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Arrivammo alla macchina, nessuno dei due parlò per tutto il viaggio.

Io non dissi nulla perché lui era arrabbiato, anche se non ne aveva motivo, insomma che diavolo vuole da me? Non posso frequentare nessuno che lui deve farmi una scenata di gelosia? Non ce la facevo a sopportare altre di queste situazioni, così, appena fermò la macchina dissi ciò che pensavo.

-Che ti prende? Sei fidanzato, passi le giornate con lei, ci vai a letto e dopo vieni a dire a me cosa devo fare? Ma che ti dice la testa? Hai deciso di restare con Lesly, bene, ora però devi prenderti le conseguenze della tua scelta. Non ho bisogno che tu controlli la mia vita.- dissi quasi urlando.

Non mi ero mai sfogata così tanto in vita mia, odiavo alzare la voce ma questa volta ne sentivo il bisogno.

Lui non disse mezza parola, così io insistetti.

-Rispondimi!-

-Cazzo Madison, tu mi piaci. Non sono uno di quei coglioni che dimentica facilmente, ho scelto Lesly, ma non puoi pretendere che io non provi qualcosa per te.- urlò lui.

Non sapevo cosa dire, avevo chiesto una risposta che in realtà non ero "pronta" a sapere. Rimasi in silenzio.

-Non pretendo che tu smetta di provare qualcosa per me, pretendo che tu la smetta di prendere delle scelte al posto mio.- risposi nel modo più tranquillo possibile.

-Vuoi i tuoi spazi? Li avrai.- disse poi lui uscendo dall'auto.

Adesso si era arrabbiato perché non volevo che prendesse decisioni al posto mio, stava scherzando? Io non so che diavolo gli sia preso, ma non poteva continuare per sempre così, quindi lo lasciai andare. Sceso dalla macchina ed entrammo in casa per poi andare ognuno nella propria stanza.

Dovevamo pranzare, così, anche se lui non voleva parlarmi, andai a cucinare, preparai una semplice pasta in bianco, con la panna, i piselli ed i funghi. Non sapevo se gli piacesse, ma di certo non era un mio problema.

Cucinai tutto e quando finii misi il cibo nei piatti, apparecchiai la tavola.

Poco dopo pensai che forse non sarebbe neanche sceso a mangiare, così decisi di portargli il piatto in camera.

Salii le scale, stavo per entrare ma ci ripensai, posai il piatto con le posate a terra, bussai e me ne andai a mangiare. Sentii la porta aprirsi ma non chiudersi. Logan stava scendendo le scale.

Una volta arrivato vicino a me mi guardò, non disse nulla, si sedette semplicemente ed iniziò a mangiare.

Il pranzo era stato tutto il tempo silenzioso, ma appena Logan si alzò per mettere il suo piatto nel lavandino disse: -Era buona.- e poi, dopo aver sentito il mio grazie, salì di nuovo in camera sua.

Guardai l'orario sul mio telefono e vidi che erano già le 14:50, Thomas passava a prendermi alle 21, quindi avrei avuto il tempo di fare molte cose.

Posai anch'io il mio piatto nel lavandino e salii le scale. Iniziai a rovistare nel mio armadio in cerca di qualcosa di carino da mettere, poi mi ricordai che era una festa a tema, così presi il telefono e cercai il numero di Becca, che ovviamente non trovai, dato che mi ero dimenticata di chiederglielo.

Avevo due opzioni, andare a casa sua e chiederglielo direttamente, oppure andare da Logan e chiederlo a lui.

Uscii dalla mia camera e bussai alla stanza di fronte alla mia.

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31 Marzo 2022, 07:49

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