Due anni prima
Bianca
"BASTA HA SOLI 14 ANNI NON PUÒ VENDERE DROGA PER TE" mia mamma mi difendeva...
"Pure tu, zitta"
"Papà..." provai a parlare ma mio padre mi fulminò con lo sguardo.
"Tu" disse mio padre e mi prese per il collo della felpa "tieni" mi mise una pistola in mano, amo le pistole.
"Amore ti prego posala... farai del male a qualcuno..." continuava mia mamma.
"ZITTA" dissi e le puntai la pistola addosso.
Mio padre fece un sorriso di fierezza "spara, amore" disse.
"Bianca..." disse mia mamma in lacrime.
"Mamma, non capisci nulla eh? Ti ho detto che a me piace vendere droga, mi piace parlare con gli uomini di potere, mi piace questo sistema, amo l'illegalità, se non accetti la mia scelta puoi anche andare a fanculo, io vado con mio padre" dissi io.
"Capito Laura? Piace a lei, nessuno l'ha costretta" risposa mio padre avvicinandosi a lei "ti piace questo occhio nero?" Mio padre la picchia quando disubbidiva ma a me mai, mi amava.
Mia mamma si limitò ad abbassare lo sguardo prima di lasciare un'ultima occhiata a me che le puntavo la pistola, entro oggi deve morire...
"Bianca" disse lei, ancora che parla?
"Io ti ho chiamato Bianca, il bianco è un colore puro e speravo che tu nascessi e crescessi pura, libera da questo sistema orribile... e invece" continuò lei.
"Mamma, perché hai sposato papà?" Dissi
"Per soldi" rispose mio padre incrociando le braccia.
"Sei una stronza, Laura" la chiamai per nome, non si meritava di essere chiamata mamma.
"Tesoro..." disse lei.
"Spara amore, spara" disse mio padre.
Ho tenuto la pistola in mano più volte, ho sparato agli animali nei boschi con mio nonno, ho fatto le esercitazioni con mio padre, ho esercitati la mira e la forza, la pistola è una bella arma e non vedo l'ora di usarla...
"Spara" ripetè mio padre.
Sparai.
Un colpo secco al petto.
Al lato sinistro.
Dritto al cuore.
Morta sul colpo.
Il rimbombo del colpo della pistola, le gocce di sangue che uscirono e si schiantarono sulla mia felpa bianca, il rumore del corpo che cadde a terra.
Guardai mio padre ridere "brava, hai capitolo tutto" nel suo sorriso leggevo qualcosa... "rimani una stronza pure tu, ma sono 14 anni che ti educo e ti faccio odiare la mamma" il mio cuore si ruppe in mille pezzi "brava Bianca, mi serviva uccidere quella donna senza sporcarmi io le mani, tua madre ti amava più di chiunque altro, ma tu hai ascoltato me che ti ho odiato fin da quando ti ho concepito per errore" non potevo credere alle mie orecchie...
"Stronzo" dissi e gli puntai la pistola in testa. Il suo sorriso si spense.
"Sei uno stronzo" cliccai il grilletto. Dalla rabbia lo cliccai non so quante volte, credo almeno 10 o 15, anche quando finirono i proiettili cliccai e per finire la lanciai sul suo corpo morto d con tutta la rabbia che avevo in quel momento, e poi un urlo liberatorio... nemmeno una lacrima. Mi fiondai in cucina e presi un coltello e continuai a accoltellare il suo corpo senza vita... che stronzo. Continuai fra le urla finchè la porta non si aprì e io mi girai di scatto.
Avevo gli occhi spalancati e il respiro affannato, le mani sporche di sangue e appena vidi ch era un poliziotto mi alzai. Cazzo.
"VATTIN" urlai puntando il coltello.
Il poliziotto con mosse svelte mi levò l'arma e mi ammanettò.
"TRADITOREEEEE" urlai contro il corpo di mio padre.
"STRONZA ANCHE TU" contro quello di mia madre.
"AAAAAAAA" urlai mentre mi portavano via.
Ergastolo.
STAI LEGGENDO
MA QUELLA CHI È?// Ciro Ricci
RomanceBianca Guarneri ha 16 anni e a 14 entrò all'IPM per omicidio, e molto stronza e vuole comandare, tutte hanno paura di lei è sta molto con le ragazze, ma il suo sogno è avere un migliore amico, ma la direttrice vieta alle ragazze di vedere i ragazzi...