Non psicanalizzarmi

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Piacere: sono Kail Hiroshi, ho 18 anni ed ora vi racconterò una storia. La storia di come sono finito dove sono ora: dietro le sbarre.
Ero ad un colloquio con la psicologa. Avevo appena pensato che il tutto non potesse andare peggio di così, ma mi sbagliavo... D?o se mi sbagliavo!
La psicologa continuava a farmi domande su domande, "Giuro che ora le ficco un proiettile in mezzo agli occhi!!" Ho pensato. "Non ne posso più di queste pagliacciate per bambini!!" Mi ripetevo. "Vedi, Kail.... Kail? Ci sei? Mi stai ascoltando?" Mi chiese "Fanculo, no" risposi, uscendo dai miei pensieri. "Cosa?" Chiese in modo retorico. Tirai fuori il coltellino svizzero (ben affilato) che avevo in tasca, lo aprii e glielo puntai contro. Mentre torreggiavo su di lei, quindi intorno alla scrivania, con il coltello puntato alla sua gola, mi scappò un ghigno da sociopatico emotivamente instabile. "Allora... Come la mettiamo adesso? Chi é che comanda qui ora?" Le bisbigliai all'orecchio.
In quel momento la mia vita prese una svolta indesiderata: la psicologa evidentemente aveva previsto questo giorno e si era preparata di conseguenza; fece uno scatto. Premette un bottone rosso, situato a lato della scrivania e di colpo quattro muscolose braccia mi misero al muro. Cominciarono a fare mosse di arti marziali e mi fecero cadere il coltello di mano. Avevo le mani legate, con dello scotch americano, dietro la schiena e in un attimo mi trovai davanti ad una giuria condannato a 24 mesi per tentata aggressione.

Io sono Kail Hiroshi, e questa é la mia storia.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 07, 2022 ⏰

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