2

5 1 0
                                    


<è mia madre >dissi quasi sconvolta, non mi aspettavo una sua chiamata.
meg mi guardò con sguardo preoccupato ma non disse nulla, quindi risposi
<pronto?..si,si ho già preparato la valigia..cosa? no assolutamente no da questa casa prima di domani non me ne vado!..no basta> e le chiusi in faccia, meg continuava a guardarmi
<che ha detto> disse incuriosita la rossa
<mi ha detto che voleva venire ora, dopo pranzo a farmi prendere dal suo nuovo marito,è assurda> incrociai le braccia e feci una faccia scocciata, sapevo che suo marito sarebbe venuto a prendermi ugualmente nonostante io abbia detto di no.
per mia madre quando dice una cosa è quella, in quello sono uguale a lei, il carattere.
mi misi l'anima in pace e chiamai mio padre per avvisarlo, anch'esso arrabbiato e scioccato, che prese la mezza giornata per venirmi a salutare.
meg mi aiutò a finire di preparare le ultime cose in valigia e continuavo a lamentarmi; oggi in più io, meg e suo fratello saremmo dovuti uscire con il nostro gruppo ad una sottospecie di festino,avevo anche pagato il pass per non fare la fila! e invece mia madre deve rovinare tutto.
sistemammo la casa e nel mentre è arrivato mio padre con il papà di meg.
passammo un po' di tempo assieme fino a quando il campanello suonò
<signori e signore è arrivata la mia ora>dissi mentre camminavo per andare alla porta e ad aprire al membro preferito della ciurmaglia di mia madre.
<ehi beca!>con una faccia felice mi disse ciò
<rebeca, beca è per gli amici> dissi arrogante mentre prendevo la valigia
<si, rebeca, sono sicuro che a casa nostra ti divertirai molto>che falso che era
<sisi moltissimo, immagino>mi voltai successivamente verso mio padre,meg e suo padre per salutari.
era come quando i genitori accompagnano la propria figlia a scuola il primo giorno delle elementari, straziante.
mio padre quasi piangeva, abbiamo fatto un'abbraccio di gruppo e infine ho riabbracciato singolarmente ognuno.
infine ho dato un'ultima sguardo alla mia amata casa, che non avrei rivisto per un mese, e poi ho ripreso la valigia e mi sono diretta verso la porta
<bene,possiamo andare>disse il nuovo marito di mamma mentre provava a prendere la valigia dalle mie mani
<non serve, riesco da sola>e con forza l'ho tirata a me
uscimmo di casa e salimmo sula sua macchina, sarà stato l'ultimo modello dell'audi, per carità bella ma preferisco la jeep di papà.
mi ha fatto salire nei posti dietro e poi e poi è partito,non è velata una mosca nel tragitto infatti ho passato esso a guardare fuori dal finestrino e ad ascoltare musica.
arrivati e come immaginavo una villa sarà minimo di tre piani.
sono scesa dalla macchina riprendendo la valigia e sono andata vicino alla porta di casa mentre il marito che il nome mi è ancora sconosciuto, parcheggiava nel parcheggio apposito affianco ad altre tre o quattro macchine simili alla sua.
guardandomi attorno vedo una piscina, un giardino, delle scale per salire ed arrivare alla porta è una cuccia abbastanza grande.
salgo le scale e insicura busso alla porta.
nessun rumore, non sentivo nulla.
infatti, seccata da ciò, ho iniziato a discendere le scale con fatica,dato il peso della valigia.
non ero arrivata neanche a metà che sento una porta aprirsi,<dio finalmente> dissi tra me e me.
mi rigirai e rimasi intorpidita, è impossibile.
mi sono sentita il mondo crollare addosso in un secondo.
ho chiuso e riaperto gli occhi, <magari ho visto male>, pensai.
ok non stavo sognando era proprio lui.
rimasi a guardarlo un'altro secondo fino a che
———
angolo scrittrice
ciaooo, scusate l'inattività e il capitolo corto ma sono abbastanza impegnata.
in questa settimana ne farò uscire un'altro per compensare questo, per il resto pubblicherò appena potrò, ciao piccoli lettori o piccole lettrici

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 14, 2022 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

innamorata di luiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora