CAPITOLO 2

1.3K 93 14
                                    

Nell'elegante salone, un complesso suonava blues, la musica perfetta per quello che doveva essere il matrimonio dell'anno nell'alta società. Electa, che canticchiava eseguendo piccoli passi di danza nella scia di Kara, andò quasi a sbattere contro Alan Turner che si era materializzato davanti a loro, reggendo in mano due bicchieri di vino bianco. Per un miracolo, riuscì a non versarne neanche una goccia mentre Electa si profondeva in scuse.

"Alan... Perdonami!"

"Non preoccuparti. Evitata immane catastrofe," scherzò lui.

Scoppiarono tutti e tre a ridere.

"Questi erano destinati a voi, belle signore."

Con gli occhi che gli brillavano di allegria, Alan tese loro i due bicchieri.

"Solo un sorso per me," disse Kara. "Avrò bisogno di tutta la mia prontezza di spirito per essere sicura di ricordare i nomi di tutti."

Electa accettò l'altro bicchiere.

"Grazie."

"Prima non ho avuto l'occasione di farti i miei migliori auguri," disse Alan a Kara. "Grant è un uomo molto fortunato."

"Grazie, Alan. Ti auguro di incontrare presto la donna dei tuoi sogni... forse perfino stasera."

Alan scoppiò in una risata argentina e contagiosa.

"Posso vivere sperando, ma forse dovremmo aspettare un po', almeno fino al rientro dalla tua luna di miele, prima di incaricarti di organizzare un altro matrimonio."

"Ne sarei entusiasta, Alan. Sono così felice che vorrei vedere tutti sposati."

"È un tipo così simpatico," commentò Electa mentre si allontanavano.

"Premuroso, anche," ammise Kara. "Fortunata la donna che lo sposerà."

Erano ormai arrivate al tavolo nuziale e Grant scattò in piedi per accogliere la sua sposa. Sentendosi di troppo, Electa scivolò nella sedia libera accanto alla madre.

"Dov'è Edward?" le chiese, consapevole di aver occupato il suo posto.

Tutto il mondo si era accoppiato... perfino sua madre. Tutti tranne lei. Fu sommersa da un'ondata di solitudine, ma la scacciò. Un motivo di più per seguire la lista e trovare uno sconosciuto con cui flirtare... e c'era occasione migliore di un matrimonio per farlo?

"Ha visto Harold Parsons e Alistair Hamilton ed è andato a salutarli."

Miss Sienna agitò una mano in direzione del bar. Guardando da quella parte, Electa vide l'avvocato dalla candida testa che parlava con il capo delle 'Hamilton Industries', una ditta che di recente aveva iniziato a fare affari con il 'Powell Group', così permettendo loro di rifarsi delle perdite subite quando diversi clienti li avevano abbandonati per passare alla 'Carolina Shipping'.

Accidenti, non più tardi di quella settimana, suo fratello Eroll, direttore della sezione 'Nuovi Affari' del 'Powell Group', aveva sentito dire che Joel Turner stava cercando di strappare loro un importante contratto.

Parlando del diavolo... Joel Turner si era appena seduto ad un tavolo accanto alla pista da ballo.

'Che impudente faccia di... bronzo!'

Electa supponeva che tanta arroganza fosse dovuta in parte al fatto di aver ereditato il quarantacinque per cento delle azioni del 'Powell Group'. Lei non era ancora riuscita a capire come doveva comportarsi con Joel. Perennemente accigliato e cupo in volto, la metteva un po' a disagio. Sicuramente, negli ultimi mesi, aveva procurato all'azienda di famiglia una dose sufficiente di emicranie da bastare per tutta una vita.

SCELTA D'AMORE NEL DESERTO (5 LIBRO- LA SAGA DEI POWELL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora