Una notte al museo

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Qui a Villa Inferno un paesino in provincia di Cervia era tutto tranquillo.
Il comune aveva appena costruito un nuovo museo, che includeva itinerari sulla preistoria.
Il museo era ad un solo piano,ma la sua estensione ricopriva l'intera collina: Incendio.

Molti anni prima su questa medesima collina venne eretto un castello alto e possente costruito con pietra robusta.
Qui vivevano un Re e le sue tre figlie Rosa, la maggiore, furba e avventurosa, Francesca, intelligente e stimata dal popolo e poi c'era la piccola Stella dolce e paziente; la preferita di tutti.
Ogni cosa sembrava trascorrere nel migliore dei modi a palazzo quando una notte un pazzo si intromise nel castello e con passo cauto e lento si diresse verso la stanza delle fanciulle.
Arrivato davanti alla porta con mano ferma e decisa aprì la porta senza fare il minimo rumore nessuno avrebbe dovuto sentirlo.
Sgozzó tutte le ragazze e se ne andò lasciando le loro anime vagare per il castello.

Jonathan il nuovo custode chiudeva tutte le sere l imponente portone del Museo e rimaneva a sorvegliare al suo interno.
Le prima quattro notti passarano con estrema lentezza e noia, non un rumore non un minimo suono.
Il quarto giorno Jonathan si porto un libro da leggere così avrebbe potuto fare qualcosa in quelle notti così tranquille.
Tutto fu regolare il custode chiudette il portone alle 20:00 e si mise a leggere.

Alle due si udì un tonfo.
"Sicuramente sarà caduto qualcosa" pensò Jonathan.
Si alzò rapidamente dalla sedia, ma prima di riuscire ad incamminarsi si sentì un altro suono.
Molto più striulo del primo.
La paura cresceva e l'ansia poco a poco stava prendendo il sopravvento sull' uomo.
La paura gli impedì di muoversi, ma un rumore di una porta cigolante dietro di lui lo fece correre nella sala accanto.

La sala accanto era dedicata all'era mesozoica in cui c'erano ricostituzioni di dinosauri. Jonathan si appoggiò ad uno di questi.

Un urlo agghiacciante lo fece ruotare e alle sue spalle, la vide, le pupille si dilatarono vedendo una stoffa rosa macchiata di sangue davanti a lui.
Non fece in tempo a scappare che ci fù un blackout.
Tutto intorno a Jonathan era nero, solo tenebre che lo angosciavano ogni secondo di più.

"Ti sei spaventato?"
Chiese una voce femminile, ma non era acuta, no, era una voce roca, di una donna matura. A quelle parole un brivido percorse la schiena del guardiano che cercò di indietreggiare cadendo miserabilmente a terra.

Restò steso sul pavimento del museo per minuti che a lui parvero ore.
"Afferra la mia mano,ti aiuto ad alzarti tranquillo."
Una voce femminile parlò, ma non era la stessa, questo suono era acuto come se la voce fosse di una bambina.
Jonathan indietreggiò finché...
"Non avere paura, noi possiamo aiutarti."
Una nuova voce, una nuova donna.
A Jonathan sembrò di impazzire si strappò i capelli ed incominciò ad urlare, stava impazzendo non capiva come tutto questo potesse succedere proprio a lui.

Dopo ore di silenzio, si calmò infondo era solo frutto della sua immaginazione. Riprese il libro e continuò a leggere.Stava riprendendo il suo autocontrollo.Tutto stava tornando normale.Il blackout non era ancora stato sistemato, ma bastava una torcia per vedere ciò che si aveva davanti.
E così non molto dopo Jonathan si assopì.

"Chi è?"
Un urlo di paura uscì dalla bocca dell' uomo.
Una mano, poiché una mano si era appoggiata alla sua spalla.
Lui preso dallo spavento da quell' ansia lo fece, mise definitivamente fine a quello stato di angoscia.

Da quella notte i fantasmi che infestano la collina non sono più solo le tre sorelle.

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Ciao questa è la mia prima storia...
Ditemi se vi piace o se è pessima...
Commentate e se volte lasciate dei voti...
Spero comunque che vi sia piaciuta grazie anche solo a chi la leggerà

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