Capitolo 12

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Francesca
Ero distrutta e impaurita, davanti a me c'era Giacomo che mi guardava piangere. Poi improvvisamente sentii delle voci provenienti dalla cella accanto alla mia. Mi voltai e vidi Giacomo e Giada che si parlavano ma bisbigliavao e non capii il loro discorso, sembravano tristi ma notai nei loro sguardi una scintilla di speranza. Intuii che erano innamorati ma senza dire nulla feci cenno a Giacomo di seguirmi. Mentre mi asciugavo le lacrime mi avvicinai a Giovanni e Giada, per rompere il ghiaccio tossii e chiesi: 《 ho interrotto un momento speciale? 》 《eh.....no no.....no》 mi rispose Giada tutta rossa fulminandomi con lo sguardo e capii che non voleva essere interrotta. Iniziammo subito a parlare di ciò che ci ricordavamo prima del risveglio nella cella.

Giovanni
Continuavo a fissare Giada mentre gli altri parlavano e alla fine concludemmo che il sindaco aveva chiamato le guardie che ci presero e ci diedero probabilmente con un'iniezione un sonnifero e dopodiché ci portarono in questa prigione.

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