8 - Il nemico del mio nemico è mio amico

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CIRO

« Dimentica le sue parole » continua a ripetere Edoardo, sedendosi accanto a me.

Le sue parole sono rimaste impresse nella mia mente, quelle parole sussurrate all'orecchio: le regole stanno cambiando.

Non riesco a dimenticare ciò che mi ha detto, sono come un mantra e mi fa salire il nervoso. Può essere anche la figlia di un boss potente, avere un nome conosciuto, ma lei rimane comunque il mio obiettivo, prima o poi la eliminerò. Lei è il mio nemico in cima alla lista.

« Diventeremo i padroni di Napoli » continua Edoardo, allontanandomi dai pensieri « com'era il nostro sogno » aggiunge infine.

« Ragazzi » ci giriamo entrambi verso la porta, dove sbuca Pietro.

« Non dovresti essere qui, dovresti riposarti » dico riproverandolo.

« Sto bene, non c'è bisogno di preoccuparsi » si lamenta, sedendosi tra me ed Edoardo, sul divano.

« Dobbiamo parlare, sia della trappola tesa a me e te, sia di quella ragazza, che a quanto pare le piace giocare » appoggiandosi, con fatica, allo schienale del divano.

Dopo quella notte, dall' incontro, nostro padre è andato su tutte le furie. Non penso che si fermerà, facendosi prendere in giro da una ragazza di diciott'anni. So che troverà un modo per eliminarla.

« Come pensi di fare » chiede Edoardo sull' attenti.

« Ho pensato che potremo allearci con Tony Castro » solo pronunciare il nome scatto in piedi.

« Lui non avrà nulla a che fare con noi » mi rivolgo con tono freddo, incrociando le braccia.

« Che ti stia simpatico o no, lui sarà d'aiuto. E poi ho organizzato l'incontro. Andremo da lui, oggi » cammino avanti e indietro per la stanza, con la rabbia che scorre nelle vene.

« E che compito avrebbe lui in tutto questo » gesticolo con la mano nervoso.

« Eliminare sia la ragazza che i Di Salvo » alzando le spalle, come se la cosa fosse ovvia.

« Non sarà lui a occuparsi di Penelope » scadendo ogni parola.

« Ti sei innamorato della ragazza? » chiede, ed è la seconda volta.

« Si ricorda anche il nome, cupido ha colpito! » aggiungendosi anche Edoardo a questa cazzata.

« Chi è innamorato di chi? » domanda una voce femminile, a me conosciuta.

« Di nessuno » dico girandomi dall'altra altra parte e trovandomi Viola con Carmela e Rosa.

« Davvero? » chiede poco convinta della mia risposta.

« Lasciateci soli ragazzi » ordino, facendo come chiesto.

La gelosia di Viola è una di quelle cause che crea dei battibecchi tra noi. E tutto ciò ancora continua a ripetersi.

« Allora? » sedendosi sul divano, aspettando una risposta.

« Stiamo insieme da molto tempo, come puoi credere a una cavolata come quella » chiedo accomodandomi accanto a lei.

« Non si sa mai che potresti tradirmi » replica con tono freddo e acido.

« Non lo farei mai » alzandomi dal posto, mentre mi trattiene per il braccio « devo andare Viola, ne riparliamo un'altra volta » lasciandola da sola.

***

Entriamo nell'edificio, in cui dovremmo incontrare Tony Castro, accompagnati da un uomo. L'ascensore si ferma al terzo piano, usciamo appena le porte si aprono e continuiamo a camminare lungo il corridoio, girando a destra trovandoci in una stanza.

DINASTIE || Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora