Promise {Spencer x Derek}

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Io e Spencer avevamo sempre avuto un rapporto speciale. Lo avevo sempre visto come un piccolo pulcino da proteggere, che aveva deciso di fare l'agente dell'FBI solo perché era l'unico posto in cui il suo cervello da genio non sarebbe mai stato denigrato ma anzi, sarebbe stato utile a tante persone. Mi faceva ridere però la sua goffaggine e la sua timidezza nel parlare con le persone. Ma qualcosa era cambiato quando era stato rapito e torturato da quel pazzo convinto di essere anche suo padre. Jeremias. Ancora mi venivano i brividi al solo pensiero. Ma era cambiato qualcosa tra di noi in quel momento. Ea cambiato il modo in cui ci guardavamo, il modo in cui ci parlavamo, era cambiato il modo in cui ci toccavamo. Quando arrivai in centrale, come ogni mattina, lo cercai con lo sguardo e quando lo trovai, seduto come al solito alla sua scrivania, mi avvicinai con un enorme sorriso sul viso. Gli misi le mani sulle spalle e gli lasciai un veloce bacio sulla testa, stando attento a che nessuno ci stesse guardando.

"Buongiorno ragazzino" sussurrai al suo orecchio prima di posare un piccolo e casto bacio sotto al suo orecchio. Era più forte di me, avevo bisogno di sentire il sapore della sua pelle su di me. Spencer rabbrividì facendomi sorridere ancora di più.

"Derek avanti - mi spostò leggermente mentre si mordicchiava il labbro - Lo sai che le relazioni tra colleghi non sono ben viste qui. Se qualcuno ci vedesse potrebbero licenziarci entrambi" disse voltandosi verso di me con la sua sedia girevole.

"Allora perché non andiamo un attimo nel mio ufficio? - sorrisi in maniera maliziosa, avvicinandomi al suo viso con il mio - Avanti, ho voglia di darti un bacio" sussurrai facendo in modo che potesse sentirmi solo lui. Il più piccolo arrossì, cosa che mi faceva impazzire, prima di alzarsi.

"D'accordo agente Morgan, ti aiuterò in quel caso di cui mi hai parlato" disse guardandosi attorno. Ridacchiai scuotendo la testa e insieme andammo nel mio ufficio, Spencer chiuse la porta mentre io chiudevo le tendine. Non appena non ci fu nessun modo che qualcuno potesse vederci lo presi per i fianchi e lo spinsi sulla mia scrivania per potercelo far sedere sopra. Gli aprì le gambe e mi ci misi in mezzo, facendolo arrossire di nuovo.

"Dio ma come puoi essere ancora così timido ogni volta che ti tocco dopo tutti questi anni?" chiesi mentre mi affrettavo a infilare il naso fra i suoi capelli lunghi. Dio come mi era mancato quel profumo. Anche se lo avevo sentito solo la sera prima.

"Beh m-ma perché tu sei così irruento e... e vorace oserei dire" disse ridacchiando mentre io andavo a baciargli il collo. Appena un piccolissimo ansimo uscì dalle sue labbra la mia testa andò completamente a puttane. Emisi un ringhio che lo fece solo ansimare di più. "D-derek - cercò di fermarmi mettendomi le mani sulla pancia per potermi spingere via - avevi detto u-un bacio" cercò di protestare.

"È che ogni volta che ti guardo arrossire, anzi, ogni volta che ti guardo e basta io non riesco a fare a meno di aver voglia di te. Capisci?" chiesi continuando a baciargli ogni parte di pelle scoperta che aveva, stringendo i suoi fianchi ancora di più tra le mie mani. Quei fianchi minuti che sognavo nudi in quel momento, di poterli accarezzare e baciare come avevo fatto anche la sera prima.

"A-amore... - sorrisi a quel nomignolo col quale mi chiamava solo quando voleva convincermi a fare qualcosa - Per favore, dammi un bacio" chiese con tono supplichevole. Quel piccolo stronzo. Sapeva che quel tono mi mandava fuori di testa. Mi allontanai dal suo collo e gli assaltai la bocca, lo baciai con tutta la foga che avevo nel corpo. Le sue labbra erano perfette per le mie, si completavano e anche noi ci completavamo. Era ridicolo quanto tempo ci avessi messo a capirlo. La sua pelle fredda bruciava come fuoco sotto le mie dita calde, lo sentivo fremere e spingersi ancora di più verso di me. Stringeva le braccia attorno al mio collo mentre con timidezza faceva entrare la sua lingua alla ricerca della mia. Dio, mi mandava fuori di testa quando prendeva così l'iniziativa.