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GENITORI ABUSIVI, VIOLENZA VERBALE E PSICOLOGICALa mattina seguente Hyunjin si svegliò di soprassalto, con la strana sensazione di essere fissato con una certa insistenza.
Non si sbagliava, era stato davvero osservato con una certa intensità dai suoi genitori, forse per più di un'ora, a giudicare dall'ora che segnava l'orologio appeso alla parete del muro, le 9 di mattina, quando loro sarebbero dovuti uscire entrambi alle 8 per andare a lavoro.
Hyunjin poteva percepire un'estrema tensione crearsi nella sua stanza, l'atmosfera farsi sempre più pesante.
Entrambi i suoi genitori avevano un'espressione seria sul viso, le labbra rigide e contratte in una smorfia di disprezzo e di disgusto per quello che doveva aver fatto il loro stesso figlio a loro insaputa, un gesto senza alcuna spiegazione plausibile, logica.
Hyunjin non ci mise molto a capire il perchè fossero venuti nella sua stanza e stessero aspettando con pazienza che si svegliasse.
Era sicuro che loro sapessero tutto, che ne fossero ormai al corrente.
La prova era nelle mani di suo padre, che teneva la sua lametta tra le dita.
Sembrava che stesse per gettarla da un momento all'altro, talmente gli provocasse ribrezzo la vista di piccole tracce di sangue, appartenente a suo figlio, ancora presenti su di essa ed evidentemente fresche, a giudicare dal colore dello stesso sangue.
Sua madre aveva le braccia conserte, un'espressione di disappunto sul suo viso.
Entrambi si trovavano piuttosto lontani da lui, come se non volessero avvicinarsi a quel mostro che era loro figlio.
Hyunjin si maledì mentalmente per non essere stato abbastanza attento la sera precedente, avrebbe dovuto ripulirla per bene, ma a causa della scarsa illuminazione non era riuscito a farlo, nè avrebbe potuto accendere la luce per agevolare il suo compito, i suoi genitori se ne sarebbero accorti subito.
Nella fretta aveva dimenticato di eliminare la prova del suo misfatto, di farla sparire il più lontano possibile dalla vista dei suoi genitori, nasconderla in un posto dove non avrebbero mai potuto trovarla.
Sua madre doveva aver rovistato nel cassetto del comodino, solo che Hyunjin non si capacitava per quale motivo lo avesse fatto, non si era mai interessata più di tanto delle sue cose, nè ficcanasato in giro per la sua stanza.
Hyunjin si arrabbiò e non poco, quello che era privato era privato, lui non andava di certo a curiosare nella camera dei suoi genitori, rispettava la loro privacy, ma a quanto pare loro non facevano lo stesso con lui.
D'un tratto Hyunjin si ricordò con terrore di un dettaglio rilevante che però aveva completamente rimosso dalla sua mente, quello di essersi addormentato sul letto ancora fatto, con il suo corpo steso sopra la trapunta e, di conseguenza, con le sue braccia in bella vista, visto che dormiva ancora in maglietta a mezze maniche, nonostante il clima di metà ottobre non fosse di certo clemente, ma a lui non importava affatto del freddo.
Le sue ferite erano ancora coperte dai cerotti, ma i suoi genitori dovevano aver collegato le prove, e scoperto la verità.
Hyunjin non avrebbe mai voluto che ne venissero a conoscenza, soprattutto in quel modo, ma a dire la verità non glielo avrebbe mai confessato di sua spontanea volontà.
Loro non avrebbero sicuramente capito le motivazioni, quelle profonde, che lo avevano spinto a compiere quel gesto, a fare del male fisico a se stesso.
Hyunjin non voleva essere deriso e umiliato da loro, non si sarebbero di certo risparmiati sulle battutine di cattivo gusto e frasi offensive, parole piene di odio, velenose, da rivolgergli, con lo scopo di farlo sentire una totale nullità, uno sbaglio che avrebbero fatto meglio a non commettere mai, non avendo nemmeno mai voluto avere un figlio.
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it's too cold for you here // hyunlix
FanfictionTW DEPRESSIONE, AUTOLESIONISMO, DISTURBI MENTALI, GENITORI ABUSIVI, VIOLENZA VERBALE E PSICOLOGICA COMPLETATA STRAY KIDS HYUNLIX Hwang Hyunjin e Lee Felix Hyunjin incontra la sua anima gemella nel modo più inaspettato possibile ma nel profondo...