13 Dicembre 2012
Elizabeth entrò velocemente in bagno. Sbatté con violenza e rabbia la porta e si appoggiò con la schiena ad essa, sospirando.
Si avvicinò cauta allo specchio e osservò per istanti interminabili la sua immagine riflessa su di esso. Sospirò ancora una volta. Tremava per chissà quale ragione.
Si mise di profilo. Fece scorrere lentamente le mani fino all'orlo del maglioncino nero che indossava quel giorno. Lo sfilò velocemente un secondo più tardi, rimanendo in reggiseno davanti allo specchio. Sfiorò la pelle nuda del suo ventre e in quell'esatto momento scivolò una lacrima giù per il suo viso.
Si era ripromessa che si sarebbe impegnata a dimagrire con una dieta sana. Si era ripromessa che la prossima volta che lo avrebbe visto quella pancia sarebbe sparita totalmente. Eppure, era ancora lì. Era ancora lì a beffarsi di lei e delle sue promesse.
Ma in qualche modo avrebbe dovuto eliminare quei chili di troppo. In qualche modo doveva riuscire nel suo intento! Lo avrebbe fatto per lui!
Lucas Desmoore. Castano, occhi color cioccolato, sorriso perfetto, labbra carnose, alto quanto bastava, non troppo muscoloso. Perfetto, per Elizabeth. Spiritoso, intelligente, sempre allegro. Lui era tutto quello che Elizabeth cercava in un ragazzo. Lei lo amava. Lo amava da troppo tempo ormai.
Erano amici. Ottimi amici. Si sentivano spesso quando lui partiva per vedere il padre, che abitava a Roma. Si volevano bene. O meglio: lui voleva bene a lei, mentre lei aveva sempre voluto che ci fosse qualcosa di più che una semplice amicizia.
Era sempre circondato da ragazze troppo perfette in confronto a lei. Elizabeth, in fin dei conti, era una ragazza piuttosto semplice. Capelli castani e mossi, denti dritti e bianchi, occhi marroni, labbra carnose, fisico né troppo magro né troppo grosso, né troppo alta né troppo bassa.
Lui la guardava semplicemente come un'amica. Nient'altro. Eppure, lei avrebbe tanto voluto che lui la guardasse come qualcosa di più che una semplice amica.
Si doveva fare notare da lui, in qualche modo. Voleva che lui iniziasse a guardarla così come guardava le tante ragazze con cui lui usciva. Voleva farsi amare da lui.
E così si era messa in testa l'idea di cambiare fisicamente per piacergli. Si era messa in testa l'idea di dimagrire per farsi notare da lui. Per far sì che lui si accorgesse di lei.
Aveva provato per settimane a dimagrire con delle diete. Aveva smesso di mangiare cioccolato, caramelle e tutti i dolci che tanto le piacevano. Aveva iniziato a fare attività fisica regolarmente. Ma nonostante tutti gli sforzi non c'era stato alcun risultato. Era stanca. Era stanca di provare senza vedere i frutti dei suoi sforzi.
Doveva cambiare via. Doveva trovare un metodo più efficace e semplice per perdere peso. Dove trovare un metodo più veloce per perdere peso.
E, mentre indossava nuovamente il maglioncino, le passò per la testa un'idea. Una pessima idea.
Si chinò leggermente sulla tazza del water ed infilò due dita in bocca. Un paio di secondi più tardi iniziò a vomitare tutto quello che aveva mangiato durante il pranzo a casa di sua nonna.
Tirò la catenella, dopo aver finito.
Uscì dal bagno con le labbra incurvate in un sorriso. Un sorriso totalmente ingiustificato.
19 Dicembre 2012
-Quando tornerai? - chiese Elizabeth con un filo di voce.
-Credo l'otto... Non vedo l'ora di vederti. Mi manchi tantissimo, Liz- disse allegramente la voce dall'altra parte della cornetta. Lucas.
Elizabeth sorrise appena sentendo l'ultima frase.
-Anche tu mi manchi tantissimo...- sussurrò la ragazza a sua volta.
Ci fu un attimo di silenzio.
-Elizabeth, stai bene? - chiese Lucas con tono preoccupato.
-Certo, sto benissimo... perché me lo chiedi?
-Mi sembri strana. Lo sai che se c'è qualcosa che non va puoi dirmelo, vero?
-Non c'è niente che non va. Sto benissimo. Adesso scusami, devo andare. - disse velocemente per poi riattaccare la cornetta senza lasciargli il tempo di rispondere o, quanto meno, di salutarla.
Era ovvio che ci fosse qualcosa che non andava. E lui la conosceva troppo bene per non capirlo.
28 Dicembre 2012
Il cellulare di Elizabeth vibrò. Era appena arrivato un messaggio.
"Oggi pomeriggio andiamo a fare shopping! Sei dei nostri? Non ti vediamo da un sacco..." diceva il messaggio inviato dalla sua migliore amica, Lauren.
Elizabeth sospirò, stendendosi sul letto. Non aveva voglia di uscire. Non aveva voglia di vedere qualcuno. Non aveva voglia di fare nulla. Era semplicemente stanchissima.
Reclinava qualsiasi invito. Passava il suo tempo sempre da sola. Era già tanto se rispondeva alle chiamate pomeridiane di Lucas.
"Meglio di no... magari la prossima volta..." digitò lentamente.
3 Gennaio 2013
Elizabeth era in camera sua, davanti allo specchio.
Si aggiustò per l'ennesima volta il jeans, che non smetteva di scivolarle giù per i fianchi. Aveva già provato ad indossare una cintura, ma quei jeans continuavano ad essere troppo grandi per lei.
Sorrise debolmente alla sua immagine riflessa sullo specchio. Era soddisfatta. Se i jeans non le venivano voleva dire che era dimagrita, esattamente ciò che voleva! Esattamente ciò a cui puntava!
Corse velocemente verso il suo salvadanaio per vedere quanti risparmi avesse messo da parte. Le sarebbero serviti per comprare qualcosa che riuscisse a starle.
9 Gennaio 2013
Era seduta una pizzeria con i suoi amici. Con i suoi amici e Lucas.
Non vedeva tutti da tantissimo tempo eppure, da quando era iniziata la serata, aveva mantenuto il più religioso dei silenzi. Non sapeva cosa dire. Non sapeva come comportarsi.
Il suo sguardo scivolò lentamente sulle persone che la circondavano. Ridevano allegramente tutti: Lauren, Robyn, Isobel, Amelia, Lilith, Alfred, Norman... e tutti gli altri. Ridevano tutti ad eccezione di Lucas.
Quando gli occhi castani di Elizabeth vennero incatenati da quelli color cioccolato di Lucas, lei si rese conto che lui non la stava guardando come avrebbe voluto. Non stava pensando a quanto fosse diventata bella con qualche chilo in meno. Quello era lo sguardo di qualcuno terribilmente preoccupato.
Il contatto visivo tra i due venne interrotto quando il cameriere mise un enorme pizza margherita davanti ad Elizabeth.
La ragazza iniziò a tagliare la prima fetta, osservandola attentamente. Aveva dimenticato che odore avesse la pizza. Aveva dimenticato persino il sapore.
Aveva la nausea solo a guardarla ed era più che sicura che se ne avesse mangiato anche solo un pezzo avrebbe dovuto vomitare, ma la addentò comunque.
Masticò molto lentamente e mandò giù il boccone. Non aveva la forza di continuare a mangiare.
Si alzò di scatto, guadagnandosi l'attenzione di tutti i suoi amici, e corse via.... senza nemmeno salutare.
Si ritrovò sola, come sempre del resto. Era seduta in una panchina del parco, avvolto nell'oscurità della sera. Stava pensando. Si chiedeva se quello che era appena successo fosse qualcosa di positivo o meno, ma non sapeva darsi una vera e propria risposta. Una cosa era certa: si sentiva terribilmente sola. E ad Elizabeth non era mai piaciuto stare da sola.
Le spalle di Elizabeth vennero avvolte da una giacca e quando si voltò incontro i suoi occhi color cioccolato.
-Che ci fai qui? - chiese lei con un filo di voce, sorrise debolmente vedendolo.
Lucas si sedette accanto a lei. Ed incatenò ancora una volta i suoi occhi a quelli di lei. Ed in quel momento traspariva soltanto un'emozione dai suoi occhi: la paura. Lui era spaventato. Lui era aveva paura per lei. Lui aveva paura di lei e di tutto quello che le stava succedendo.
-So che cos'hai... non puoi nascondermi niente- disse lui con tono duro. Era come un rimprovero.
Una lacrima rigò il viso di Elizabeth. Lucas la raccolse immediatamente.
-Che cosa sai?! Non c'è niente che non va! - ribatté lei con pochissima convinzione. Non riusciva nemmeno a credere alla sua bugia, come poteva sperare che lui ci credesse?
-E allora perché stai piangendo? Che motivo hai di piangere se non c'è nulla per cui farlo?! Elizabeth, io ti conosco troppo bene e so perfettamente che cosa succede, ma vorrei sapere perché! Sapere il motivo per cui lo fai mi aiuterebbe ad impedirtelo!
Elizabeth era tentata di dirgli la verità. Voleva dirgli che lo faceva per lui. Voleva dirgli che lo amava più di qualsiasi cosa al mondo! Ma, un secondo prima che lei potesse iniziare a parlare, lui le afferrò la mano.
-Tu sei perfetta così come sei. Non hai bisogno di cambiare. Sei bella, dolce, spiritosa. Non hai niente da invidiare a nessun' altra...
-Se non lo faccio, lui non mi guarderà mai. Lui non mi amerà mai. - sussurrò Elizabeth interrompendo il discorso di Lucas e scoppiando in lacrime.
Lui la strinse a sé. Elizabeth affondò il suo viso nell'incavo del suo collo e continuò a singhiozzare. Una mano del ragazzo finì tra i capelli di lei ed iniziò a fare dei movimenti circolari in un disperato tentativo di infonderle sicurezza.
-Se devi ridurti così per piacere a qualcuno allora questo qualcuno non è degno di averti. Si ama con il cuore, non con gli occhi, Liz.
Buonasera! In attesa del nuovo capitolo de "La ragazza dei gelsomini", ho deciso di condividere un'altra delle mie vecchie One Shoot. Anche in questo caso, non ho riportato correzzioni, preservando lo spirito con cui l'avevo scritta, a 14 anni. Purtroppo, credo si tratti di situazioni in cui tutte noi ragazze ci siamo ritrovate, almeno una volta: la scrittura, come molte altre forme d'arte, è catartica, quindi è un piacere per me condividere queste poche righe per far sapere che in queste fragilità ci siamo passate tutte.
Buona serata!
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13 Dicembre 2012
Romance"Si era messa in testa l'idea di cambiare fisicamente per piacergli. Si era messa in testa l'idea di dimagrire per farsi notare da lui. Per far sì che lui si accorgesse di lei. Aveva provato per settimane a dimagrire con delle diete. Aveva smesso di...