Suddenly Dark. [JK]

Capitolo uno

Prefazione

Molti dicono che le persone sono "fatte della stessa sostanza dei sogni".

Io in realtà, ci credo ben poco.

Anche se tutti noi in realtà passiamo la maggior parte della nostra esistenza ad immaginare cose che poi  siamo consapevoli che non accadranno mai e paradossalmente questa cosa è l'unica cosa che poi alla fine della storia ci rende davvero vivi.

E' anche vero però che molte volte ci si ritrova davanti ad eventi che assumano la stessa forma di un sogno, dove non riesci più a comprendere se ciò che stai vivendo sia reale o meno, dove tutto il mondo che fino a quell'istante ti è sembrato perfetto inizia a sgretolarsi come frolla e a quel punto ti domandi : 'sto sognando?' 'è uno scherzo?'

Se vi dicessi però che mai niente è come sembra, cosa pensereste? Ma soprattutto sono curioso di capire da che parte starete.

Beh, tenetevi stretti, perchè adesso vi racconto il mio viaggio: io sono Jung Jungkook e questa è la mia storia.

Oppure oserei dire sogno?

CAPITOLO UNO.

- Dammi altro tempo Kook,h-ho avuto problemi.. - disse, mi pregava con gli occhi, risi nervosamente mentre spegnevo la sigaretta e lo scrutavo attentamente.

Tremava come una foglia, eppure era sempre stato un ragazzo difficile da impaurire, distruggere, quasi onnipotente in tutto.

- Non sono così buono da concedere altro tempo.. - affermai deciso, lui era lì, continuava a fremere.

- Io la amo Jungkook, ti prego - mi implorò.

- La terrò bene - dissi, una nota di perversione nella mia voce lo mise in allerta, adesso quella ragazza era mia.

- Kook, posso giurarti che io non centro niente - si posizionò davanti a me e in poco tempo lo feci inginocchiare. Aveva iniziato lui questo stupido gioco non di certo io, era lui che aveva tradito la mia fiducia, quella del suo più caro amico. Lui per me era sempre stato come un fratello, io invece per lui cosa? Il nulla.

- Chiedimi scusa! - urlai, con quanta più rabbia avevo in corpo. -Come io ti ho creato il tuo futuro, te lo distruggo-alzò di poco la testa e con un calcio, lo feci abbassare ancora.

- Non ti chiederò scusa, ma ti sto solo dicendo che non puoi portare via l'unica cosa che è più importante per me. Avr-avrai quel carico, non adesso, non in questo capannone - gli tirai un altro calcio allo stomaco. Mi sentivo un verme per aver fatto questo a mio fratello, ma lui non si era per niente sentito male quando aveva deciso di tradirmi.

- E perchè no? Perchè non posso avere quello che ho ordinato? - urlai ancora.

- Non ne so il motivo.. ho avuto anche dei problemi gravi.. tu lo sai kook, siamo sempre insieme io e te - risi ancora per poi tirare un altro calcio, ma questa volta sul suo viso facendolo andare completamente a terra, poi afferrai la pistola dai pantaloni di pelle e gliela puntai.

-Appunto perchè siamo sempre insieme vorrei capire come hai fatto a farlo- .dissi con odio, ero incredulo.

-Io..-.Ansimava e borbottava parole a me sconosciute. Sentivo la rabbia e la frustrazione su tutto il mio corpo, avrei tanto voluto farlo fuori in un solo colpo e non capivo perchè ancora l'avessi fatto, perchè fossi ancora fermo lì. -Io non ti ho tradito Kook te lo giuro-. scossi la testa.

- Ora ti spiego come vanno le cose qui - alzai il suo viso tirandogli i capelli, facendo in modo che potesse guardarmi pienamente negli occhi, mi abbassai e gli puntai la pistola sotto il mento. - Qui comando io e non so se ancora l'hai capito con chi hai a che fare dopo tutti questi anni e sai? Potrei ucciderti all'istante se solo lo volessi - rise debolmente, così mi stava solo provocando e sapeva bene che doveva smetterla prima di farmi impazzire totalmente. - Che cazzo ti diverte Chan? Perchè cazzo ridi? Voglio solo ricordarti che non sei nella situazione giusta per farlo - dissi con odio, stringendo sempre di più la mia mascella e potevo ben sentire che anche i miei muscoli stavano diventando ancora più rigidi.