Cursed Gift

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Nome:

Christopher
Questo nome ha origini greche e è la variante inglese di Cristoforo,
il suo significato è
"Colui che porta con se cristo"
o
"Colui che porta cristo"
Questo nome, è una dedica a un loro caro amico, egli infatti portava propio questo nome,
era una persona molto cara che però durante uno dei suoi tanti giri alla scoperta del mondo,
la sua nave si ruppe, facendo così naufragare lui e tutti i membri dell'equipaggio, la sua ultima lettera che aveva spedito raccontava ai due che lui aveva preso dei libri per loro in una città che aveva appena visitato, sapendo il loro amore per la lettura aveva voglia di portare qualche regalo anche per il futuro nascituro, anche se non non riuscì mai a vederlo.
Così i due decisero di dargli il nome così da poterlo ricordare e omaggiare.

Percival
Ha origini medievali, è una nome molto antico, significa
"Colui che apre un varco",
in questo caso è preso da un libro davvero molto conosciuto ovvero Artù e i cavalieri della tavola rotonda,
Percival è infatti uno dei cavalieri che siede propio a questa tavola,
e secondo le scritture è anche colui che ritrova il santo Graal, essendo lui un ragazzo umile e puro di cuore è degno della vista del Graal, ci sono molte altre versioni di questo personaggio, nel corso dei anni è cambiato, ma nella versione a casa dei Fernsby egli va da solo alla ricerca, e durante questo trafitto incontra un re il re pescatore, egli gli dona un banchetto da consumare insieme a lui, egli accettò, e in quella sala trovò il sacro Graal e la lancia di Longino che teneva lì per custodirle, tuttavia non bevve mai dalla coppa.
Questo personaggio è anche uno dei preferiti della madre, amante della letteratura, non a caso scelse propio questo nome o meglio dire, se lo scelse da solo.

..........

- cara va tutto bene?- chiese George avvicinandosi alla sedia della donna era seduta con un libro in mano, stava leggendo ad alta voce,
forse lui l'aveva presa per pazza,
ma non era così,
Audry era ormai incinta di sette mesi,
nel suo ventre cresceva un piccolo essere umano, e lei credeva che leggendogli quelle pagine lui o lei potesse sentirla e magari imparare già la sua voce,
- certo sto leggendo al bimbo- rispose serena la donna guardandolo, lui annuì leggermente confuso, prese una sedia li vicino e si mise accanto a loro,
- non credo possa sentire- disse lui trattenendo un sorriso dolce ma anche estremamente divertito,
- invece secondo me si- controbatte la donna guardandolo con aria di sfida, - sai ogni volta che leggo e c'è una parte che gli piace tira dei calcetti- aggiunse come tesi della sua idea,
l'uomo annuì anche se ancora scettico,
- va bene tu continua io tengo la mano sulla pancia- disse lui appoggiando la mano sul suo ventre, e lei riprese a leggere, quel giorno aveva scelto uno dei suoi libri preferiti, ovvero
Arthur e i cavalieri della tavola rotonda,
in quel capitolo preciso veniva nominato più volte Percival,
il piccolo ogni volta che sentiva quel nome scalciava,
l'uomo decise di dirlo alla donna per poter sorridere a quella coincidenza,
- come secondo nome possiamo chiamarlo Percival se è un maschio-
disse la donna leggermente stupita, lui si era scelto il nome da solo, forse era immaginazione o forse era propio così ma comunque l'uomo annuì convinto - si mi piace come nome- , la donna riprese a leggere e stettero così per molto tempo, leggendo.

Famiglia:

I Visconti Fernsby

Christopher è il primo nato dall'amore di
George Theobald Fernsby e
Audry Rosamund Fernsby.
L'uomo è grande intellettuale, è una delle sue innumerevoli passioni è la musica, egli infatti suona molteplici strumenti, ma ha sempre affermato che il suo strumento preferito è il piano,
ogni volta che parlava con il ragazzo, lui gli diceva sempre che il piano era uno strumento divino, uno strumento così grande che riusciva a fare da una nota leggera che fluttuava nell'aria fino ad una nota più bassa quasi spaventosa che rendeva la stanza più cupa e buia, lui ama ripetere opere celebri e talvolta scriverle, ricorda che a volte da bambino si sedeva davanti alla porta della saletta dove il padre teneva uno dei suoi amati piani, il più antico a suo parere, e sentiva il padre ripetere milioni di volte quelle melodie, ma se in un primo ascolto sembravano spensierate già dal secondo cambiavano, potavano trasformarsi in tristi o cariche di rabbia, per questo Christopher ha sempre avuto un po' di riluttanza a suonare il piano, per paura ovviamente di non essere all'altezza del padre ma anche di suonare e trasmettere le proprie emozioni che voleva rimanessero private.
La madre invece Audry è una amante della letteratura, per cui la sua stanza preferita è propio la biblioteca, riusciva a chiudersi in quella stanza per ore, l'importante era avere un buon libro e una tazza di tè vicino, nom distoglieva lo sguardo dal libro se non propio per bere, il piccolo restava in quella stanza di solito insieme ad alcuni professori che ingaggiavano i genitori, per poterlo istruire al meglio,
"lo studio e la lettura è tutto per la nostra famiglia Christopher non dimenticarlo mai"
questa era una delle frasi, quasi motto, che gli ripetevano in continuazione i sui genitori, visto che era una famiglia ben voluta da tutti, venivano a far visita in casa loro molteplici famiglie, ma lui non poteva restare a lungo, visto che dopo aver scambiato qualche parola di cortesia, la madre o il padre si avvicinava a lui e gli sussurrava propio quella frase,
tante volte gli hanno ripetuto il motto di famiglia che lui ha incominciato a odiarlo, anche se crede che veramente la cultura sia una cosa importante, anche se dopo aver compiuto 18 anni la frase veniva sempre ripetuta, ma lui poteva restare con gli ospiti se in quel momento i genitori approvavano.
I genitori nonostante siano così duri nello studio e soprattutto nella quantità di ore dedicategli, viene considerata una famiglia molto ben voluta, questo deriva dalla cordialità e dalla simpatia che i suoi genitori dedicavano ai ospiti, adoravano averne, per questo organizzavano tanti salotti, in cui si poteva discutere di politica e lettura,
i ragazzi di solito non erano mai invitati a queste "assemblee" come erano soliti a chiamarle, ma quando il giovane ebbe raggiunto l'età per entrare in società e sopratutto farsi un nome, era quasi costretto a presenziare, per cui non poteva dire di no.
Il rapporto che preferisce é però con la sorella, Agnes, la terza di loro, ella per lui è una parte fondamentale, una amica, una confidente, essendo che magari l'amore dato dai genitori è sempre stato molto dosato, veramente in poche quantità, loro due sono sempre stati estremamente uniti, supportandosi e proteggersi, per questo forse si considerano più genitori loro delle due sorelle più piccole, perché le sbucciature i pianti per i temporali e qualsiasi piccola cosa che i loro genitori non consideravano, loro c'erano per aiutare sia le sorelline, sia per aiutarsi a vicenda, per cui lui ama le sue sorelle, ma ha un rapporto davvero molto speciale con Agnes.
Invece per quanto riguarda la magia,
la famiglia è molto neutrale,
o almeno questo è quello che lui pensa, semplicemente non se ne parla, egli a parer suo può pensare che sia una cosa giusta per certi versi, un qualcosa di bello di utile, sopratutto se usato nella maniera corretta, beh lui non è un praticante, ma lo ha sempre affascinato, dentro alla biblioteca, per questa quasi ossessione dei genitori di avere più libri per cui più cultura possibile in casa,
si trovano svariati libri sull'argomento, lui li ha letti e riletti molte volte, amandone la scrittura le copertine, gli sono sempre piaciuti,
quindi lui non ha una opinione disdegnosa di chi la pratica,
ne prova quando essa viene usata per scopi malefici e per ferire le altre persone, se non addirittura ucciderle.

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