Capitolo 26

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È passata una settimana da quella sera che abbiamo rincontrato Giulio , domani mattina io e Ale dobbiamo andare a Termini a prendere i suoi amici della Toscana, questa storia mi ha fatto tornare in mente quando da piccola ci andavo sempre con i miei genitori per fare visita a degli zii. Mi ricordo che giocavo sempre con mio cugino, se non ricordo male ha la mia età...chissà che fa ora e com' è diventato, non lo vedo da quando avevo 6 anni perché  poi i miei e i suoi avevano litigato....boh magari dovrei cercarlo su insta
A: " amo tutto ok?" Dice Ale sventolandomi la mano davanti
Io: " si si scusa amo stavo pensando che ho un cugino in Toscana che non vedo da quindici anni"
A: " ah e come mai?"
Io: " i nostri genitori hanno litigato" dico appoggiando il bicchiere sul ripiano della cucina
A: " prova a cercarlo sui social magari lo trovi"
Io: " lo farò, ricordo che si chiamava Andrea"
A: " ah come il mio amico che viene domani"
Io: " già hahahah"
A: " stasera siamo da Marco comunque amo"
Io: " va benee"
A: " dai andiamoci a preparare" dice prendendomi la mano
Sono le 9 della mattina e sto beatamente dormendo abbracciata ad Ale quando sento la sveglia suonare
Io: " mmm... che palle"
Mi metto seduta e mi giro per vedere Ale, ha gli occhi socchiusi, gli do un bacio veloce e poi mi alzo
Io: " amo mi preparo prima io così tu intanto ti svegli"
A: " grazie amo" dice biascicando a causa del sonno
Non ostante la stanchezza riusciamo a prepararci e a raggiungere la stazione in orario
A: " incredibile ce l' abbiamo fatta"
Io: " già"
Nel frattempo che aspettiamo ci accendiamo un sigaretta, ma facciamo in tempo a fare qualche tiro che vediamo il treno fermarsi
A: " RAGAAA" urla alzando una mano e salutando
Mi giro e vedo un ragazzo alto con i capelli biondo chiaro e occhi chiari, e di fianco a lui un ragazzo poco più basso con i capelli corti scuri e gli occhi scuri, appena lo vedo mi paralizzo non è possibile
Io: " A..Andrea ?!"
Andrè: " no no ci credo... Fra?!"
A: " oh cristo"
x: " non sto capendo" dice l' altro ragazzo visibilmente confuso
Andrè: " lei è mia cugina... " dice sorridendo e avvicinandosi per poi abbracciarmi
Io: " non ci credo... quanto tempo , come stai?"
Andrè: " tutto bene tu?, mado quanto sei cresciuta "
Io: " tutto bene, anche tu sei cresciuto tantissimo"
Andrè: " comunque lui e Marco" dice indicandomi l' amico
Io: " piacere Francesca"
A: " voi avrete molto da raccontarvi, andiamo da me ?"
Andrè: " va bene , ma voi state insieme?!"
A: " eh si ahaha"
Andrè: " pensa quanto è piccolo il mondo hahaha"
Siamo appena arrivati a casa di Ale , e ci siamo seduti in cucina, in questi anni a quanto pare Andrea ha iniziato a fare musica insieme al suo amico Marco e ad altri ragazzi, sono anche abbastanza conosciuti, come cavolo ho fatto a non accorgermene, appena ci sarà modo io e Ale andremo ad un loro concerto.
A: " chiamo gli altri e gli dico di venire qui, stasera si festeggia"

Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora