41. Il matrimonio di Divai ed Isabela!

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Sei mesi e mezzo dopo,
Divai pov.

Eravamo in chiesa, la cerimonia stava per iniziare e gli ospiti erano seduti, ad aspettare la sposa, tranne Diana che era lì con me, davanti al arco nuziale.

Bruno teneva in braccio Pedro, ed Anastasia era con noi al altare, mano per la mano con sua madre e più guardavo mia nipote e più non vedevo l'ora, di tenere in braccio mio figlio, l'unica pecca e che non era ancora nato e pure eravamo arrivati al termine della gravidanza.

Diana <sono così fiera di te hermanito, hai fatto veramente dei gran passi da gigante, ed adesso ti stai per sposare con la ragazza che ami, o-odio>,

Sentì Diana che provò a finire la frase, ma vidi al col tempo che non ci riuscì ed iniziò invece a scendergli sul viso una lacrimuccia.

Divai <la mia piccola hermanita si è commossa, la mia dolce è piccola Diviana>,

Presi un fazzoletto e passando la mano sul viso di mia sorella, gli asciugai le lacrime, lasciandole un piccolo bacio sulla guancia, bacio che diedi poi anche a mia nipote Anastasia, che in tutta risposta rise, quella bambina era stupenda, aveva solo due anni, ma aveva dei grandi occhioni verdi, che ti guardavano e percepivi tutto il suo affetto.
Mi accorsi solo dopo, guardando Bruno e poi Ana, di quanto quei due fossero simili e tra l'altro ad Ana piaceva molto leggere.
Pedro invece adorava stare in compagnia, non tanto al centro dell'attenzione, lui amava giocare e divertirsi, insomma, sapeva come impiegare il suo tempo.

Isabela pov.

Ero in una stanza della chiesa, che avevamo addibito ai preparativi per il matrimonio, ed io in realtà ero in ansia, mi guardavo allo specchio, nel mentre che mamà mi faceva i capelli, papà faceva mangiare Mirabel, tentando di non piangere per la centesima volta, visto che era già la terza volta con questa, che piangeva, speriamo siano lacrime di gioia.
Intanto Dolores e Camilo facevano le prove per i loro incarichi come paggetti e vidi gli occhi di mamà, riempirsi di commozione e felicità.

Isa <mamá, ti prego, non mi dire che ti metterai a piangere anche tu come papà!>

Julieta <my hija...I-io so-sono davvero così...>,

Però mi si scaldò il cuore nel sentire la sua voce tremolante, si vedeva che faceva fatica a trattenere le lacrime, così visto che la pettinatura era finita abbraciai forte mia madre, sperando di non piangere pure io.

Infatti quasi non riuscì neppure io a trattenere le lacrime.

Isa <mamà...Smettila, oppure piangerò anch'io! E rischiamo che si sbavi tutto il trucco>

Julieta <my hija...Y-Y que tu eres tan he-hermosa...Se-sei cresciuta così in
fretta!>

Isa <o mamà...Vieni qui>

E ci concedettimo un nuovo abbraccio.
Finito l'abbraccio mi feci aiutare sia da mamà che papà a mettere il vestito, speravo mi entrasse, non volevo che tutto il lavoro di Divai andasse perso.
Fortunatamente l'abito mi entrò e fui finalmente pronta per percorrere la navata con mio padre, cercando si spera di non piangere.
Arrivammo difronte alla navata, papà mi prese sotto braccio, pronti per camminare lungo la navata, li lo vidi...
Quel uomo, bello come il sole in smoking, che tra poco meno di cinque minuti, sarebbe stato mio marito, "wow!" Pensai esterefatta, non riuscivo ancora a credere, che stavo per sposare l'uomo che amavo ed il padre di mio figlio.
Guardai il pancione e cercai di indirizzare un pensiero al mio bambino "nasci piccino, mamma e papà non vedono l'ora che tu nasca per conoscerti...Ed alla faccia che doveva nascere prematuro!>, pensai.
Il ginecologo ci aveva detto che il bimbo sarebbe dovuto nascere prematuro, ma mi sa che qui, non vuole proprio direttamente nascere.

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