" Nennè "

2K 53 0
                                    

N/A: vi avviso che presenta contenuti un po' spinti, se vi turba, non leggete.😘

                               Flashback Ciro

Continua a guidare Lisa con le sue mani, conducendo piano i suoi passi, sempre più vicino alla sorpresa che le aveva promesso, da tempo.
- Cí, ma sento il mare - parla lei, con gli occhi ancora bendati.
- e sí intelligent, Nennè - le lascia un bacio sulla guancia.

La lascia in piedi contro la porta e lui provvede a scrutare quella porta da due soldi, pure rovinata ormai, pensando a come poterla buttare giù. Fa una leggera pressione su essa, spingendo ma inutilmente.così prende una leggera rincorsa e con tutta la forza, concentrata sul suo braccio, lancia una gomitata e la porta si spalanca, facendo sussultare Lisa.
- tutto questo mistero per entrare illegalmente dentro chissà che cosa?- prova ad alzarsi la benda ma Ciro subito si avvicina a lei, fermando le sue dita.
- No, niente di illegale - la rassicura, per poi prendere la sua mano, per condurre entrambi dentro.
Ciro quando guarda i mobili, vede sè stesso da piccolo, correre, per questa casa, con la prima pistola.
Eppure questa casa gli ha sempre messo tranquillità e spera che pure lei possa provare la stessa cosa.
- sí pront Lisù?- ride, posando le dita sulla benda.
- e me lo chiedi? Dai - lui sorride senza mostrare i denti e le alza piano la benda, fino a toglierla definitivamente. Mentre Lisa si guarda attorno, lui si infila la benda dentro la tuta, sistemandosi dietro lei. Circonda il suo bacino con le braccia, posando la testa sulla sua spalla.
- dove siamo, Cí?- domanda lei, lasciandosi stringere.
- era di mio nonno - Lisa rimane in silenzio, guardando la casa, con altri occhi. - veniv sempr cca, quann patm me vulev insegnà coccos.. sta cas me rav a pace ca nun truvav maij - si apre lui, parlando piano al suo orecchio, nonostante siano soli.
- e hai portato me qui?- si volta, per guardarlo e lui sente il cuore battere più velocemente, come mai.
- sul a tte - precisa, accogliendo il bacio di Lisa che arriva subito, mentre gli stringe il viso con le mani.
- a me piace comunque - dice piano, quando si stacca, ma rimane con la fronte contro la sua. Sorride, prima di baciarla di nuovo, pensando che non vuole fare altro, per il resto della sua vita.
Lisa gli aveva dato un motivo più, fin da quando aveva posato i suoi occhi su di lui, sorridendo. mentre tutti non riuscivano a guardarlo senza tremare dalla paura, lei era stata l'unica, ad aver avuto subito la sensazione che qualcosa di migliore, in lui c'era.
Adesso che stava insieme a lei e sapeva benissimo che lei provasse le stesse cose, era convinto che fosse la donna della sua vita.
L'uno hanno bisogno dell'altro, per poter essere più forti. Si sentiva legato a lei, nonostante ancora non l'avesse toccata completamente e questo lo spaventava. significava soltanto che Lisa si era presa il suo cuore, perché gli apparteneva fin dall'inizio.
Le sue mani si erano posate sui suoi fianchi, per tenerla più vicino possibile, nonostante fosse in grado di sentire il cuore di Ciro battere. Lisa interrompe di nuovo il bacio, mettendo le braccia attorno al suo collo, petto contro petto.
- e mi hai portato qui perché?- domanda, lasciando scivolare la mano sul suo petto, per giocare con il crocifisso che porta. Lui guarda le sue dita giocare con la collana, cercando impaziente il suo sguardo.
- vulev sta cu te cca, problemi Lisù?- a quella domanda si guardano tutte e due con malizia e divertimento. questo era quello che amava di più Ciro in lei: la complicità che li legava, era qualcosa di troppo forte, che non avrebbero mai provato con nessun'altro.
- guard cca mò tien paura è'sta cu me - continua lui il suo gioco, avvicinandosi di più, per stringerla maggiormente.
- Tremo, Ricci - risponde lei, stando al suo gioco. ma lui ha già messo la testa sul suo collo, baciandone ogni centimetro.
- o'sent - risponde lui piano, riprendendo quello che stava facendo. - ma chist nun è paur - continua, mentre Lisa ha già pensato a stringerlo a sé, chiudendo gli occhi. Ciro risale dal suo collo al suo orecchio, muovendo le mani lungo la sua schiena, accarezzando anche quella parte. Impazzisce quando il profumo di Lisa gli invade le narici, andando dritto al cervello come un'impulso. traccia una linea immaginaria con il naso, sulla sua guancia, fino alle sue labbra, baciandola.
Si baciano attaccandosi l'uno all'altro, pervasi dai stessi brividi, nel toccarsi. le mani di Ciro vagano su tutto il suo corpo, accarezzando e stringendo, e Lisa si aggrappa sempre di più alle sue spalle, come fosse la sua ancora di salvezza. interrompe solo per guardarla, mentre entrambi prendono fiato, ma senza staccarsi. sposta la sua mano sul suo viso, portando i capelli dietro l'orecchio, soffermandosi ad accarezzarle la guancia.
- Lí - la richiama - mó bast.. nun o'sacc se m ferm..- le dice, sentendo già la sua eccitazione alle stelle: la voleva fin troppo, ma non avrebbe mai fatto nulla senza che lei avesse voluto.
Gli sembra quasi un'utopia, quando vede la stessa luce nei suoi occhi, in quelli di Lisa.
- non ti ho chiesto di farlo - risponde lei, rispondendo subito al bacio impulsivo di Ciro, che subito lo trasforma in qualcosa di più.
Intreccia le loro dita, quando si sposta e la obbliga a seguirlo, lungo il corridoio.
Camminano velocemente il corridoio, superando tante stanze, fino a quando Ciro non apre la porta, di una stanza che si trova in fondo, quasi alla fine.
Lisa riesce a vedere solo per poco il contenuto della stanza, riuscendo solo a vedere che è una camera da letto. Ciro attacca di nuovo le labbra alle sue, muovendole piano, portando le mani sulla sua maglietta, tirandola sù. Le sfila la canotta, lanciandola via e alza le braccia appena Lisa provvede a fare la stessa cosa, lasciandolo a petto nudo. se la attira fra le braccia, sentendo la pelle bruciare contro la sua. Si lascia spingere sul letto, mentre ogni parte che trema, viene accarezzata dalle mani di Ciro, che sgancia il suo reggiseno, liberando il suo seno, adesso completamente stretto al suo petto. Accarezza la sua schiena ormai scoperta, mentre la stende sul letto, sistemandosi su di lei, posando le labbra ancora sul suo collo, scendendo verso giù, lentamente. Lisa lo lascia sistemare fra le sue gambe come in un gesto automatico. Sospira, stringendo i capelli di Ciro quando le sue labbra arrivano sul suo seno, provocandole piacere. continua a tenere la mano stretta in un pugno, anche quando scende lungo il suo stomaco e alza il bacino, senza avere nessun controllo delle sue azioni. Ciro tira giù la sua tuta grigia, con facilità insieme all'ultimo indumento che la separava da lui.
Lisa getta la testa indietro, sul cuscino, non riuscendo a reggere lo sguardo di Ciro, quando si abbassa in mezzo alla sue gambe, tirando fuori la lingua. La sua bocca produce solo ansimi strozzati, che subito provvede a immutolire con la sua mano, per non farli venir fuori. Ma viene subito tolta dalla mano di Ciro, che si era solo sporto di poco, appena aveva visto Lisa zittirsi da sola.
- fatt sentí - ritorna a continuare la sua tortura, mentre intreccia le loro dita di nuovo, lasciandole muovere solo i fianchi. Poi si tira sù e si sistema fra le sue gambe ancora aperte e vuole vederla così sempre per causa sua. Con le guance rosse e le labbra rosse. Lisa lo spinge per il collo a sé, mettendosi seduta e lo bacia, salendo a cavalcioni su di lui, invertendo la posizione. Questa volta è Ciro a muovere in avanti i fianchi, accarezzando la sua schiena dritta. Improvvisamente porta le mani sui lembi della sua tuta, tirandola giù insieme ai boxer neri, liberando la sua erezione. Inizia a fare su e giù con la mano, lentamente, facendo sospirare Ciro sulle sue labbra, chiudendo gli occhi. spinge il bacino in avanti, ad ogni movimento di Lisa contro la sua intimità, perdendo l'ultimo briciolo di pazienza. Si sporge in avanti, allargando le gambe e Ciro la ferma subito, facendole puntare gli occhi addosso.
- che c'è?- domanda subito, preoccupata. - ti è passata la voglia?- continua, accarezzandogli il ciuffo. Ciro circonda i suoi fianchi con le braccia, spingendola sulla sua intimità, provvedendo a baciarle il naso.
- scherz? T vogl mò, ma accussí t faij mal - pronuncia premuroso, spostando le mani sulle sue cosce.
- che ti importa?.. - domanda a bassa voce - tanto io non ho paura con te - continua, spingendosi di più a lui, fino a nascondere il viso sul suo collo. Posa una mano sul retro della parte che adesso sta baciando, facendo sospirare Ciro, che piano piano ritorna a lasciarsi andare. Inizia ad accarezzarle le gambe, muovendo il bacino contro il suo, provocando piacere ad entrambi.
Le afferra il viso, stringendolo fra le mani per baciarla in modo passionale, scontrando avidamente la lingua con la sua. Posa le mani sul suo sedere, stringendolo piano, alzando di poco il bacino di Lisa. si fa spazio dentro lei lentamente, lasciandosi andare in un gemito soffocato. Lisa si stringe maggiormente al suo collo, spalancando piano la bocca, trattenendo il dolore. Poi Ciro la costringe a guardarlo, mentre rimane fermo, cercando di fare abituare Lisa. Prova a muoversi ma Lisa lo ferma subito quando si lascia scappare un leggero gemito di dolore. posa le labbra sul suo collo, iniziando a lasciare piccoli baci, che fanno subito stendere la tensione di Lisa, che fino a poco prima Ciro, percepiva. Alterna baci e morsi, non riuscendo a non trattenere il suo piacere nel trovarsi dentro lei. Ma non vuole farle del male, anzi. Nonostante lui sia ancora fermo, aggrappandosi al suo collo, per potersi spingere in avanti sopra lui, Lisa spinge i fianchi, facendo grugnire Ciro sul suo collo. Stringe i denti per non far fermare di nuovo Ciro, ma questa volta è lui che con le mani fisse sui suoi fianchi, la spinge lentamente contro la sua erezione, entrando maggiormente. la sente di nuovo irrigidirsi e si avvicina al suo orecchio, lasciandoci un bacio dietro.
- mó pass, Nennè - sussurra, ansimando.
Non finisce di baciare la sua pelle, mentre lentamente continua a spingere, cercando di farla abituare, deciso a non togliere le labbra da lei, fino a quando non si lascerà andare. si lascia muovere i fianchi da lui, fino a quando le sue labbra si spalancano, boccheggiando. Ansima ad alta voce quando va incontro ai movimenti di Ciro, stringendosi a lui. Ciro aumenta l'intensità delle sue spinte, ansimando insieme a lei, per poi posare le labbra sui suoi seni. le lascia i fianchi lentamente e Lisa ormai sembra muoversi da sola, nonostante i movimenti impacciati da principiante, che fanno impazzire Ciro.
- comm sí bell, Nennè - risale su verso le sue labbra, godendosi il suo viso contratto per il piacere. - t vogl vrè semp accussí, nur e a'mij - afferra il suo volto, porta portandosela vicino e baciandola intensamente.
- finalmente sí a mij - sussurra, facendola sorridere piano.

Ciro non sapeva perché, proprio perché quei ricordi, adesso si stavano facendo spazio nella sua testa. Si appoggia allo stipite della porta, della stanza di Lisa, ma lei è in piedi sveglia a fumare una sigaretta. guarda la finestra in silenzio, dandole le spalle.
- che vuoi Ciro?- la sua voce risulta pacata, fin troppo. Come la quiete prima della tempesta e Ciro vuole restare anche durante e dopo.
- vulev sul sapè se staj bon - muove i passi verso i suoi, trattenendo le impulsività di cui si prendono subito i suoi movimenti.
- non sapete chiedere altro?- continua a guardare fuori, gettando poi la sigaretta, chiudendo la finestra.
- uardm Lí - prova a bloccare i suoi movimenti, ma appena la tocca, Lisa si allontana, come fosse stata bruciata.
- nun t tenè arint tutt cos.. sò cca pe te -
il suo sguardo si indurisce subito, mentre incrocia le braccia al petto. - se fossi stato con me, non sarebbe successo. - questa volta è lei ad avvicinarsi a lui - se avessi mantenuto una delle tue mille promesse, quella che per me contava di più, questo non sarebbe successo -
- e tu piens cca ij o'putev o'sapè? -
- ah no?! - alza la voce di colpo - ma come?! Dove è finito il tuo insegnamento?! "Non fidarti di nessuno Lí " - conclude imitando le sue parole.
- ma song arrivat ij.- pronuncia duro - sò stat ij a t luà chill omm e'merd ra ancuoll -
- era tardi. Troppo tardi - pronuncia dura quelle parole, tagliando in due il suo cuore.

Na vot Ancor / Sequel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora