in aggiunta non erano registrati in quanto generati in laboratorio successivamente alla pesca dei molluschi.
Dopo due anni dall'inizio dell'incarico. che non era stato ancora completato tra impicci con la mafia e lunghe attese per i risultati di analisi e rapporti comunicati dall'agenzia degli eroi, il ragazzino Yuki che ormai aveva l'età di 8 anni si era stufato fin troppo della lontananza del padre, in quanto quest'ultimo stava a casa meno di due ore al giorno, oltre a quelle di sonno, ed aveva alle spalle tutto quello stress. Nonostante la pressione del lavoro, il padre di Yuki, quand'era a casa, fingeva sempre di sorridere e passava la maggior del tempo con la propria famiglia ( se non a riposare ) e cercava di divertirli e farli sentire una famiglia normale, malgrado le mancanze. Il ragazzino però si acccorse comunque del peso che si portava dietro il padre, in quanto anche a quell'età era molto sveglio ed intelligente, eccelleva a scuola e pure nello sport ( allenando riflessi e capacità di ragionamento ), praticava sia pugilato ( per bambini ) che altri sport per allenamento insieme al padre, e infatti, spinto dal suo sogno di divenatare un supereroe e di alleggerire il peso sulle spalle del padre, gli propropose più volte di aiutarlo ma il padre rifiutò ogni volta, per non coinvolgerlo e per proteggerlo. A quel punto, una notte quando il padre era appena tornato stanco dalle indagini e si era messo subito a letto, Yuki ne approfittò per intrufolarsi nello studio di lavoro e leggere i risultati delle indagini che erano lì. In poco riuscì a riunire le informazioni e ricavò l'esatta posizione dell'azienda grazie a dei dati che corrispondevano ad un edificio in cui un giorno era finita una sua palla da football mentre giocava con i suoi amici.
I rapporti sul tavolo infatti riportavano che in un quartiere a qualche centinaia di metri da lì era stato segnalato un eccesso di scorie e sostanze radioattive, le quali Yuki aveva visto uscire da una finestra rotta dalla palla che qualcuno dei suoi amici aveva tirato; già qual giorno Yuki aveva capito fossero radioattive.
Voleva comunicare il tutto subito a suo padre ma avrebbe dovuto aspettare, non la mattina, ma la sera dopo visto che il ragazzo ogni giorno si svegliava solo dopo che il padre era già andato a lavoro, e lo incontrava solo quando tornava la sera.
Viste le circostanze perciò, andò da solo all'azienda solo per intrufolarsi e raccogliere alcune informazioni aggiuntive cercando di rendendersi utile al padre. Grazie ad una strategia che aveva elaborato riuscì ad entrare dai condotti dell'edificio e capì in poco, grazie alle scie chimiche presenti nei condotti, dove fosse il luogo anomalo ovvero il laboratorio.
Per la distrazione e la tensione quando si avvicinò al condotto che aveva una finestra rivolta verso il laboratorio cadde e provocò un tonfo, tale che lo scienziato, che stava ancora lavorando di tarda notte, lo sentì.
Dopo essere caduto cercò di scappare il prima possibile per non farsi trovare da quel uomo e saltò sopra a un tavolo pieno di strane sostanze per raggiungere i condotti, ma nel farlo ruppe qualcosa sul tavolo che provocò l'avvio dell allarme di sicurezza.
Si sentì per tutta l'azienda, ed anche fuori, tanto che un agente di pattuglia avvertì la centrale.
Lo scienziato trovò il ragazzo e dopo aver visto alcune sue sostanze rovesciate e le ampolle rotte si arrabbiò contro quest'ultimo e lo catturò; per punirlo decise di fare un'esperimento su di lui e gli disse che era da tanto che cercava una cavia umana per quello che stava per fare, e poco dopo gli iniettò il siero che usava per i polpi sul braccio, attendendo maniacalmente ansioso la reazione. Intanto l'avvertimento dalla centrale era già stato comunicato agli eroi nelle vicinanze, tra cui il padre di Yuki.. Miles Morales.., che venne svegliato da sua moglie la quale gli comunicò subito che il figlio non c'era in casa e che era arrivato un avvertimento dalla centrale di polizia su un allarme non identificato. Il padre ebbe un bruttissimo presentimento per via del suo sesto senso e si fiondò subito sul posto. Appena arrivato sentì le urla del figlio ( su cui era appena stato iniettato il siero ) e fece immediatamente intrusione, lo scienziato notandolo si mise a corrore per chiamare la sicurezza, mentre il padre prese il figlio lo legò con le ragnatele e gli disse che almeno in quel modo non poteva mettersi altrettanto in pericolo, e poi lo lanciò fuori dall'edificio verso una ragnatela che aveva creato tra due edifici di fronte sulla strada prima di entrare per attutire la caduta del ragazzo. Dopodiché si mise a combattare contro gli sgherri che facevano da guardie, che sconfisse in poco, ma quando stette per catturare lo scienziato in fuga, le sue ragnatele impostate per errore ancora su 'elettriche' innescarono alunci sistemi di sicurezza attivati dall'allarme, e provocarono una reazione nell'edificio, che esplose completamente. Il ragazzino, che nel mentre era stato allontanato da degli agenti di polizia, ma sentì l'esplosione alle spalle..
Dopo poche ore venne comunicata, dall'ospedale in cui era stato portato il padre, la perdita di quest'ultimo.
L'evento fu traumatico e devastante per il ragazzino.
La madre entrò in uno stato di shock che la portò in coma e dopo qualche mese morì per arresto cardiaco.
Il ragazzino crebbe da solo in comunità, isolandosi da tutti e rifiutando qualsiasi tipo di rapporto. Venne portato in diversi orfanatrofi ma tutti lo riportarono indietro perché nessun genitore voleva adottarlo e non faceva altro che spavantare tutti con tutto il nero di cui si ricopriva; indumenti, bracciali, manti o qualsiasi altra cosa.
All'età di 15 anni frequentò una scuola per eroi e si diplomò ottenendo anche la licenza da eroe ai 18 anni.
Appena raggiunta appunto la maggior'età andò inoltre ad abitare da solo nella casa lasciata in eredità.
Prese il cappotto del padre e i vestiti con cui andava sempre a fare i giri di pattuglia quest'ultimo, li dipinse tutti di nero e li fece approvare come costume da Pro Hero.
L'anno successivo si trasferì in giappone ( nella scuola per eroi aveva già imparato la lingua ) in una casa, in cui era andato in vacanza con la sua famiglia a 5 anni ed era rimasto per 6 mesi prima dell'arrivo dell'incarico riguardante l'azienda, anch'essa rimastaglì in eredità.
E così all'età di 19 anni, prese l'iniziativa decisa e testarda di cambiare il mondo, in un mondo pieno di colori in cui chiunque avrebbe fatto del male avrebbe dipinto di nero una parte del mondo, e lui sarebbe stato l'eroe pronto ad assorbire quel nero pur di far tornare il mondo colorito.

[MHA] Per un mondo a coloriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora