Capitolo 6 - Sin dentro l'anima

1.1K 43 7
                                    

Punto di vista di Severus

Il sole tra circa un'ora tramonterà. Mi sono arrampicato sul mio albero. Lo definisco così, perchè mi sono seduto sotto i suoi rami quasi tutti i giorni. Sarò a circa tre metri da terra.

"Professor Piton!"

Granger. Guardo in basso. Oh no. Non avrei dovuto farlo!

"Professore ho freddo vestita così. Può lanciarmi un incantesimo riscaldante?"

Merlino. Indossa di nuovo i pantaloncini e la canotta! Cosa le salta in mente?! Estraggo la bacchetta e faccio quello che mi ha chiesto. Sorride.

"Grazie. Vengo su da lei. Aspetti."

Che diamine ...?!

"No! È pericoloso!"

"Tranquillo. Mi arrampico sugli alberi, sin da quando ero una bambina."

In effetti sale molto bene.

"La mia nonna materna ... Uff. In effetti e un po' faticoso! Ha un bel terreno. Ricco di alberi di mele, pere e tanto altro."

È arrivata. Mi si siede accanto, ma non troppo vicino, sempre a causa del suo problema.

"Allora? Oggi non abbiamo ancora svolto la mia terapia."

Faccio un sorrisetto di scherno interiore. Lo ha detto con nonchalance. Come se la sua terapia non provocasse un' erezione.

"Sì, infatti. Cosa faremo oggi? E perchè ti sei rivestita così?"

"Perchè dovrà accarezzarmi in vari ... posti, e deve toccare la mia pelle, non i vestiti."

Cazzo.

"Quali parti del corpo?"

Chiedo con viso impassibile.

"I capelli, poi il viso, il collo, le spalle, le braccia, e le gambe."

"E ... basta?"

"Sì basta. Nessun posto troppo ... intimo."

Non so se essere rallegrato da questa notizia o dispiaciuto. Certo che le gambe ... . Oh Salazar. Quelle potrebberò essere un allarme rosso! Ho spesso fantasticato di accarezzarle, baciarle.

"Ho capito. Scendiamo."

"No. Facciamolo qui."

"Sull' albero?"

La guardo come se fosse pazza.

"Perchè no? L'altezza mi distrarrà un po' dalla cosa ... o almeno spero."

Mi acciglio.

"Non sono d'accordo. E poi sarà difficile toccarti. Le nostre posizioni ... ."

"Ah sì. Aspetti."

Si muove e mette una gamba su ogni lato del ramo.

"Ecco così. Faccia come me."

Sbatto le palpebre un paio di volte. Mi sposto e mi siedo nel suo stesso modo. Ci guardiamo frontalmente adesso.

"Perfetto. Può ... iniziare se vuole."

Sta cominciando ad agitarsi. Mi schiarisco la voce.

"Inizio dai capelli, no?"

"Sì. Poi scenda fino alle gambe."

Dei.

"Ho capito."

Porto la mia mano sinistra, sui suoi bei ricci. Splendono sotto la luce del sole. Tocco delicatamente, ma lei ha troppa ansia. Respira velocemente.

"Vuoi che mi fermi?"

Rinascere [Snamione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora