Capitolo 6. Il serpente a sonagli

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Le danze procedettero, sfregiate dal grugno di Stella: la principessa, la pupilla della serata, il fiore all'occhiello di tutta Solaria era amareggiata

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Le danze procedettero, sfregiate dal grugno di Stella: la principessa, la pupilla della serata, il fiore all'occhiello di tutta Solaria era amareggiata. Tuttavia le sua spalle erano dritte e il suo lungo e roseo abito ondeggiava a ritmo di musica, accompagnato dai suoi passi.

Radius danzava con lei, assorto nell'ingenua convinzione che sposare un'altra donna avrebbe reso felice la figlia, ma il volto mesto della giovane parlava più limpidamente di qualsiasi altra parola. La fata teneva il capo chino sulla spalla paterna e gli occhi chiusi, sembrava desiderare che l'annuncio appena fatto fosse solo incubo dal quale potersi risvegliare in qualsiasi momento.

Io, nel mentre, fingevo di provare interesse per un allampanato nobile di Solaria, così da non restare impalata a guardare le mie compagne ballare con i rispettivi fidanzati.

Tanto peggio di come sta andando a Brandon non può andare...
Avevo quasi sorriso vedendo quel poveretto intento a scapicollarsi da una parte all'altra della sala, nel vano tentativo di passare un po' di tempo con la ragazza.

- Vado un attimo, in bagno. - Inventai per dileguarmi, salutando il giovane e deviando verso una qualsiasi sala che non fosse quella del trono.
Per quanto amassi socializzare, di tanto in tanto ritornava la mia ancestrale fame di placida solitudine.

Uscii su una terrazza, dove un rotante modellino dalle trame dorate vorticava liberamente nell'aria.

È la dimensione di Magix. Sospirai, fermandomi a fissare, incantata, l'accuratezza con cui ogni sistema ruotava, a sua volta attaccato al macchinario che muoveva tutto il modellino. Chissà quanto devono averci impiegato per realizzarlo. Pensavo, assorta nella sua colossale bellezza.

- Perché ogni volta che ci incontriamo ho le emicranie?

Una voce profonda mi distrasse, stavo quasi per offendermi... chi osava interrompere i miei solitari vagheggiamenti?
Mi voltai giusto in tempo per incrociare due occhi gelidi e restare con il respiro sospeso.

È lui. Pensai, accompagnata da una rapida fitta al petto. Proprio quando mi sono arresa e ho smesso di cercarlo...

I lunghi capelli biondicci e gli abiti d'altra epoca non lasciavano spazio a dubbi. Il cuore mi balzò in gola e, ghermita dalla frenesia del momento, non riuscii a decidermi sul da farsi.
Gli spiego la questione del legame o no? Non voglio sembrare una cozza, ma se lascio queste emicranie al caso lui potrebbe pensare che gli vengano perché di fatto non mi sopporta.

- Io mi farei controllare da uno bravo. - Dissi con una scrollata di spalle.

Subito mi ricordai però che, in realtà, ero io a tenere il coltello dalla parte del manico in quella situazione, non lui.
Io sono una principessa di una dimensione lontana, una fata di Alfea e un'invitata speciale. Lui non sembrava nemmeno comparire nella lista degli invitati.

- Comunque mi sfugge il tuo nome, io non sono solita parlare con gli sconosciuti.

La sua risposta fu fredda e tagliente, con una punta di ostilità, proprio come ci si aspetterebbe da quel viso così affilato: - Sono Valtor.

Erede dell'Oblio||𝒲𝒾𝓃𝓍 𝒞𝓁𝓊𝒷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora