26. 𝙄𝙩 𝙘𝙤𝙢𝙚𝙨 𝙗𝙖𝙘𝙠 𝙖𝙣𝙙 𝙝𝙖𝙪𝙣𝙩𝙨 𝙮𝙤𝙪

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𝘞𝘩𝘢𝘵 𝘩𝘢𝘱𝘱𝘦𝘯𝘴 𝘪𝘯 𝘵𝘩𝘦 𝘱𝘢𝘴𝘵, 𝘪𝘴 𝘪𝘯 𝘵𝘩𝘦 𝘱𝘢𝘴𝘵.
𝘉𝘶𝘵 𝘥𝘰𝘯'𝘵 𝘣𝘦 𝘴𝘶𝘳𝘱𝘳𝘪𝘴𝘦𝘥 𝘪𝘧 𝘪𝘵 𝘤𝘰𝘮𝘦𝘴 𝘣𝘢𝘤𝘬
𝘢𝘯𝘥 𝘩𝘢𝘶𝘯𝘵𝘴 𝘺𝘰𝘶.

𝘉𝘶𝘵 𝘥𝘰𝘯'𝘵 𝘣𝘦 𝘴𝘶𝘳𝘱𝘳𝘪𝘴𝘦𝘥 𝘪𝘧 𝘪𝘵 𝘤𝘰𝘮𝘦𝘴 𝘣𝘢𝘤𝘬𝘢𝘯𝘥 𝘩𝘢𝘶𝘯𝘵𝘴 𝘺𝘰𝘶

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📍𝘗𝘭𝘢𝘺𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘙𝘦𝘺, 𝘓𝘰𝘴 𝘈𝘯𝘨𝘦𝘭𝘦𝘴
𝘎𝘦𝘯𝘯𝘢𝘪𝘰 2022

𝘔𝘢𝘺𝘢

Ciò che accade nel passato, resta nel passato. Ma non ci si dovrebbe sorprendere se quel passato, ad un certo punto, torna a perseguitarci.

Sì, stavo davvero lavorando su me stessa per cancellar via dalla mia mente ogni singola cosa letta in quei maledetti documenti.
Ogni dettaglio, ogni bugia.
Non era passata neppure una settimana, ma non ero ancora riuscita a lasciarmi completamente andare con Tom.
Gli credevo e mi fidavo di lui, ma c'era una parte di me che bloccava il mio corpo, la mia mente, il mio cuore.
Non capivo cosa mi prendesse, ma tutte le informazioni ricevute nell'ultimo periodo, vero o false che fossero, mi avevano estremamente turbata e stavo faticando a superarle, stavo faticando immensamente.

Cercavo sempre di non darlo a vedere, ma ero stata innegabilmente più distante nei suoi confronti nel corso dell'ultima settimana.
Era un po' come se fossimo tornati indietro a quando ancora non c'era nulla tra noi, con una differenza: ero soltanto io ad andarci con i piedi di piombo, questa volta.

Erano le quattro del pomeriggio ed io ero sola in casa.
Tom era ad Hollywood a girare sul set, avrebbero girato scene principalmente incentrate su Edward, per cui io avevo la giornata libera.
Pur di non pensare o non impazzire, mi ero messa a lavare i pavimenti, spolverare, fare il bucato. Avevo questa strana – e completamente folle – convinzione secondo cui mettere ordine in casa, avrebbe in qualche modo messo ordine nella mia testa, nella mia vita. Inutile dire che non funziona proprio in questo modo.

Avevo trascorso l'intera mattinata con Lex, l'avevo supplicato di parlare di qualsiasi cosa che non fosse Tom, così eravamo finiti a riguardare alcuni vecchi episodi di Friends, a parlare della mostra d'arte moderna a cui avrebbe partecipato il mese seguente con le sue opere, a giocare a Jenga e mangiare Thailandese (se i due bocconi che avevo ingerito potevano essere definiti mangiare).

Soltanto dopo pranzo ero rimasta sola, così avevo deciso di mettermi in moto e tenermi occupata.

Avevo praticamente già pulito l'intero soggiorno e la cucina, ero passata al piano di sopra e avevo già fatto una lavatrice, asciugato e piegato i panni, separando i miei da quelli di Tom.
Le faccende di casa le svolgevamo una settimana per uno, proprio come stabilito dalle regole buttate giù durante i nostri primi giorni di convivenza, e quella settimana era il turno di Tom, ma io dovevo fare qualcosa e dubitavo a lui sarebbe dispiaciuto trovare i suoi compiti già svolti una volta a casa.

𝙍𝙤𝙡𝙡 𝙏𝙝𝙚 𝘿𝙞𝙘𝙚 - 𝘑𝘰𝘩𝘯𝘯𝘺 𝘋𝘦𝘱𝘱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora