Quando ritorna a casa di Lisa, ad aprirgli è Nico: lo guarda con un'espressione quasi arrabbiata mentre lo lascia entrare.
- credevo te ne fossi andato via - parla subito, guardandolo dalla testa ai piedi. - no, ero solo con tuo zio Pietro - sorride, avvicinandolo a sé col braccio.
- tutto apposto mamma?- gli domanda, mentre scruta la cucina vuota, come il resto del salotto - si sul?- gli domanda, guardandosi attorno. Nico scuote la testa, andando a sedersi sul divano. - mamma è di la in bagno -
Ciro annuisce, andando a sedersi accanto a suo figlio. Pensa che dopo quello che è successo, nessuno dei due ha pensato al fatto che Nico ha visto tutto. Lo guarda accigliandosi, con la testa di lato, accarezzandogli i capelli.
- tutt'appost a scol?- domanda, cercando di iniziare un discorso.
- insomma, sono stato distratto tutto il tempo - fa spallucce, stretto nella sua tuta Adidas nera, come i suoi capelli. È il suo ritratto, dopo il taglio di capelli.
- può capitare.. ij nun er brav p nient a scol - gli rivela ridendo.
- no? E che facevi?-
- preferivo altro - mente, poi non così tanto. - però tu devi finirla, me lo prometti?- continua, guardandolo.
- ad una condizione - sorride, furbo: si è dimenticato che è suo figlio.
- mh, sentiamo -
- mi insegni quello che hai fatto ieri - gli tende la mano, aspettando che venga stretta.
- c vuó ricr Ní?- gli domanda, sperando di sbagliarsi.
- se tu non fossi salito con me, io non sarei stato in grado di difendere mamma. Voglio che mi insegni a essere come sei tu.- Ciro lo guarda con gli occhi spalancati, mentre gli chiede di insegnarli tutto quello che a lui, l'ha sempre fatto soffrire. - c faij? C penz?- continua lui, sfoggiando il suo accento napoletano.
- tu sì na cap tuost, facimm ca ce penz, mh? Tu firnisc a scol e pò si ver -
- che c'è? Paura che ti possa superare?-
- ma tu uard a chist..- Nico afferra un cuscino, lanciandolo contro Ciro. - ti conviene iniziare a correre - lo minaccia ridendo, mentre Nico inizia a correre lungo il corridoio. Ciro lo insegue, raggiungendolo subito, lo afferra per le spalle bloccandolo, ma i loro movimenti vengono fermati da Lisa, che esce fuori dalla sua stanza improvvisamente, scontrandosi con i due.
Ciro si ritrova a guardarla, stretta in un'asciugamano, con i capelli ancora zuppi d'acqua. Si scambiano solo uno sguardo, prima che lei sorrida a Nico, andando poi a chiudersi in bagno senza voltarsi. Ai suoi occhi sembra così pacata, che ha paura che possa esplodere da un momento all'altro.
- t'agg pigliat - sussurra piano a Nico, alzandolo in aria per metterselo sulle spalle. Nico urla divertito, aggrappandosi alle spalle del padre, che inizia a girare su sè stesso, facendo girare la testa a Nico.
- mi gira la testa - urla, ancora fra le risate, fino a quando Ciro non lo rimette giù, ma Nico barcolla come fosse ubriaco. Si sdraia a terra cercando di riprendere fiato e Nico si sistema accanto a lui, appoggiando la schiena sul tappeto grigio che ci sta all'entrata, ancora sporco di sangue.
- non te ne vai, vero?-
- no, nun m n vac Nico.. - gli risponde con sicurezza, mettendosi seduto. Anche se Lisa, sembrava comportarsi come fosse diventata di ghiaccio, Ciro non avrebbe mai lasciato qui suo figlio.
Aveva scacciato quei pensieri, ma adesso se li era trovato di nuovo in testa, costretto a farci i conti. Sapeva bene che gli uomini del padre di Lisa, non si sarebbero fatti scrupoli a cercare il colpevole. Ciro doveva pensare a come proteggere Nico e Lisa dalle altre conseguenze, almeno questa volta.Flashback Ciro
- è una pazzia Cì, stammi a sentire per una volta - ignora la voce di Lisa, continuando a scendere le scale di casa con lei che le corre dietro. - mio padre non ti lascerà puntargli una pistola contro la testa - continua a camminare fino a scendere giù, in cortile, ignorandola. Lisa riesce a raggiungerlo e lo afferra dal braccio, bloccandolo. - ti farà del male!- alza la voce infine, facendo sospirare Ciro. Perché ha la testa così dura.
- Lì, m staj scassan o'cazz, mó!- la avvisa, alzando anche lui il tono. All'inizio la guarda mentre si impaurisce ma poi ritorna con lo sguardo duro, con le mani sui fianchi.
- sto solo cercando di evitare una guerra - pronuncia alzando le braccia in aria, ma l'sh di Francesco si fa spazio nel buio, mostrando il ragazzo sorridente come sempre. - Wè Cirù!- lo saluta, accostandosi ai due - Lisa - la saluta con un cenno, guardando poi il suo migliore amico. - sì pront? Puttim partì?- Ciro si volta verso Lisa, sporgendosi per baciarla sulle labbra, ma lei si scansa, beccandosi un'occhiata da Ciro. - Mó t scans pur?-
- Francesco non capisco come tu possa essere d'accordo - rivolge lo sguardo a Francesco.
- Ah Lì, quann maij teng diritt e'parol - ride Francesco, ma Ciro afferra Lisa per le guance, costringendola a voltarsi verso di lui, per guardarlo.
- scanst n'ata vot e t giur ca nun t vas cchiù -
- sfida accettata - con le braccia conserte, si volta, decisa a tornare su da Rosa e così Ciro sospira, ma prima che possa voltarsi, si sente tirare per la maglia: Lisa lo attira a sé, baciandolo, lui subito posa le mani sulla sua guancia, fregandosene che ci sia Francesco alle loro spalle.
- fammi venire con te, Cì.. - sussurra, restando con la fronte sulla sua - ne ho bisogno più di te -
- staij pazzian, Lì?-
- no, fammi venire con te.- Ciro sorride sulle sue labbra, nascondendo quella piccola eccitazione che aveva provato, quando aveva immaginato per poco Lisa, fare le sue stesse cose. Si sarebbero presi il mondo con la sua intelligenza e la con la furbizia di Ciro.
- e jamm, va -- oh ci sei tu!- Francesca fa il suo ingresso, posando delle buste della spesa per terra. - ti fermi a pranzo?-
- si, certo che sì ferma - risponde subito Nico, facendo sorridere l'amica di Lisa. - Nico aiuti Silvia giù con il resto della spesa?- Nico annuisce subito, alzandosi e lasciando i due soli. - Lisa?- continua, domandandogli.
- dovrebbe essere in bagno - la segue in cucina, aiutandola a mettere tutta la spesa sul tavolo, per essere sistemata.
- ci saranno delle conseguenze, vero?-
- non so di che parli - mente subito Ciro, dando fuoco a una sigaretta.
- oh andiamo, non prendiamoci in giro - lo ammonisce subito - fortunatamente sono nata in una parte tranquilla di Napoli, ma ciò non significa che non sappia come funziona il vostro mondo. L'ho avuto sotto gli occhi da quando ho conosciuto Lisa - Ciro abbassa la testa, aspirando il fumo.
- allora che me lo chiedi a fare?-
- voglio sapere se è il caso di mandare via Nico per un po' -
- e dove vorresti portarlo?-
- questo dovrei ancora stabilirlo.. sempre se Lisa me lo permetterà.. -
- guarda che devi dare conto anche a me, adesso ha un padre - provvede subito a correggerla, odiando la sua idea così stupida. - comunque non serve, ci penserò io a tutto -

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Un'altra volta / Sequel
Fanfiction- E quann stong for m manc semp e chiu' O saj t vogj ben abbraccm na vot ancor - - Rocco Hunt //si consiglia di leggere prima " Catena"