Chongyun

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Il sudore cola dalla mia fronte. I raggi del sole mi colopiscono e pure il mio ghiacciolo si squaglia.

Tolgo le gocce con la manica della felpa, non è stata un ottima idea, adesso pure questa è impregnata di sudore.

Alzo la testa, guardo ogni veranda e finestra del palazzo. Aspetto che lui appaia. Come se sapesse che io sia qui, ad aspettarlo ogni giorno.

Il bastoncino di legno ancora gocciolante lo infilo nella tasca dei pantaloni. Metà del ghiacciolo sarà nel mio stomaco, l'altra sulla stradina.

Allungo le mani, le tengo distanti dai vestiti e mi dirigo alla fontanella.

Oggi non è ancora apparso da nessuna parte.

L'espressione sulla mia faccia è vuota, nulla. Non sorrido e ne sembro triste. Magari solo Xiao o Xiangling capirebbero la mia espressione.

Delusione.

Insomma! Sei un ragazzo tanto bello, potresti anche mostrarti a noi popolani.

Anche se effettivamente loro non sono degni di tale onore, starebbero zitti a sbavare mentre cammini, e smetterebbero di fare gli spocchiosi.

"Il secondogenito è solo per presenza. Serve solo per l'immagine della famiglia. "

Loro non hanno avuto l'occasione di vedere la famiglia al completo, come nemmeno io, non possono parlare.

Ritorno sul muretto di massi, sta volta un po' più a sinistra, dove c'è l'ombra.

"Dicono che sia talmente bello da togliere il fiato."

Su questa informazione potrei essere d'accordo, sì, ci metterei la mano sul fuoco.

Non lo so se ora sei bello, ma da piccolo lo eri, eri bellissimo.

Il spezzarsi delle foglie ancora secche mi spaventa. Mi volto e sospiro sollevato alla vista di un gatto.

Si avvicina, lentamente. È vecchio, il pelo grigio è sporco e lo sono anche i baffi.

- Ciao. -

Lo saluto. Ho veramente salutato un gatto?

Non mi ascolta, non mi capisce. In effetti, può capirmi un gatto?

Si acciambella vicino alla mia coscia. Strofina la testa sulle sue zampe, gli accarezzo il dorso.

- Sai chi abita qui? -

Come se lui potesse saperlo.

Continua a non dare accenno di ascolto, nessun verso, a parte un ronfare fastidioso.

- Il ragazzo più irraggiungibile di Liyue. -

Devo essere un soggetto particolarmente triste, se l'unica persona che mi ascolta è un gatto, che dorme.

- Bello a livelli estremi, intelligente e intoccabile. Fa parte dei ricchi nobili. -

Alza la testa. Apre gli occhi, si gratta il naso con una zampa.

Piccolo sacco di pulci, allora mi stai ascoltando.

- Però un tempo non era intoccabile, certo era ricco, ma non come ora. Passava le giornate con noi popolani. -

Con noi amici.

Perché eravamo amici, vero signorino Xingqiu?

- Trascorreva le giornate con noi. Bellissimi tempi quelli. Poi suo padre è diventato un nobile e gli ha imposto il divieto di uscire. -

Bastardo.

Gli avrà rovinato l'infanzia, e magari pure ora l'adolescenza.

- Passo qui ogni giorno da quel giorno. Un mio amico mi dà del sottone. -

One-shot: Chongyun × Xingqiu Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora