Capitolo 27

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Era sabato mattina e Diamonique era a casa a rilassarsi facendo un puzzle, Morgan le aveva detto che aveva delle commissioni da fare e che sarebbe andato da lei più tardi per pranzare insieme.
Erano trascorsi due giorni da quando Diamonique aveva lasciato la casa di Evan, lui l'aveva cercata per telefono e per messaggio ma lei lo aveva evitato come la peste, proprio non se la sentiva di affrontarlo.

Bussarono alla sua porta di casa e lei si alzò dal divano pensando che fosse Brigitte la sua vicina, capitava che qualche volta al sabato la ragazza passasse da lei per un caffè. Quando Diamonique aprì però si trovò davanti Evan e non Brigitte e ne rimase sorpresa.

<<Che ci fai a casa mia?>> Domandò immediatamente la bionda.

<<Tu cosa pensi? Sono due giorni che mi eviti, e non so nemmeno il perché>> ribatté lui in tono duro.

<<Non sono sempre disponibile per te>> rispose lei con arroganza.

<<Dai fammi entrare in casa, così ne parliamo>> le ordinò bruscamente.

<<Assolutamente NO!>> Si oppose lei attaccata alla porta.

<<Avanti vuoi davvero che i tuoi vicini ascoltino gli affari nostri>> chiese infastidito.

<<Io non ho nulla da nascondere al contrario di te>> ribatté acida lei.

<<Per favore Diamonique fammi entrare in casa>> le disse in tono più pacato e lei decise che forse aveva ragione lui.

<<D'accordo entra>> lo invitò  seppur non molto convinta della sua scelta.

Evan varcò la soglia di casa Lancaster e si guardò attorno ammirando l'appartamento che lei custodiva con tanta gelosia, era arredato in modo semplice ma carino, la nota stonante secondo lui erano i muri, dipinti con tinte di colori troppo accesi come l'arancione all'entrata di casa, il lime in corridoio, e il giallo limone della cucina.

Entrato nella stanza si mise seduto sulla penisola mentre Diamonique prese subito le distanze da lui andando ad appoggiarsi al mobile della cucina.

<<Allora perché mi stai evitando?>> Chiese guardandola.

<<Perché tra noi è finita>> disse semplicemente lei guardandolo seria.

<<Non dici sul serio vero bionda?>> Domandò perplesso.

<<Sono serissima invece, non voglio più vederti>> rispose sincera.

Lui aggrottò la fronte non capendone il motivo.

<<Perché vuoi rompere tra noi? Siamo sempre stati bene assieme ci siamo sempre divertiti>> precisò lui diretto.

<<Hai detto giusto SIAMO, al passato, ma due giorni fa mi hai trattato come una sgualdrina>> confessò sentendosi ancora sporca.

<<Mi sembrava evidente che volevi essere scopata dato che sei piombata a casa mia senza preavviso, e spogliandoti sulla soglia di casa>> le ricordò freddamente.

<<Guarda che c'è modo e modo di scopare, e tu due giorni fa hai pensato solo al tuo di piacere, tu mi hai posseduta non amata>> precisò amareggiata.

Lui scoppiò in una risata divertita cosa che mandò Diamonique in bestia.

<<Cosa cazzo ci trovi da ridere?>>

<<Tu e le cazzate che spari, perché ti ricordo che hai goduto come una pornostar.>>

Le sbatté in faccia quelle parole in modo quasi dispregiativo, tanto che il cuore di lei sussultò.

L'amore è sopravvalutato (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora