Capitolo 63

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Il giorno seguente, i raggi solari che oltrepassavano l'enormi finestre tutte in vetro con la loro splendida luce così calda fecero svegliare i due compagni che erano distesi su quell'enorme letto matrimoniale nel quale jungkook era sopra un braccio di taehyung con la mano che contornava la vita di esso mentre l'altra era poggiata sul pancino del biondo il quale aveva la testa inclinata sopra il cuscino, e la mano destra che era immersa tra i capelli neri del corvino...

In più poco dopo la sveglia suonó facendo lamentare i due ragazzi già infastiditi per i raggi solari...

- sta cazzo di sveglia.. - borbotta jungkook alzandosi dal letto seguito poi da taehyung che nel frattempo si stava stropicciando gli occhi con le mani..

-devi andare per forza a lavoro? - chiese il maggiore incrociando le braccia ancora mezzo addormentato

-purtroppo si.. O Gesù mi viene da vomitare! - avvisó taehyung per poi correre verso il bagno chiudendosi dentro alla stanza per minuti interminabili

-amore? Stai bene!!? - urló jungkook bussando alla porta del bagno in cui stava taehyung

- si si adesso sto meglio... Eccomi - disse taehyung uscendo dal bagno

Poco dopo entrambi cominciarono a vestirsi e una volta pronti presero le loro cose e si avviarono verso la macchina, che una volta raggiunta entrarono su di essa e si recarono velocemente all'ospedale

Poco dopo entrambi cominciarono a vestirsi e una volta pronti presero le loro cose e si avviarono verso la macchina, che una volta raggiunta entrarono su di essa e si recarono velocemente all'ospedale

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Arrivati all'edificio jungkook parcheggió la sua macchina nel solito parcheggio privato e poi seguì taehyung entrando all'ospedale

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Arrivati all'edificio jungkook parcheggió la sua macchina nel solito parcheggio privato e poi seguì taehyung entrando all'ospedale...

Una volta entrati tae e kook si recarono direttamente all'ufficio del minore dove posarono tutte le loro cose, il biondo si mise il camice aiutato dal compagno, prese il foglio del giro mattutino intento a mettersi all'opera...

La sua prima meta fù sua madre, e una volta entrato nella sua stanza venne accolto calorosamente...

-piccolino! - urló la madre abbracciando il figlio

-ciao mamma! Come stai? - chiese il biondo abbracciandola euforico

-molto meglio! Oh ciao kook! Come mai qui? - chiese la madre sorridendo

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