Concert in LA

536 54 8
                                    

Michael's POV

"Mike! Mike! Mike!"
Luke fottuto Hemmings sta urlando il mio nome mentre sto dormendo.

"Mike! Mike! Mike!"
Basta Luke. Basta.

"Mike! Mike! Mike!"
"Sta' zitto Luke!" urlo a pieni polmoni mettendo la testa sotto il cuscino.

"Michael!" continua a urlare saltando sul letto e scuotendomi.

Quanto lo odio.

"Bene, Michael, se la metti così." Finalmente se ne va.
Pobabilmente è andato a farsi la doccia, sento l'acqua scorrere.
Mi riaddormento subito.

"Fanculo!" urlo emergendo dalle coperte fradice. "Cosa ti salta in mente? Non puoi svegliarmi come le persone normali? No! Devi tirami in faccia un secchio d'acqua gelata!"

Luke mi guarda con un sorriso a trentadue denti. Poi pronuncia la parola magica: "Pizza!"
Io spalanco gli occhi e Luke mi passa un cartone. Lo apro e all'interno c'è scritto -Buongiorno :) ti voglio bene. Luke ( ^)>

Lo guardo sorridendo e lo avvolgo in un abraccio bagnaticcio.

"Grazie."

"Però ora sono tutto bagnato. Cattivo." mormoro strizzandomi la maglietta dalla quale escono varie gocce d'acqua che, cadendo, formano una piccola pozza a terra.

"Asciugati." dice lui sedendosi sul letto a gambe incrociate.

Recupero degli skinny e una maglia degli Iron Maiden da terra e mi dirigo verso il bagno. Mi cambio, mi asciugo i capelli, tolgo le lenzuola bagnate e le metto nella vasca da bagno, così le cameriere le cambieranno. Vado a sedermi sul letto accanto a Luke e incomincio a mangiare la pizza.

Dopo aver mangiato, scendiamo le scale e ci troviamo nella hall dell'albergo dove ci aspettano Cal e Ashton.
Passiamo a prendere i nostri strumenti e saliamo nel furgoncino nero che ci accompagnerà fino all'arena.

Facciamo le prove tecniche, pranziamo e torniamo a provare.

-

Sentiamo le urla dei fans fuori, siamo tutti carichi. Luke è nervoso, come al solito, e si tortura il piercing. Ashton è felicissimo e salta per riscaldarsi, manco dovesse andare a un incontro di boxe. Calum graffia la pittura del basso. Io sbircio fuori e vedo l'arena piena. Sono carico più che mai.
La sicurezza ci dice di uscire. Ashton esce e fa un assolo con la batteria. Sorride. Una luce lo illumina. Esco io. L'arena sembra sgretolarsi. Sembra non riuscire a contenere tutto quell'entusiasmo. La prima fila si spinge avanti, schiacciata contro le transenne dalle altre persone.

Sorrido.

Mi sento come un bambino che ha appena ricevuto un giocattolo nuovo, sono felice.
Sento Ashton che dà l'attacco con la batteria. Incominciamo a suonare, l'arena in delirio. Non capisco più nulla. Il mondo sparisce. Suono e canto in automatico. Salto sul palco. I polmoni bruciano. Sono pieno di adrenalina. Non so perché. Solo a me suonare fa questo effetto.

Dopo cinque minuti mi ritrovo di nuovo in macchina. Ovviamente sono passati più di cinque minuti, ma ogni concerto sembra passare in un battito di ciglia.

Luke è seduto affianco a me, è stremato e appoggia la testa sulla mia spalla. Gli cingo la vita con un braccio e lo attiro a me, mentre scivola lentamente nel sonno.

Moments||MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora