Sono sul balcone di casa mia e il sole sta tramontando. Il cielo è inondato di sfumature rosa , violetto e arancione. È tutto così roseo, leggero e angelico. Così leggero che la mia mente divaga e si lascia trasportare dai pensieri, e così anche il mio corpo. Le angosce se ne vanno e il buco che ho nel petto si riempie con una sensazione di felicità che mi fa sembrare una bambina che ride senza motivo.
Il sole muore più velocemente di quanto sembri, lasciando spazio ad un cielo blu scuro , quasi nero perché non si riescono a vedere le stelle a causa delle luci e dei lampioni. Essi sono vecchi e hanno la superficie sporca , la luce sembra gialla , quasi arancione.
Ma io ammiro inconsciamente perché penso solo ad incontrare la mia ragazza dai capelli rosa. Strano come si possa usare un aggettivo possessivo 'mia' , poche cose sono veramente mie.
Quando la vedo i suoi occhi sono cristallini , stranamente familiari. Si legano ai miei e in quegli occhi vedo un'anima e una casa.
Abbiamo molti posti nostri , come le camere sudicie di un b&b , che paghiamo per i pochi giorni in cui stacchiamo la spina dal mondo reale oppure i blocchi di pietra vicino ai frangiflutti lungo il mare.
La stanza però è il posto in cui preferisco stare. Siamo spesso al buio e lei mi fa dimenticare dei pesi che porto sulle spalle , dei pensieri che mi tormentano e delle persone che ho deluso là fuori e che ora non mi riconoscono più.
Svegliarsi la mattina , dopo aver dormito in un groviglio infinito di lenzuola e coperte , è ancora meglio. Poi ci si alza e ci si prepara. È bello truccare l'altra , lei che cerca di acconciarmi i ricci che ama tanto ma che io non sopporto. Essere davvero a conoscenza del personaggio nel quale l'altra si deve immedesimare per affrontare una giornata.
Stendersi sui blocchi di pietra affianco al mare , guardare il cielo che sembra una sfera all'interno della quale ci siamo noi , siamo così esposte e senza filtri , ci teniamo per mano e il suo tocco con il mio fa scintille.
Pensare a lei e guardare questo cielo buio notte , pensare alle cose nelle quali non ho fallito.
