Davanti a me, in piedi in tutta la sua bellezza, si trovava Apollo, il dio del sole, che i cristiani potrebbero scambiarlo per Lucifero stesso, il bellissimo angelo caduto, con i suoi occhi azzurri come il cielo senza nuvole, i capelli riccioli biondi, quasi oro, che ricadevano dolcemente sulle sue spalle. Sul bel viso definito c'era un sorriso, uno splendido sorriso, che avrebbe ammagliato qualunque cosa si trovasse sul suo cammino. Gli mancavano soltanto le ali per essere identico a Lucifero.
I suoi occhi si posizionarono su di me, il suo sorriso si allargò ancora di più, e il mio cuore prese a battere più forte. Alzò la mano in segno di saluto, poi si diresse verso di me. <<Hey!>> salutò abbracciandomi <<Non sapevo saresti venuta!>> sorrisi <<E perdermi una festa degli Dei? Mai!>> ridacchiò spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio <<Tuo padre sa che sei qui?>> annuii. Mi guardai attorno per cercarlo <<A quanto pare sta litigando con Atena>> indicai con un cenno della testa il tavolo con le bevande, davanti stavano animatamente litigando Poseidone e Atena. Apollo sbuffò <<non l'ha ancora superata la perdita di Atene>> poi mi prese per mano e mi condusse verso la pista da ballo, mi inchiodai al pavimento <<Apollo no! non ballo.>> mi guardò con i suoi occhi da cucciolo <<andiamo, solo un ballo?>> scossi la testa <<no>> si avvicinò a noi Afrodite che posò una mano sul braccio di Apollo <<Apollo, caro, mi concedi un ballo? me l'avevi promesso.>> passai lo sguardo dall'uno all'altra, lasciai la sua mano e cercai di sorridere <<Tutto tuo>> Afrodite sorrise e si trascino dietro Apollo, che mi guardava con aria afflitta.
Mi sedetti sulla spiaggia, a guardare il mare e ascoltando il suono dolce delle onde. C'era un po' di vento, probabilmente a causa dell'eccitazione di Eolo. Chiusi gli occhi inspirando il profumo marino del mare. <<Posso?>> chiese una voce facendomi sobbalzare. Aprii gli occhi trovandomi di fronte Apollo, annuii. Si mise in parte a me a guardare il mare. <<Divertito con Afrodite?>> domandai con tono un po' acido, lui abbassò lo sguardo <<No, in realtà a fine ballo ho rischiato di prendermi un pugno in faccia da Ares>> ridacchia <<Ti farebbe bene>> commentai <<Assolutamente no, non si tocca la mia faccia, è troppo bella per essere picchiata>> rispose in modo preoccupato e scettico <<Troppo bella>> dissi, poi realizzando quello che ho detto mi coprii la bocca con una mano. Apollo si girò verso di me, la bocca spalancata <<Tu...mi trovi bello?>> annuii arrossendo leggermente <<Non sono cieca Apollo>> lui sorrise. Con una mano mi prese il mento, girandolo verso di lui. I suoi occhi incontrarono i miei <<Anche tu sei bella>> non mi lasciò il tempo di assimilare quelle parole che mi ritrovai le sue labbra sulle mie. Si staccò sorridendo <<Ora me lo concedi un ballo?>> lo guardai ancora scioccata, poi annuii sorridendogli. Lui si alzò mi prese per mano e mi portò di nuovo verso la festa.