CAPITOLO 9

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"The Venetian?" 

Electa gettò indietro la testa per leggere il nome scritto in lettere verticali lungo la facciata dell'albergo. Il suo futuro sposo le regalò un sorriso molto innocente.

"Ci faremo fare delle fotografie per avere qualcosa che ci ricordi quest'occasione."

Lei si era chiesta quale delle cappelle Haroon avesse scelto per le loro nozze: 'Chapel of the Bells' (la Cappella delle campane) o 'A Little White Chapel' (la Piccola cappella bianca). O perfino un matrimonio al Red Rock Canyon...

Ma non avrebbe mai immaginato che si sarebbero recati a 'The Venetian' per le foto. Adesso non poteva fare a meno di pensare che cosa avrebbero dedotto gli ospiti del resort vedendola in quell'abito di petali bianchi.

Subito dopo si sbarazzò da ogni senso di disagio. Dopotutto, quella era Las Vegas. Le coppie si sposavano in continuazione. Era probabile che nessuno li avrebbe guardati due volte. Un sorriso aleggiava sulle labbra di Haroon.

"Hai detto che ti sarebbe piaciuto visitare Venezia."

Electa ricambiò il sorriso. Ma si trasformò in un sussulto di soggezione quando entrarono nell'atrio dell'albergo, con i suoi alti soffitti a volta e gli affreschi incorniciati d'oro che ne coprivano la superficie.

"Oh, wow!"

"Ti piacerebbe fare una gita in gondola? Sarebbe sufficiente come avventura?"

"In gondola?"

Una risata le gorgogliò dalla gola.

"Sì, ti prego! Non mi viene in mente niente di più romantico da fare il giorno delle mie nozze."

"Molto bene, allora."

Rimase ancor più sbalordita quando arrivarono alla gondola. Bianca e oro, galleggiava in un canale fiancheggiato da edifici che sembrava fossero stati trasportati direttamente da Venezia. Una donna si fece avanti offrendole un bouquet di rose bianche con ramoscelli di boccioli color arancio.

"Un bouquet nuziale," disse Electa. "Per le foto?"

La sorpresa successiva risultò non essere un fotografo, come lei si era aspettata, ma un celebrante dall'aspetto distinto, in abito scuro e mantello svolazzante.

"Ma... Ci sposeremo qui?" chiese Electa, intuendo di colpo il senso di quella messinscena.

Haroon le mise una mano sotto il gomito e l'aiutò a salire sulla gondola. Quando si furono accomodati, il gondoliere alle loro spalle iniziò a remare e la gondola scivolò sull'acqua del Canal Grande.

Davanti a loro c'era il celebrante. A causa dello spazio limitato, la coscia di Haroon premeva contro quella di lei e, al contatto con i suoi muscoli, Electa si sentì pervadere da una vampata di calore.

Il celebrante cominciò a parlare. Voltando la testa, Electa scoprì che Haroon la stava osservando con gli occhi socchiusi e il cuore le batté forte. Quando il celebrante iniziò a recitare la formula di rito, Electa si accorse che le tremava la voce mentre ne ripeteva le parole.

Stava per sposare Haroon Karim Cunningham Al-Yassin. Non per amore... ma per motivi molto più validi.

Quando lui le prese le dita, avvertì una lieve scossa elettrica. Fino ad allora si era comportato in modo molto pratico, ma quel contatto aveva cambiato tutto, portando con sé una fiammata ardente.

Un bagliore dorato fu l'unico avvertimento che ebbe quando lui le infilò la semplice fede all'anulare. Sorpresa, alzò gli occhi su di lui, pronta a scusarsi per non aver pensato a procurarsi un anello, ma la fiamma che gli ardeva negli occhi la zittì. Il battito del suo cuore accelerò.

SCELTA D'AMORE NEL DESERTO (5 LIBRO- LA SAGA DEI POWELL)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora