Al contrario delle mie aspettative lui si sciolse al mio contatto, portò le sue mani delicate al mio petto per poi chiuderle in un unico pugno con la mia felpa.
La stanza sommersa da quei singhiozzi costosissimi di dolore e sofferenza mancata, un colpo allo stomaco non mancò ad arrivare con i sensi di colpa privi delle mie azioni, io non avevo fatto nulla per sentire quei fastidiosi rimpianti, ma forse era propio per non aver fatto nulla che in quel momento mi sentivo così drammaticamente incolpa.
Alzai una mano portandola ai suoi ricci e accarezzandogli delicatamente la cute, gli posizionai un dolce bacio alla radice della bandana ormai famigliare.
Solo sofferenza, e nient'altro, era quello che sentivo uscire da tutti i pori del corpo di Harry.
"Sta tranquillo Harry, passerà", gli sussurrai mentre allo stringevo tra le mie braccia, era l'unico conforto che al momento gli potevo offrire, il suo respiro di interruppe per qualche secondo per poi iniziare a parlare.
"È la stessa frase che mi dissero tutti quando entrai in questo fortuitissimo ospedale Lou, ma non passa, non sta passando, va tutto così male, non posso continuare, è inutile, sono due fortuitissimi anni, dentro e fuori da questa struttura tra ricoveri e visite e le ferite non passano, si fanno solo più evidenti",conclude lui con la voce interroga da dei singhiozzi, il battito accelerato come le sue pulsazioni.
"C'è solo una differenza Harry, adesso non sei solo ad affrontare questa merda, e posso giurarlo su cosa vuoi, non potrei convivere con il fatto di aver lasciato una persona soffrire quando il sostegno è l'unico aiuto che posso donargli, e non me ne frega nulla se non lo accetti", spiegai tutto ad un fiato sperando che non rispondesse negativamente.
Ma a differenza, non rispose, annui semplicemente strisciando la sguancia sul mio petto, a fu lì che decisi di farlo calmare, lentamente lo portai a farlo straiate sul suo letto e successivamente mi misi affianco a lui e gli feci posizionare il suo volto sopra il mio petto, e lì sentii qualcosa muoversi nel mio stomaco.
Iniziai a massaggiarli la cute come qualche minuto prima e lui iniziò a regolare il respiro e a cesare le lacrime, era tutto così tranquillo, leggerò e spontaneo.
"Haz?", attirai la sua attenzione richiamandolo è così che lui alzò la testa incontrando i miei occhi, un verde così intenso, "che ne dici di mangiare insieme oggi?", gli proposi io con un alzata di spalle per far sembrare tutto molto casuale cosa che non era assolutamente, perché mi preparavo quella domanda da giorni ormai, perché qua l'incredibile fastidio di senso di colpa non cessava.
"Certo", disse solo, ma i suoi occhi erano vuoti, solo un sorriso a farmi capire di tenerci davvero, forse non era delle migliori conversazioni per d'iniziare un'amicizia, però ci tenevo, soprattutto ad aiutarlo, aiutate persone fragili era sempre stato un mio obbiettivo invogliato da mia madre, e io volevo prendere le sue iniziative, e poi era Harry, quel ragazzino così incredibilmente maturo per la sua età, e coraggioso, perché il coraggio non è una forma di iniziativa ma è una forza interna che ti aiuta a superare le cose, e fanculo se non lo appari davanti alle persone, perché sempre quello persone non vedono l'ora di vederti soffrire e cadere a terra per loro volere come se le nostre vite andassero avanti solo per loro,
Ogni uno di noi è forte se si sente tale, non abbiamo bisogno delle persone per confermarlo, tutti noi siamo coraggiosi per anche una semplice decisione e non bisogna dare nessuna giustificazione alle persone se essi è giusta o sbagliata, è la nostra vita, e noi abbiamo le redini.
~dedicato a voi che ogni giorno avete delle scelte difficili da affrontare e decisioni da prendere, siete forti per quel che siete, ricordatelo, e vorrei darvi un infinito ringraziamento per le vostre letture, grazie x x~____________________________
Non penso servano parole per descrivere questo capitolo, solo grazie.
Mi piacerebbe solo sentire il vostro parere riguardo il capitolo
prossimo capitolo?🤎
STAI LEGGENDO
Waiting for fate
FanfictionDove Louis Tomlinson , capitano della squadra di calcio del Doncaster , si trova a giocare la semifinale del suo penultimo anno di scuola. Ma come sempre nella sua vita qualcosa andrà storto e si ritroverà chiuso in una struttura ma non sarà solo, e...