La prima volta che lo vidi, fu come se il mondo si fermasse. Poi una spinta all'indietro, e infine più niente.
Un raggio di sole entrava nella stanza, e illuminava parzialmente la piccola camera. Una scrivania di legno ricopriva per metà una parete bianca, e su di essa erano posati un computer e tanti libri letti e riletti, con pieghe e sottolineature. Vicino ad essa,una poltrona rovinata con vestiti buttati a casaccio sul suo schienale, una parete interamente ricoperta di fotografie di ogni genere, una libreria zeppa di libri di tanti colori diversi, CD di ogni genere e pupazzi impolverati. Vicino alla porta un piccolo letto con le lenzuola scombinate, e su questo letto una ragazza, con lunghi capelli biondo cenere sparsi sul cuscino, grandi occhi chiari nascosti sotto palpebre con sottili ciglia dorate. La ragazza sembrava così serena, così spensierata.
Quella ragazza si chiamava Lily Jefferson.
E la sua vita stava per cambiare.