13. Perché mi spii il cuore

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Eravamo ancora sulla spiaggia. Io pensavo a tutto quello che era accaduto in questo tempo qui a Roma.
- Amore tutto bene? Mi domanda Dam cercando il mio viso.
- Tutto bene, stavo solo pensando a tutto quello che è accaduto in questi ultimi anni.
- Mi sono trasferita con mia sorella qui a Roma, vi ho conosciuti suonando, mi sono fidanzata con il ragazzo dei miei sogni.
Spunta un sorriso sul viso di Damiano.
Dam: - Ti confesso una cosa.
Mi sei piaciuta sin dal primo momento in qui ti ho vista, ma poi quando hai iniziato a suonare ho capito che dovevi per forza fare parte della mia vita.
Io lo abbraccio.
- Certo che non sei stato proprio carino con me la prima volta. Gli dico ridendo.
- Eh si lo so, me ne sono reso conto dopo. Per questo ho cercato di scusarmi offrendoti il gelato.
- Non ti preoccupare, ti avevo già perdonato quando ti sei girato a guardarmi con quegli occhi stupiti, che ancora oggi ho impressi.
- Sei tremenda pure tu eh. Poi ride e mi stampa un bacio sulle labbra.
- Ho deciso. Dice tutt'ad un tratto lui.
Poi si inginocchia di fronte a me dicendomi:
- Mi vuoi sposare?
A stento trattenevo le risate coprendomi la bocca con le mani.
- Ma smettila stupido.
Dam: - E perché no? Il panorama c'è, l'atmosfera pure cosa vuoi di più?
I suoi occhi brillavano con la luce della luna.
- Sei proprio uno scemo! Gli dico ridendo io.
Metto le braccia attorno al suo collo e lo inizio a baciare.
- Ti amo tanto sciocco mio.
Lui mi affera per i fianchi e mi avvicina di più a lui.
Dam: - Sei unica amore mio.
Le nostre labbra rimangono unite per 20 secondi. I 20 secondi più belli della mia vita. I suoi occhi e i miei sembravano non staccarsi più, come se fossero incantati a vicenda.
- Ti prometto che con me non soffrirai più. Mi dice afferrando le mie mani e poi baciandole.
Dam: - Ma tu promettimi una cosa, che per qualsiasi cosa mi chiamerai.
- Te lo prometto. Gli dico mentre gli accarezzo il viso dolcemente.
I miei occhi gli sorridono, come del resto anche la mia bocca. Adesso mi prende la mano e ci incamminiamo per tornare a casa. Prendo il cellulare, vedo scritta in bianco l'ora: 1:07.
- Domani devo proprio andare a scuola, un altro giorno non posso proprio saltarlo.
Dam: - Certo, devi che andare. Io voglio una fidanzata intelligente.
- Sono obbligata allora. Poi rido.
La mia risata scatena a sua volta la risata di Damiano.
Dam: - La tua risata e i tuoi sorrisi sono la mia medicina lo sai. Mi dice questo facendo un sorriso che mi è entrato dritto dritto nel cuore.
- Te l'ho detto, hai un potere su di me. Solo tu riesci a farmi dimenticare tutto. Quando sto con te mi sento bene.
Dam: - Quando sto con te mi viene l'ispirazione per nuove canzoni. Mi apri il cuore e ci spii dentro in poche parole.
- Uhh vero?! Non dirmi che anche tu hai un cuoricino tenero tenero infondo alla tua corazza di modestia.
Dam: - Tu mi rendi così. Lo so è difficile da spiegare. Tutti mi conoscono come un ragazzo sicuro di sé, spavaldo, che se ne frega di tutto, che fa la bella vita. Tu mi rendi vulnerabile, non so come fai. Mi lasci così...
Confessandomi questo non posso fare altro che arrossire e sorridere abbassando lo sguardo.
Lui mi porta più vicina a lui mettendomi un braccio intorno al collo.
Ci mettiamo circa 15 minuti prima di arrivare a casa mia.
Arrivati entriamo in camera mia e subito butto il giubotto e la borsa sulla sedia vicino al mio letto.
Adesso io e Damiano stavamo uno di fronte all'altro. Metto le mie braccia attorno al suo collo e alzandomi sulle punte lo bacio ancora una volta.
Lui mi stringe a lui, come per dirmi che vorrebbe non lasciarmi più. Poi mi prende di nuovo il viso tra le sue mani, che in confronto alle mie erano giganti. Sento il suo profumo fresco e il suo fiato. Mi guarda negli occhi, con quei suoi fottuti occhi stregati. Il mio cuore cessa per un attimo di battere, ma poi ricontinua a battere. L'ossigeno mi arriva dritto al cuore. Adesso ha ripreso il suo battito normale. Riprendo fiato.
Non voglio che si allontani da me.
Ci stendiamo nel letto, anche se stretto ci entriamo perfettamente. Lui mi avvolge tra le sue braccia e mi protegge. Anche nel buio dell'oscurità riesco a distinguere i suoi lineamenti perfetti.
Dam: - Buona notte amore. Dice Damiano con voce calda e bassa.
- Notte amore mio. Gli dico a mia volta.
Lui chiude i suoi bellissimi occhi castani, mentre io lo fisso ancora un po sorridendo. Stendo il mio braccio verso di lui e con le dita della mano gli accarezzo il viso delicatamente. La sua pelle è morbida ma fredda allo stesso tempo. Mi ricorda la notte, fredda ma silenziosa e serena contemporaneamente. E come da tutto è iniziato stringo la sua mano alla mia e il mio respiro diventa sempre più leggero fino a quando mi addormento mano nella mano e abbracciata al mio tutto.

Torna a casa || Damiano David Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora