Capitolo 2

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«Harry, smettila. So cosa stai pensando.» disse Hermione. Le sembrava di riuscire a sentire la testa di Harry ronzare. Sarebbero partiti a momenti dalla Tana verso King's Cross, e le macchine del Ministero li aspettavano già fuori, i motori ronzanti.

Ron, assolutamente ignaro di cosa intendessero, li guardò vacuo ed Hermione sospirò, chiudendo di scatto il libro.

«Hai ragione, qualcosa di sospetto c'era, ma non credo dovresti farti troppi...»

Il ragazzo neanche l'ascoltava, troppo preso a fissare fuori dalla finestra, quando ad un certo punto spalancò la bocca, come se fosse arrivato ad una conclusione assurda.

«Che c'è, ora?» chiese, esasperata.

«È un Mangiamorte.» esclamò Harry. «È un mangiamorte, ha preso il posto di Lucius e... »

Hermione rimase un attimo paralizzata al suo posto. L'idea le sembrava quantomeno assurda. Malfoy aveva solo sedici anni, non si reclutavano Mangiamorte a quell'età.

«Harry, mi pare alquanto improbabile.» disse cauta, ma il ragazzo la guardo male.

«È così, vi dico. Non ha voluto che Madama McClan gli alzasse la manica sinistra, vi ricordate?»

«Probabilmente voleva solo andare via.» meditò Hermione, seriamente convinta che Harry fosse un po' troppo paranoico.

«Come fate a non capirlo? È così ovvio! È con il marchio che ha minacciato Sinister, non avete sentito quanto sembrava spaventato?»

«Harry... » ricominciò Hermione, cercando di riportarlo alla ragione, ma lui si alzò di scatto, prima di uscire dalla stanza, un'espressione corrucciata in volto. Lei e Ron rimasero immobili, un po' spiazzati.

«Hermione, non crederai mica che...»

«No.» fece Hermione automaticamente. «Ha sedici anni, non credo che sia possibile...»

Ron annuì, alzando le spalle come a liquidare la questione. «La penso anche io così. Sicuramente hai ragione.» le fece un sorriso prima di portarsi la mano allo stomaco. «Miseriaccia, che fame. Vado a vedere se è avanzata qualcosa da colazione, prima di andare. Tu vieni?»

Hermione scosse la testa. «Rimango qui a vedere se ho dimenticato qualcosa da portare, vai pure Ron.»

Quando il rosso uscì, Hermione posò il libro nel baule insieme agli altri, il cervello che lavorava alacremente.

Poteva essere vero? Voldemort poteva essere tanto folle da marchiare un ragazzino di sedici anni? Quasi si rimproverò per la sua stupidità. Malfoy non era certo una brava persona. Tutto quello che aveva fatto e detto in quei sei anni era deliberatamente indirizzato a ferire mentalmente o fisicamente qualcuno. Di certo non era un ragazzo innocente, e di certo non stava dalla loro parte. L'idea di Harry non le sembrava più tanto stupida.

King's Cross era affollata come al solito ma il loro gruppetto destò comunque un certo scalpore, dovuto anche alle figure alte ed imponenti degli Auror che circondavano Harry. Scuro in volto per il malcontento, il ragazzo fece cenno a loro di seguirlo, ma Hermione rifiutò, trascinando invece Ron sulla carrozza dei Prefetti dopo aver salutato i Weasley con affetto. Sbirciando dalla cabina, Hermione fece appena in tempo a vedere Harry lanciare una strana occhiata a Ginny, a metà tra il contrariato ed il dispiaciuto, prima di vederlo entrare in uno scompartimento semivuoto. Si voltò, salutando distratta i suoi colleghi, dimentica di Harry, prima di organizzare la pattuglia dei corridoi con gli altri e, sorpresa, notò che Malfoy non era con Pansy Parkinson. Strano. L'anno prima non aveva mai esitato a fare sfoggio della sua carica ed approfittarne per assegnare punizioni o togliere punti. Decisamente bizzarro che non facesse la stessa cosa quell'anno. Sorpresa, si scambiò un'occhiata con Ron, che sembrava essersi fatto al stessa domanda, e fu la prima cosa che dissero ad Harry una volta entrati nello scompartimento.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 21, 2022 ⏰

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