"Crytical non torni in panchina ma vai avanti, Christian invece saluta tutti"
8:00 am
Non saprei dire se me lo aspettavo o meno, ma sinceramente non ero neanche triste della cosa...ero fiero di quel che avevo dimostrato quella sera, il mio corpo era finalmente tornato in armonia con la musica e la mia anima si sentiva sollevata da quel burrone profondo in cui si sentiva in bilico, pronta a cadere.
Nonostante questo la frase continua a girarmi in testa, ora però attutita dall'ansia di rivedere una delle persone più importanti della mia vita, soprattutto dopo quel che è successo l'ultima volta che ci siamo visti.Con ancora la testa piena di paranoie, appoggio il braccio accanto al finestrino e osservo il paesaggio andare alla doppia velocità della mia, mentre lontanamente e in modo ovattato sento la voce di mia sorella cantare spensieratamente.
Solo ieri sera, dopo essere riuscito a scappare dalle grinfie dei miei parenti venuti a trovarmi appena tornato a casa, ho acceso il telefono notando le migliaia di notifiche riempire la schermata di blocco.
Scorrendo tra i vari messaggi, solo uno ebbe la mia attenzione, l'unica persona che in quel momento volevo davvero sentire.Parlai con Mattia tutta la notte e non nascondo il fatto di essermi fatto scappare delle lacrime al solo sentire il suo accento barese che tanto mi infastidiva nella casetta della scuola.
Ora eccomi qui, mentre vado a recuperare mio fratello alla stazione con al posto del guidatore mia madre e accanto Alexia, che tanto ha insistito per conoscere "la mia metà", come detto da lei alla menzione del ballerino di latino americano.
"Christian! Stiamo per arrivare, riprenditi"
La voce di mia sorella mi risveglia dai pensieri e alzo lo sguardo vedendo la stazione avvicinarsi.
"Dai scendi! Faccio un video" afferma mentre rovista nel suo zaino alla ricerca del telefono.
Quando mi da il via non aspetto altro e scendo al volo dalla macchina, ritrovandomi un ragazzo di 18 anni in braccio che fortunatamente riesco a non fare cadare.
"Mi sei mancato" sussurra mentre decide di scendere dalle mie braccia per fare il nostro solito saluto.
"Anche tu" rispondo stringendolo in un abbraccio che però viene concluso da un uragano di capelli ricci che mi strappa il biondo dalle braccia.
"MATTIII CIAOOO" il ragazzo mi guarda confuso per poi sorridere ad Alexia e stringerla in un abbraccio,
"Ciao Matti, venite in macchina dai che andiamo a casa" ci raggiunge subito dopo mia madre strappando il bagaglio dalle mani del ballerino che nel mentre viene trascinato dal braccio fino in macchina.———————————————————————————
20:00 pm
"Allora, com'è stato il ritorno a casa?"
Dopo essere stati intrappolati tutto il giorno dalla mia famiglia, finalmente è sera e possiamo passare del tempo da soli.
"Bello, a parte i parenti che non conoscevo e sono venuti a dirmi di essergli mancato..." sussurro facendo scoppiare a ridere il ragazzo seduto sul mio letto.
"A te invece? Ho visto che sei andato a trovare un po' tutti, ti sei divertito mentre io soffrivo per te in casetta" faccio uscire queste parole in completa tranquillità e ironia ma sembrano toccare Mattia, che abbassa lo sguardo e inizia a mordersi il labbro con un'espressione abbastanza pensierosa."Matti che succede? Stavo scherzando" mi avvicino e poggio un braccio sulle sue spalle mentre lo sento poggiare la testa sul mio petto "Non devi preoccuparti di questo".
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•La rosa e la sua teca di vetro•
FanfictionMattia la rosa più bella, Christian la sua campana di vetro.