Capitolo 1

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Pov's Kaylee

Sono le 7:10 del mattino qui a New York, quando metto piede fuori dal mio nuovo appartamento per recarmi nel palazzo dove lavorerò. Mi guardo intorno mentre aspetto l'autista dell'azienda che passa a prendermi, vedo tutti camminare in modo frenetico non si vede quasi nessuno fermarsi a parlare con qualche conoscente ma si scambiano un semplice ciao al volo, sicuramente per paura di arrivare in ritardo, in Italia invece è un po' il contrario è raro vedere qualcuno che ti dia un saluto veloce e non ti chiede nemmeno come stai, a risvegliarmi dai miei pensieri è una voce <<La signorina Rossi?>> è un uomo sulla quarantina credo sia appunto l'autista, annuisco e sorrido cordialmente quando mi apre la portiera per farmi salire in auto. Arrivati a destinazione ringrazio il signore e scendo dall'auto, alzo lo sguardo davanti a me si trova un palazzo di 3/4 piani tutto in vetro con tre lettere incise in nero BTJ mi incammino verso l'entrata qualcuno mi sbatte addosso, sento un liquido freddo entrare in contatto con i miei vestiti <<cazzo>> sussurro nella mia lingua madre per non farmi capire mentre alzo gli occhi in direzione della colpevole, è una ragazza bellissima capelli lunghi neri mossi, un fisico da modella e un sorriso davvero molto amichevole <<Buongiorno finezza, scusami tanto non l'ho fatto apposta. Io sono Maya ti stavo aspettando>> resto un po' perplessa, non pensavo che anche lei fosse italiana <<Ehm non pensavo mi capissi, da ieri sera quando sono arrivata nessuno capisce mezza parola in Italiano, io sono Kaylee ma penso tu lo sappia già visto che mi stavi aspettando>> mi fa cennò di seguirla mentre mi spiega che lei i tre capi e altre due ragazze che lavorano qui sono italiani ma il resto del personale no e non capiscono nulla, mi fa visitare tutto il palazzo, al primo piano c'è la hall e qualche stanza dove far fare le varie prove ai ragazzi interessati a lavorare con l'azienda e una stanza enorme che usano quasi come magazzino;
Secondo piano è composto da svariate stanza per svariati allenamenti, si passa dalla boxe, al ballo alle sfilate, devo ammettere che è davvero un bel posto <<Infine il terzo piano, è quello più noioso dove si trovano solo sei uffici tra cui il tuo, ora ti porto a conoscere i tre pezzi grossi>> mi sorride Maya , come tra l'altro ha fatto per tutta la durata del "tour", le porte dell' ascensore si aprono mi guardo in torno e appunto come diceva Maya il grande ambiente è diviso da sei porte , non ne capisco l'utilità se tre di esse sono in vetro e si vede tutto , un particolare che mi viene all'occhio e che su cinque di esse ci sono delle lettere.
Le stanze sono divise a ferro di cavallo se cosi si può dire e si alternano da una con la porta nera e una con la porta in vetro <<Kaylle un avvertimento, non aspettarti simpatia e cordialità dai tre superiori, ma una volta che li conosci e acquisti la loro fiducia non sono male>> mi risveglia dai miei pensieri prima di aprire la stanza al "centro"
<<TAYLER, JAMES E BENNY è arrivata>> nel giro di un secondo tre ragazzi sbucano fuori dal nulla e insieme a loro anche una ragazza <<Bene adesso che siamo tutti qua iniziamo le presentazioni, non c'è bisogno che ci dai del lei abbiamo tutti la stessa età sarebbe imbarazzante.>> Maya si piazza in mezzo alla stanza e uno dei tre ragazzi la tira verso di se e le lascia un bacio tra i capelli, devo ammettere che sono davvero davvero belli, ma anche le ragazze non scherzano <<Allora Kay lui è...Aspetta posso chiamarti Kay?>>
<<Si Maya tranquilla puoi chiamarmi Kay>> le sorrido, voglio far amicizia non voglio restare a New York senza conoscere nessuno e credo proprio che Maya potrebbe essere la prima
<<Bene allora stavo dicendo lui è Tayler>> il ragazzo dietro di lei mi fa un mezzo sorriso forzato
<< Benny e Allyson sono quei due che si punzecchiano>> sentendo i loro nomi entrambi si girano verso di me, Benny mi fa un cenno con il capo mentre Allyson si avvicina << È davvero un piacere conoscerti>> mi stringe la mano << anche per me>> le sorrido, anche lei è bellissima al contrario di Maya lei ha i capelli biondi e degli occhi azzurrissimi e guardandola bene somiglia molto al primo ragazzo che mi ha presentato Maya ad interrompere i miei pensieri è proprio lui <<Benny smettila di infastidire mia sorella>> ecco appunto sono fratelli <<Kay infine lui è James>> mi volto verso quest ultimo che non si sforza nemmeno di farmi un cenno, i primi due non sono stati così contenti nell accogliermi ma almeno hanno forzato un saluto <<stronzo>> sento tutti gli occhi puntati addosso <<come scusa puoi ripetere?>> solo in questo momento mi rendo conto di aver pensato ad alta voce, ma ormai che il danno è fatto amen sicuramente non rimangerò quello che ho detto <<Ho detto stronzo>> mi fissa non distolgo lo sguardo dal suo <<stupida ragazzina>> questa volta mi risponde in italiano riprendendo il telefono in mano, credo proprio non abbia capito le mie origini << pff, stronzo e anche maleducato. È stato un piacere conoscervi Maya mi fai vedere la mia postazione>> James alle mie parole alza gli occhi mentre Maya e Allyson mi fanno strada verso il mio ufficio, prima di chiudere la porta guardo un ultima volta il ragazzo e quando vedo che mi sta guardando gli mostro il dito medio. <<Quante possibilità ho di essere licenziata il primo giorno?>> chiedo alle ragazze che scoppiano in una sonora risata <<oh fidati Tayler e Benny non ti licenzieranno mai dopo che hai risposto cosi a James>> mi tranquillizza Allyson tra una risate un altra.
<<allora Kay è arrivato il momento di metterci al lavoro come avrai sicuramente notato su ogni porta c'è una lettera ed equivale all'iniziale della persona che lavora in quell'ufficio, al momento nella tua non c'è nulla ma presto se il lavoro ti piace e lo svolgi correttamente sarà aggiunta, troverai tutto il necessario e le documentazioni sulla scrivania per qualsiasi cosa puoi venirmi a chiedere aiuto>> la voce di Maya è diventata molto seria e credo sia giusto così, significa che prende il lavoro seriamente <<Va bene ti ringrazio, vado e mi metto subito a lavoro>> mi guardo intorno per focalizzare il mio ufficio ed è la prima porta a destra uscendo dall'ascensore, di fronte al mio c'è quello di Benny, accanto al suo Allyson, Tayler a seguire Maya e James proprio accanto al mio.
L'ufficio devo dire che è molto bello, tre pareti sono grigio chiaro, la scrivania è bianca come anche gli scaffali mentre poltrone e tappeto neri, ma la cosa che mi piace di più e tutta la vetrata dietro la scrivania che permette ai raggi del sole di illuminare tutta la stanza.
Bene è l'ora d'iniziare il lavoro, la BTJ è un'azienda che si occupa di sponsorizzare e far eccellere dei nuovi talenti, il mio compito sarà quello di curare i social dei vari ragazzi che ne fanno parte e far in modo di far crescere i loro numeri e se riesco anche a trovare delle collaborazioni inerenti alla loro attività e personalità.
Accendo il mac che ho trovato sulla scrivania e prendo il primo fascicolo, è di una ragazza che pratica la boxe si chiama Julia ha 18 anni e un'altra delle sue passioni è il make up, analizzo il suo profilo Instagram ha già 10k follower  ma non posta una foto da due settimane quindi le organizzo un shooting, dove dovrà essere in tenuta da box ma anche truccata a suo piacimento, e invio anche delle e-mail ad alcune compagnie che vendono accessori sportivi per una collaborazione.
Al nono fascicolo guardo l'ora sul telefono sono le 12:00  quindi ho il tempo di far l'ultimo, la fortuna di questo lavoro e quella di star in ufficio fino alle 12:30 e poi si passa al primo piano per vedere i colloqui, apro l'ultimo fascicolo della giornata Joseph, un ragazzo francese di 17 anni che vorrebbe esordire nel mondo della moda, guardo le foto allegate e penso proprio che abbia delle buone probabilità, il suo profilo Instagram al momento non ha bisogno di modifiche ma leggendo il suo curriculum credo abbia bisogno di un po' di preparazione in più, prendo la cartellina e mi dirigo verso l'ufficio di Maya busso e dopo il suo avanti entro <<Maya scusa se ti disturbo ho il fascicolo di Joseph qui, dopo averlo letto>> non finisco di spiegare che m'interrompe <<Kay di questo non devi parlarne con me, se c'è qualcosa che non va in quell ragazzo devi vedere da quale dei tre scimmioni è stato ingaggiato e parlarne con lui, dammi qua>> mi strappa il fascicolo dalle mani e dopo aver sfogliato qualche pagine me lo porge ridendo <<Divertiti a parlarne con James>>
<<Maya l'ho preso per stronzo e maleducato giusto un paio di ore fa, non posso andare da lui>> sbuffo sonoramente perché non credo io gli vada molto a genio anche se la cosa è del tutto reciproca <<Kaylle il lavoro è lavoro va da lui>> mi spintona fuori ridendo, quindi non mi resta che prendermi di coraggio e andare, busso e dopo il suo avanti entro <<Guarda un po' chi c'è qua>> si alza dalla sedia e inizia a camminare verso di me e istintivamente il mio corpo si muovo indietro, devo ammetare che mette un po' di soggezione sarà alto 1,90 e ha un fisico che credo possa spezzarmi in due anche con un dito, nonostante la camicia riesco ad intravedere qualche tatuaggio sparso sulle braccia, a risvegliarmi dai miei pensieri è il contatto della mia schiena con il muro e la sua faccia a due centimetri dalla mia << non permetterti più a rivolgerti con me nell modo in cui hai fatto sta mattina>> ringhia e ad ogni sua parola sento il suo fiato caldo sulla mia pelle, la situazione è diventata abbastanza imbarazzante ma la mia lingua è sempre troppo lunga << perché senno che fai? Eh spostati>> lo spintona e stranamente mi guarda divertito mentre torna al suo posto <<sono venuta a dir>> m' interrompe <<non ti ho nemmeno sfiorato è sei già venuta?>> ma quanti anni ha, 14? Bene se vuole giocare giochiamo, mi avvicino a lui in modo sensuale e sussurro al suo orecchio << ti piacerebbe molto farlo ma questo non succederà>> mi allontano e senza dargli il tempo di rispondere <<Joseph il ragazzo francese che vuole far il modelle ha bisogno un corso d'inglese e un po' di palestra, lo hai scelto tuo è un tuo problema, il suo profilo sociale è apposto>> mi giro sto per uscire da quell'ufficio ma mi richiama <<Kaylle fidati succederà>> lo ignoro e mi dirigo nel mio ufficio per prendere la borsa e andar a pranzare e trovo Allyson ad aspettarmi <<Hey Kay ero venuta a chiederti se ti va di venir a pranzo con me e Maya>> accetto molto volentieri e la seguo.
Siamo in un bar/ristorante molto carino giusto a qualche passo dall'azienda e durante il pranzo le ragazze mi hanno parlato un po' dei nostri "capi" i tre si conoscono da molto piccoli, Tayler è un po' il padre del gruppo è quello che mette in riga gli altri due, Allyson è sua sorella e ha anche una mezza storia con Benny ma la cosa non va del tutto bene al fratello, Maya invece è la sua ragazza, mi parlano anche di Sasha che è la migliore amica di Ally e Maddy che sarebbe la sorella di Maya, a risvegliarmi dai miei pensieri è proprio quest'ultima <<So che in Italia avevi un lavoro come questo e anche ben pagato, perché sei venuta in America?>> sinceramente non mi sento ancora pronta ad affrontare il discorso e fortunatamente sembra che Ally lo capisce <<Allora Kay ti va di venire con noi ad una festa questa sera, cosi conosci anche il resto del gruppo e puoi fare anche nuove amicizie>>
<<si molto volentieri >> ed è la verità accetto volentieri non mi ca di restare sola in appartamento <<Forza ragazze è ora di tornare a lavoro>> si alza Maya e noi dietro di lei.
Le restanti ore lavorative sono passate in fretta, sono le 17 e stiamo tornando a casa sono appena fuori l'ingresso quando per la quinta volta Maya mi chiede se voglio un passaggio << no vai tranquilla sta arrivando il taxi>> non voglio disturbare lei e soprattutto Tayler già il primo giorno, mi basta che mi vengono a prendere questa sera per andare a questa festa <<Va bene allora noi andiamo alle 21 siamo da te, cena fuori e poi andiamo in discoteca>> mi fa un occhiolino e sale in macchina.
Sono 20 minuti che aspetto un taxi che presumo non arrivi più e come se non bastasse mi è morta la batteria del telefono, bene non mi resta che dirigermi in una fermata dell' autobus e aspettare , dopo un 10 minuti che vago avanti e indietro per la via non trovando nessuna fermata sento il rombo di una macchina fermarsi davanti a me, è una porsche panamera grigia <<Sali ti accompagno>> sono un po' titubante sul da farsi ma al momento è l'unico modo che ho per tornare a casa <<grazie, abito vicino il ristorante tedesco e il bar Albatros>> annuisce e inizia a far strada e dopo vari minuti siamo arrivati <<Grazie per il passaggio anche se non so All...>> m'interrompere a quanto pare tutto il gruppo lo fa <<Non preoccuparti eravamo in chiamata quando ti ho visto e mi ha costretto ad accompagnarti, comunque sei forte novellina hai avuto un gran coraggio a rispondere a James>> dopo di ciò mette in moto è va via.

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