Capitolo 1

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Era lei.. La ragazza misteriosa.. Si chiamava Stella. Una ragazza, così misteriosa che nemmeno lei sapeva com'era fatta.. Era una ragazza misteriosa, perché amava stare sola, ma non voleva sentirsi sola.. E come cosa era difficile da capire. Era scontrosa con tutti, odiava tutti, addirittura se stessa odiava. Tutti a scuola la chiamavano: "la stronzetta".. Ma lei se ne fregava. Si lamentava sempre di lei perché non gli piaceva come era fatta..aveva i capelli biondi lunghi ed era magra..la sua band preferita erano i green day... L'unica cosa che amava erano loro..! Aveva 18 anni e frequentava le superiori, non aveva amici.. O meglio la sua migliore amica era la musica, quella cosa che la faceva sentire sicura, non l'abbandonava mai, e le cavava capire chi era veramente..! Arrivò il primo giorno di scuola e come al solito fa cascare la sveglia in terra.. Dalle botte che gli aveva dato. Si alza e si dirige in bagno, velocemente si da una lavata al viso e si trucca in modo da nascondere tutti i bollicini e le occhiaie.. Si da una spazzolata ai capelli e poi apre l'armadio in camera sua e come sempre si pone la stessa domanda: "cosa cazzo mi metto oggi?!".. Allora prende uno dei suoi soliti jeans strappati e una felpa nera con scritto 'bad girl'.. Scende le scale e esce da casa senza nemmeno fare colazione e salutare nessuno... Prende lo skateboard e si dirige verso la scuola. Appena arrivata davanti alla scuola accende una sigaretta e aspetta il suono della campanella. Dopo finito la sigaretta entra in classe e come tutti i santi anni si mette nel solito posto.. Nell'ultima fila a sinistra così nessuno, vedeva cosa faceva nelle lezioni.. In classe sua c'era il gruppo delle troie, dei nerd..e quelli popolari.. Lei era quella del gruppo solitaria.. Perché era l'unica che stava sempre sola. Entra il prof. E inizia a spiegare le solite cose della matematica, che proprio stella non riusciva a capirla..! Passarono due ore insopportabili e noiosissime.. Quando nell'intervallo, si alza dal banco e va in bagno e trova le solite troie a truccarsi e farsi belle.. E una di loro si avvicina a lei e gli fa con un tono molto lieto, per farsi vedere che era una ragazza molto gentile che poi invece era l'esatto contrario..insomma gli fa: "ciao stronzetta, ti ricordi di me?!" E stella la guarda e gli fa: "certo sei una troia..che però non mi ricordo il nome" la troia di nome Giulia risponde e fa: "mi chiamo Giulia e sono quella dell'anno scorso che ero in classe tua e per la festa del ballo mi hai buttato il succo di frutta addosso" stella la guarda e risponde: " okay, non mi interessa proprio un cazzo di te e chi sei, se hai da dirmi qualcosa dimmelo e basta non stare a sprecare fiato, perché con me non serve" Giulia si avvicina a lei e nell'orecchio gli dice "me la pagherai brutta zoccola", stella se ne fregó perché tanto sapeva che non gli avrebbe fatto nulla, era passato talmente tanto tempo da quell'accaduto che ormai nemmeno lei se lo ricordava. Esce dal bagno a capo basso quando entra in classe e trova sul suo banco un bigliettino.. Con scritto: "cazzo, sei uno schianto" stella, lo strappa e lo butta via.. Sapeva che tanto sarebbe stato uno scherzo di Giulia la troia..e si rimette a sedere nel suo posticino. Passano altre due ore di vera noia mortale con la prof. Di letteratura e alla fine delle due ore invece c'era un progetto di cui lei era molto interessata, (forse era l'unica ad esserlo) parlava della vita.. Di quella della gente ricca, povera etc.. Anche se non aveva capito bene a cosa gli servisse però, era interessata. Alla fine del primo giorno di scuola, esce da quella prigione e con il suo skateboard si dirige vero casa, dai suoi genitori. Apre la porta e vede i suoi che sono sul divano che aspettavo lei per fare due chiacchiere.
La mamma gli fa: "sai stella, in questi ultimi mesi abbiamo visto che sei cambiata molto e che siccome io e tuo padre bisogna andare dalla nonna perché sta male, non possiamo lasciarti sola.. Quindi abbiamo chiamato la mamma di Giorgio il tuo amico di classe e ha detto che puoi restare per due settimane li da loro." Stella alza il viso e gli fa: "no, mamma non posso accettare che io vada da Giorgio.. Lui é quello popolare e non lo conosco nemmeno bene... E sopratutto non lo sopporto!" Il babbo aggiunge: "stella te ci vai e basta , si tratta solo di due settimane". Stella corre in camera si rinchiude e si guarda allo specchio pensando: 'perché esisto?! Che ho fatto di male per meritarmi questa vita?!' Era tanto confusa.. Non riusciva a capire cosa stesse sbagliando. Nel frattempo prepara una piccola valigia con dentro i suoi panni preferiti: jeans, felpe e due paia di scarpe.. Mette tutto in valigia e con i suoi genitori monta in macchina e si dirigono verso casa di Giorgio..arrivati a destinazione trovano la mamma di lui. Che gli aspettava alla porta! Molto gentilmente i genitori di stella ringraziano la mamma e salutano stella, e vanno via. Stella entra in casa e si fa accompagnare da Giorgio nella sua stanza.. Era piccola con un bagno di fronte alla stanza.. Aveva un piccolo armadio un letto unico ed era di colore blu e bianca.. Colori che a lei non piacevano..! Giorgio dice a stella: "ehy, so di questa cosa.. C'è che te starei qui per due settimane vero?!" Stella scuote il capo dicendo di si e risponde: "si ma ora puoi anche andare". Giorgio volta le spalle e se ne va, mentre lei intanto sistemava la sua roba nell'armadio. Dopo poco gli arriva un messaggio dal suo telefono che diceva: "tanti saluti dai tuoi genitori ti vogliamo bene".. Stella non risponde e si sdraia sul suo letto provvisorio e guarda il soffitto.. Quando basta solo 10 minuti e si addormenta. Giorgio, in silenzio entra in camera sua e la copre.. E per 5 minuti la guarda.. Chissà se forse in così poco tempo gli garbava le, oppure quel biglietto glielo aveva scritto lui?! Passati 5 minuti o più, Giorgio se ne va e passa la notte in bianco solo esclusivamente pensando a lei che dormiva..

La ragazza misteriosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora