Capitolo 21 "Sono sbagliato"

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Jin si odiava, ma i sentimenti possono anche uccidere, nascono quando meno te lo aspetti e muoiono quando hanno fatto il loro corso, si consumano con il tempo, lasciando nel percorso pezzi di te che non riavrai indietro.

Lui amava il suo compagno, il suo salvatore, ma non poteva fare nulla se nella sua mente qualcun'altro si stava facendo spazio, era impotente, uno spettatore.
Sapeva che un frammento del suo cuore apparteneva già a quel licantropo, si odiava ma non era una cosa che poteva controllare.

Avrebbe voluto amare solo il suo compagno, aveva donato a lui il suo cuore, ma qualcosa stava cambiando.
Si inginocchiò ai piedi del letto e lasciò che le lacrime che pensava di non avere più scendessero giù dai suoi occhi per depositarsi sul pavimento freddo.

Aveva giurato amore eterno e ora si sentiva un traditore, stava spezzando la promessa che gli aveva fatto prima che lui chiudesse gli occhi per sempre.
Avrebbe voluto strapparsi il cuore dal petto, schiacciarlo tra le mani, impedirgli di provare sentimenti per qualcun'altro.

Urlò tra le mura della sua stanza, si svuotò di tutte le lacrime, ma fu tutto inutile, la sua immagine non se ne andava dalla sua testa, anzi prendeva sempre più potere.
Sentiva il suo profumo, il suo cuore era avvelenato, era stato toccato da ogni immagine, suono e odore di quel licantropo.

Sentì il suo odore, udì il rumore al di sotto della finestra, si asciugò le lacrime e balzò giù, aveva bisogno di lui più di quanto volesse ammettere.

Il licantropo lo guardò e si avvicinò, strofinò il suo muso sulla sua pancia, Jin si stupì per quel gesto così spontaneo, lo apprezzò molto, e si sentiva già meglio, un suo tocco era capace di annullare tutto, e questo gli faceva anche dannatamente male.

Affondò la mano sul suo manto, gli accarezzò il muso, lo guardò negli occhi, il colore di entrambi cambiò da rossi a dorati.
Lo sguardo durò a lungo, Jin si accucciò e avvolse il muso del licantropo tra le braccia, inalò il suo profumo.
Con una mano gli accarezzò dietro l'orecchio e il licantropo di risposta si strofinò sul suo collo.
Quei gesti era spontanei, non c'era traccia di malizia, il lupo aveva percepito che il vampiro stava soffrendo e sapeva che doveva andare da lui.
Scappò senza farsi vedere, quando lo vide l'unica cosa che voleva era prendersi il suo dolore, ecco perché si era avvicinato, si era strofinato su di lui.

Jin sciolse l'abbraccio lo guardò, e il cuore sembrava stretto in una morsa, le sue mani erano ai lati del muso, lo avvicinò a se e posò le labbra sulla fronte.
Il pelo gli solletico le labbra e una scossa pervase il suo intero corpo.
Il tempo si fermò, erano solo loro due, il pelo del licantropo si rizzò per l'emozione che stava provando in quel momento, il cuore batteva irregolarmente.

Jin staccò le labbra per il senso di colpa che si stava impossessando di lui, senza dire niente fece un salto e ritornò nella sua stanza.
Non meritava quello che stava provando, non meritava di avere la possibilità di rinnamorarsi, lui era sbagliato.

Il licantropo guardò su verso la finestra, era confuso per il comportamento del vampiro, non capiva cos'era successo.
L'unica cosa che sapeva era che aveva provato qualcosa che non conosceva, qualcosa che gli aveva scaldato il cuore.

Reincarnazione (Jinmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora