Marco

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Marco, è un ragazzo di 16 anni, con dei stupendi capelli corti, mossi e biondi, gli occhi talmente chiari che sembrano ghiaccio. È alto 169 cm con un peso di 60 kg e un po' di addominali. È un ragazzo stronzo, amichevole, dolce e romantico ma con il tratto apatico nel suo volto angelico.
Abita in una villa in stile moderno con i suoi genitori ed è l'unico erede della famiglia Casadei.
Frequenta una scuola privata molto prestigiosa di Milano.
Oggi è Venerdì e Marco ha l'ultimo giorno di scuola della settimana, deve entrare per le 9:00.
Sveglia: "Suona alle 7:00."
Marco, spegne la sveglia, si stiracchia un po', apre gli occhi e si alza. Va in bagno, accende la doccia e nell'aspettare si guarda allo specchio e nota una cosa.
Marco: "Cazzo sono venuto ancora nel sonno."
Si toglie i vestiti ed entra in doccia.
Mentre si lava inizia a toccarsi, parte dal collo e piano piano scende verso il basso con la mano, passa dagli addominali sfiorando i capezzoli, arrivato all'ombelico stacca la mano dal corpo. Si tocca il pene fino a farlo ereggere. Dopo di che si sputa sulla mano e inizia a masturbarsi, fa avanti e indietro con la mano così veloce da eiaculare un getto così forte da fargli perdere le energie alle gambe, perdendo quasi l'equilibrio. Si insapona, si lava, esce, si asciuga e si prepara per la scuola.
Va in cucina a fare colazione.
Marco: "Buongiorno cari genitori."
Sig.ra Casadei: "Buongiorno tesoro, come stai?"
Marco: "Bene dai."
Sigg. Casadei: "Come mai sei felice?"
Marco: "Perché oggi è Venerdì. Ah dopo scuola vado con Martina in piazza Duomo, mangiamo qualcosa la."
Sig.ra Casadei: "Va bene, state attenti. Già che ci sei mi compreresti un rossetto?"
Marco: "Si, poi mandami la foto. Ora vado, buona giornata."
Genitori: "Buona giornata."
L'autista porta Marco a scuola.
Cellulare: "Vibra."
Marco: "Oddio, Lucia che palle."
Marco è arrivato a scuola per le 8:55. All'entrata viene fermato da una voce stridula e fastidiosa.
Lucia: "Amore, amore sono quiii."
Marco si gira affranto pensando a quel maledetto giorno che si è scelto lei.
Marco: "Luciaa che fortuna, sei ancora viva."
Lucia: "Ma che simpatico, comunque, oggi facciamo qualcosa?"
Marco: "Oggi esco con Martina."
Lucia: "Oh che palle, mi sta sul cazzo lei però vengo comunque."
Marco: "Non mi frega di ciò che pensi, è la mia migliore amica e per me vale molto di più lei che te. Ah non sei invitata tu. Poi sai cosa, ti lascio."
Lucia: "No, non lo puoi fare, io e te siamo una bella coppia, lo dici solo perché sei ancora addormentato."
Marco: "Basta, ti consiglio di starmi lontana da adesso in avanti."
Lucia: "Non finisce qui, stronzo."
Marco si allontana per andare in classe. Finite le lezioni alle 13:00 cammina a passo svelto verso l'autista che lo porta in piazza Duomo dove si incontra con Martina.
Martina: "Ciao Marcooo, come stai?"
Marco: "Bene, finalmente sta mattina ho lasciato Lucia."
Martina: "Come mai?"
Marco: "Perché ti ha offesa e poi non so, non mi eccita. In realtà non mi ha mai fatto eccitare."
Martina: "Sei sicuro che ti piacciano le ragazze?"
Marco: "Non lo so, non credo dato che non riesco a segarmi su nessuna ragazza."
Martina: "Marcooo ahahahahah. Comunque, qualunque sia il tuo orientamente non mi interessa, però voglio essere la prima a saperlo."
Marco: "Ovvio, cosa mangiamo?"
Martina: "Mhhhh, andiamo da Cracco?"
Marco: "Va benissimo."
Si incamminano verso il ristorante di Cracco e nel mentre il cellulare di Marco vibra.
Marco: "Oddio ma non capisce la parola fine quella, adesso la blocco e la mando a fanculo."
Martina: "Marco, atte..."
Marco va addosso ad un ragazzo che sembra essere più grande di lui che si è bagnato la T-shirt bianca con la bottiglia d'acqua che aveva in mano. La T-shirt bagnata del misterioso ragazzo fa intravedere gli addominali che sembrano essere stati scolpiti.
Marco imbarazzato per l'accaduto rimane a fissare gli addominali e senza accorgersene gli viene un'erezione.

Cuore di platinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora