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19 settembre 2015

Sono passati quasi cinque anni dalla separazione di Esme e Draco, il loro bambino è arrivato in quarta elementare e la vita a Charleston è rimasta la stessa, piena di luce e tranquillità.
Non è successo molto tra i due, bensì singolarmente nelle loro vite, per quanto apparentemente monotone.
In tutto questo tempo le solite routine lavorative e scolastiche si sono susseguite, i colloqui a scuola, i compleanni del bambino, le sue liti con i bulletti, e così via.

Quel purosangue di un Malfoy, inoltre, si è ben abituato alla vita americana, si è integrato maggiormente tra i babbani e ha seguito il consiglio della donna, prendendosi cura di se stesso.
Ha compreso che si è lasciato andare per troppo tempo e che poter dimostrare il massimo a quella famiglia perduta deve essere una persona migliore anche per sé.
Proprio qualche giorno dopo la loro passeggiata in riva al mare ha deciso di rendersi socialmente utile, di fare qualcosa che potesse redimerlo nei confronti della nuova persona che è diventato.
Non lo fa per lei, non lo fa per Scorpius, ma per il nuovo uomo che è voluto essere.

Ogni fine settimana ha deciso di recarsi in qualche casa di cura per leggere un buon libro a degli anziani che non hanno più le capacità per farlo, o semplicemente per fargli compagnia.
La domenica si mette seduto su un divanetto e inizia a raccontare qualche storia, facendosi ascoltare e trovando piacevole la loro compagnia, comprendendo che quelle persone non meritano di stare sole.
Alcuni figli o nipoti non vanno più a trovare i loro parenti, questa cosa gli ha fatto molta tristezza e proprio perché sa cosa vuol dire sentirsi soli ha deciso di farli smettere di provare tale sensazione atroce.

Non ha bisogno di lavorare, la sua eredità lo accompagna nei migliore dei modi, e poi la vita che conduce è molto modesta e non spreca molti soldi.
Tra offerte al supermarket e semplici pomeriggi al parco di certo non c'è molto da spendere.
Ha iniziato a comprendere il valore della semplicità, rimanendo pur sempre un mago elegante e con un'alta cultura, ma questa volta inizia a prendersi cura anche del suo animo e non solo del suo aspetto.
Esme è rimasta veramente scioccata da quella decisione di fare volontariato una volta a settimana, e vede che si dedica con tutto il cuore al figlio.
Lui è presente, anche nei suoi confronti, ma ha trovato la sua dimensione.
Certo gli manca il suo Manor, l'Inghilterra, il mondo magico, ma deve trarre il meglio da quello che ha ora. Infatti non ha smesso di praticare magia, inizia anche a parlare a Scorpius di quanto saranno belli i suoi anni ad Hogwarts dopo le elementari, già è emozionato all'idea di portarlo a Diagon Alley a fare compere per il suo primo anno, tuttavia ora sta bene così.
Sul serio, sta bene.
Esme, invece, prosegue ad avere sempre meno paure ed incubi, ormai il tempo sta facendo il suo corso e così adagio riesce a curare quelle ferite, rendendole cicatrici che non fanno più tanto male. Il lavoro va a gonfie vele, i clienti abituali si sono affezionati a lei, e poi i momenti assieme a Javier, Dominic e qualche nuovo amico sono pieni di allegria.

La cosa più strana, ma allo stesso tempo scontata, è che nonostante quelle vite separate e ben vissute, i due non hanno smesso di provare dei sentimenti l'uno per l'altra.
Si sentono solo consapevoli che la cosa migliore è la distanza, ma gli sguardi fugaci tra i due non sono mancati in quegli anni.
Draco ogni tanto è passato davanti alla libreria, buttandoci uno sguardo dentro e sorridendo spontaneo ogni volta che intravedeva il profilo della donna indaffarata con il suo lavoro. Lei, invece, non ha resistito dallo spiare l'uomo un paio di volte mentre si recava in quella casa di cura.
Il motivo per lei è stato semplice: quella novità sembrava assurda da immaginare.
E poi i momenti in cui vanno alle recite di Scorpius, mentre lo aiutano a fare i compitini o lo portano al parco: distanti un metro l'uno dall'altra, ma con i cuori che in segreto si prendono ancora per mano.

Quest'oggi si ritrovano di nuovo a dover passare del tempo insieme, per via di un colloquio a scuola con gli altri genitori, questo avviene all'inizio di ogni anno in cui bisogna decidere i vari rappresentanti tra loro adulti.
È molto noioso per Draco ed Esme, trovano queste cose parecchio inutili e poi rivedere per la quarta volta di fila una di quelle tre arpie tra Luisa e le sue amiche rappresentare l'anno accademico del loro bambino di certo non è uno spasso.
Diciamo che sono anche tra le poche che si propongono per quella carica, sia per i loro pochi impegni ma anche perché vogliono primeggiare in qualcosa. Che vita mediocre la loro.

PUREBLOOD || She deserves betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora