34. Il processo! (parte 2)

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Diana pov.

Bruno mi prese per mano, ed insieme ci reccammo verso la trattoria che era poco più distante dal ospedale.
Entrammo e chiedemmo un tavolo per due, avevamo entrambi una fame da urlo, che ordinammo quasi subito.
Io decisi di prendere un empanada farcita con manzo e cheddar, in realtà ne presi due piatti.
Bruno invece decise di mantenersi sul semplice, prese una zuppa di pesce e del pane.
Fortunatamente il cibo arrivò presto, anche perché non avrei resistito ancora a lungo.

Assaggiai un pezzo di empanada, la tagliai col coltello, ed appena la misi in bocca, feci un viaggio, in quel momento ero in paradiso, l'empanada non era buona, di più!

Diana <dios mio e strepitosa!>,

Presi un altro boccone per deliziarmi ancora un pochetto del suo sublime sapore.

Bruno <effetivamente, devo ammattere che anche la zuppa di pesce e più tosto buona>.

Qualche minuto dopo, mentre mangiavo, vedevo come alcune coppie sedute accanto a noi, guardavano male Bruno...Assurrdo che ancora non capiscano che persona meravigliosa e!
Mi arrabbiai molto per le occhiatccie che alcuni stavano versando su Bruno, mi dava un fastidio assurdo, vedere che non si sforzavano neppure di conoscerlo.
Ed in realtà alcune di queste occhiate erano dirette anche a me, ma di me non me ne importava molto, ma di Bruno si, io amavo Bruno e non sopportavo di vedere come lo giudicassero e forse questo Bruno lo capì, proprio perchè ad un certo punto, vidi che mise la mano sul tavolo, raggiungendo la mia e me la prese romanticamente tra la sua.
Immprovisamente mi pervase la stessa scarica e brividi, che avevo avuto la prima volta che i nostri sguardi si incrociarono, la prima volta che io e Bruno eravamo rimasti da soli.
E assurdo come dopo quasi un anno io provi ancora le stesse cose, come se fosse la prima volta.
Sentì lo stomaco brontolare, ma questa volta non era per la fame, le farfalle, le farfalle nello stomaco, ogni giorno che passava mi rendevo conto di essere sempre più innamorata di Bruno.

Posai lo sguardo prima sulle nostre mani intrecciate e poi alzai lo sguardo, posandolo sul volto di Bruno e sorrisi, ero così felice in quel momento.

Bruno <mi amor...Lo so che ti danno fastidio come gli altri mi giudicano...>,

Lo sentì dirmi, come diavolo aveva fatto a capire che erano i giudizi della gente che mi preoccupavano, si vedeva così tanto?

Ma quello che poi sentì rispondermi da Bruno mi sconvolse.

Bruno <ma a me...Sinceramente non importa! Sono già l'uomo più felice del mondo ad averti al mio fianco, mi hai insegnato ad amare e pensare che tra, un paio di mesi diventerò padre...Bho, ancora non riesco a capacitarmene, ma mi hai reso, la persona più felice del mondo e ti starò, accanto per tutta la vita.
Quindi perché dovrebbe importarmi delle malelingue, se qui con me, ho già il meglio!>,

Mi guardò facendomi l'occhiolino ricambiando il mio sorriso.

Il mio cuore si scaldò così tanto, che ringraziai i miei angeli custodi per avermi fatto trovare una persona così fantastica.

Diana <stare con Divai ti ha influenzato e?>,

Sorrisi, non era più il bruno timido di quando c'eravamo conosciuti, certo, alcune volte gli capitava di avere qualche cedimento e pensare di non essere in grado, ma ora lo vedevo, era un po più sicuro di sé.
Tra una chiacchiera e l'altra capitammo in un discorso, che mai prima d'ora avevamo pensato.
I nomi dei gemelli!
Per lo meno adesso sapevamo che dovevamo sceglierne uno femminile ed uno maschile.
Ci pensammo su un bel pò, ma poi purtroppo dovevamo uscire, Bruno mi aveva proposto di andare a fare una passeggiata al parco e come potevo rifiutare, magari avrei potuto prendere un bel gelato alla crema.

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