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A disturbare il sonno di Krystal fu lo squillare incessante del suo telefono e dopo una decina di minuti si vide costretta a rispondere.

<<Pronto?>> mormorò assonnata.

<<Krystal, dove diavolo sei?!>> la voce di Carla le fece sgranare gli occhi <<tra mezz'ora inizia lo shooting e tu dovresti già essere qui!>>

<<Scusami, ieri sono stata fino a tardi all'after-party e non mi sono svegliata>> si alzò velocemente dal letto.

<<Devi sbrigarti, Krys. Hai degli impegni e non tutti sono ai tuoi comodi. Sei non sei qui entro mezz'ora do il permesso di sbaraccare tutto e ti scordi di posare ancora per Versace>> staccò la telefonata, lasciando la ragazza con la bocca aperta.

Krystal aveva conosciuto Carla quasi tre anni prima in Italia, durante l'estate. La piccola Jenner ebbe subito una buonissima impressione di lei e così, poiché stava studiando economia e marketing, le propose di trasferirsi a Los Angeles e continuare lì l'università, che si sarebbe occupata di pagare personalmente, così da offrirle un lavoro non appena avesse terminato gli studi.

La ragazza ci aveva visto lungo, infatti grazie a Carla -ormai sua manager fidata- riuscì ad aumentare le entrate e a gestire il lavoro, ponendo dei limiti alla sua agenzia che voleva prendere il controllo della sua vita.

L'unico difetto che Krystal negli anni aveva riscontrato in Carla era il suo poco tatto.

La mora infatti non aveva peli sulla lingua e spiattellava la verità in faccia a Krystal ogni qual volta ce ne fosse bisogno e senza giri di parole.

Col tempo le era passata l'euforia di lavorare per una persona così famosa, le due si erano conosciute e avevano legato, potendosi considerare finalmente amiche. Per questo Carla si prendeva certe libertà che un normale manager si sarebbe solo sognato, come il prendere possesso dell'autorità nei confronti di Krystal; la piccola Jenner era una scansa fatiche, ecco perché Carla si ritrovava più volte a dover prendere le redini del gioco e ad usare il pugno di ferro nei suoi confronti.

<<Un altro minuto e sbaraccavo baracca e burattini>> parlò Carla quando Krystal le si parò davanti.

<<Lo so, scusami>> mormorò con un piccolo sorriso <<però ora sono qui>>

<<Grazie al cielo oserei dire>> prese la ragazza per un braccio e la trascinò in una roulotte <<chiamo le truccatrici, tu aspetta qui>>

Lo shooting terminò nel pomeriggio e Krystal si fermò da Starbucks insieme a Carla, offrendole un caffè per farsi perdonare.

<<E quindi hai vinto l'Oscar>>

Krys annuì <È surreale>>

<<Andiamo amica, non dirmi che non te lo sei mai immaginato>>

<<Qualche volta sì, ma l'immaginazione è ben diversa dalla realtà>> Carla fece un piccolo sorriso.

<<E dimmi>> bevve un sorso di caffè <<hai incontrato qualcuno di carino alla Premier?>>

<<Andrew Garfield è un gran figo>> rispose Krystal facendo scuotere la testa all'altra.

<<Intendo qualcuno della tua età, con cui potresti frequentarti>>

<<Non voglio un ragazzo, dovresti saperlo ormai>>

<<E io non voglio che tu muoia senza dei figli a cui lasciare l'eredità>>

<<No problem, lascerò tutto a Stormi e al piccoletto>> scrollò le spalle

<<Sei impossibile>> borbottò Carla <<a proposito, la gente pensa che tu e Bryce stiate insieme>> la informò facendola quasi strozzare <<sì insomma, ti ha definito la donna della sua vita ed è stato il tuo accompagnatore per l'after-party>>

heart ² - Timothée ChalametDove le storie prendono vita. Scoprilo ora