Il momento

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È arrivato il Sabato mattina e i due addormentati si svegliano, sono le 10:30. Marco accende e guarda il cellulare, si ritrova tre chiamate perse dei genitori e una da parte di Martina con anche un messaggio in cui dice che, i suoi genitori l'avevano chiamata e lei ha detto che restava anche per la notte. Marco ringrazia Martina e le dice che la aggiornerá domani.
Jacopo completamente nudo sotto le coperte si sposta e si stende sopra a Marco.
Jacopo: "Buongiorno cucciolo."
Marco: "Buongiorno a te patatino. Come stai?"
Jacopo: "Ora che sei qui benissimo e tu?"
Marco: "Sto bene, mi sento un po' strano."
Jacopo: "Mhh, mi dispiace averti fatto svenire sta notte."
Marco: "Ma vaaa, è stato bellissimo. Non devi sentirti in colpa, mi hai fatto provare qualcosa di unico. Ieri non mi aspettavo minimamente di essere sverginato, ma soprattutto che mi piacesse così tanto."
Jacopo: "Mi rende felice la cosa, pensavo che ti spaventassi e che non mi vedessi come un mostro."
Marco gli accarezza il viso dolcemente e lo bacia.
Marco: "Tranquillo sciocchino, vorrei che sia sempre così."
Jacopo: "Allora seguimi in doccia."
Si limonano un po' e poi si dirigono verso la doccia. Mentre l'acqua scorre per arrivare ad una temperatura giusta, Jacopo lo spoglia, lo bacia sul collo e con la sua mano gli tocca il pene facendolo pulsare.
Marco: "Cazzo si, che bello."
Entrano in doccia limonandosi, Jacopo lo prende, lo gira, lo sbatte contro la parete in marmo nero e con il pene bene duro lo penetra violentemente.
Marco: "Ohhh di...ooo."
Jacopo lo spinge dentro sempre più forte e veloce, provocando in Marco urla di piacere. Toglie violentemente il pene e Marco viene molto e perde temporaneamente l'equilibrio. Jacopo lo prende in braccio, lo appoggia al muro e glielo butta ancora dentro, fa su e giù molto selvaggiamente.
Marco: "Cazzo, sto per venire, non voglio."
Jacopo: "Lasciati andare."
Marco: "Madonna...ven...gooooo...ooo."
Marco schizza schizza addosso agli addominali di Jacopo, iniziando a lacrimare e a sbavare. Jacopo va ancora più rapido per finire.
Jacopo: "Sto pe..r ve...ni...re an...che i...ooooo."
Jacopo gli riempe il culo di sperma che gocciola quando toglie il pene ancora duro.
Jacopo: "È stato bellissimo anche ora."
Marco: "Mo...ltooo."
Jacopo lo gira, gli infila due dita piene di sapone dentro al culo e lo pulisce bene. Dopo di che si insaponano e si lavano. Usicti dalla doccia si asciugano, Marco si mette i vestiti di con cui era arrivato ieri e Jacopo si mette un'altro cambio.
Vanno a fare colazione in un bar vicino. Marco lo guarda con felicità e si tengono la mano.
Jacopo: "Perché mi guardi così?"
Marco: "Sto benissimo con te."
Jacopo: "Anche io con te. Che fai oggi?"
Marco: "Non lo so. Tu?"
Jacopo: "Devo passare in un negozio, vieni con me?"
Marco: "Mi farebbe piacere. Però ora vado a casa a cambiarmi e a mangiare, poi ci aggiorniamo comunque."
Jacopo: "Va bene cucciolo, allora ci sentiamo, ti passo a prendere io."
Marco: "Va bene."
Si alzano, pagano, si baciano e si salutano.
Jacopo va nel suo loft e non si muove fino all'ora dell'incontro facendo le faccende domestiche.
Marco chiama l'autista che in poco tempo si fa trovare sul posto e lo riporta a casa, saluta i genitori e ci parla un po'.
Sig.ra Casadei: "Ma allora sei ancora vivo ahahah."
Marco: "Ma che simpatica."
Sig.ra Casadei: "Hai un'espressione diversa, sicuro di essere stato da Martina?"
Marco: "Si, sono stato da Martina."
Sig.ra Casadei: "Mhhh."
Sigg. Casadei: "Insomma, cosa mangiamo a pranzo?"
Marco: "Una carbonara."
Sig.ra Casadei: "Va benissimo, è da tanto che non la facciamo."
Sigg. Casadei: "Ottima idea figliolo."
Sono le 12:30 e la famiglia è a tavola ler mangiare.
Marco: "Vi devo dire una cosa, se non la dico rischio di esplodere."
Sig.ra Casadei: "Non sai mai stata da Martina vero?"
Marco: "Come fai a saperlo?"
Sig.ra Casadei: "Quella troietta di Lucia prima mi ha mandatato una foto di te e un ragazzo che vi temevate la mano in un bar. Tra l'altro un bel ragazzo, anche se si vede che è più grandicello di te eh."
Marco: "Ah."
Marco scoppia a piangere perché aveva paura della loro reazione.
Sig.ra Casadei: "Ma stai tranquillo, a noi non da fastidio vero Robert?"
Sigg. Casadei: "Assolutamente no, sarai sempre il nostro figliolo stupendo. Quanti anni avrebbe questo ragazzo?"
Marco: "26 anni, so che è grande ma mi fa stare bene e mi fa sentire amato."
Sigg. Casadei: "Mhhh, non mi fa impazzire l'idea però se ci stai bene è ok."
Sig.ra Casadei: "Quando l'hai conosciuto."
Marco: "Ieri pomeriggio, gli ho versato dell'acqua sulla T-Shirt e per farmi perdonare ha voluto una cena a casa sua."
Sig.ra Casadei: "MARCO. Sarebbe potuto essere un maniaco ma sei scemoo???"
Marco: "Lo so lo so, però non lo è, non lo farò più. Oggi ci riesco che deve andare in un negozio, mi passa a prendere lui."
Sigg. Casadei: "Dopo questa tua bravata lo voglio conoscere subito. Domani sera lo inviti a cena qui."
Marco: "Va bene, grazie."
Il pranzo è finito e Marco corre subito a cambiarsi, Jacopo lo passa a prendere per le 16:00. Marco saluta i genitori, esce di casa e sale sulla macchina sportiva di Jacopo.

Cuore di platinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora