15. Pettegolezzi volano

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Che cavolo non potevo rientrare un altro giorno? Proprio oggi che ho la Russo le prime 2 ore...
Ho solo una parola per descriverla: Pericolo.
Piccola presentazione, la Russo è la mia prof di fisica, più o meno sulla cinquantina, capelli corti fino a sopra le spelle scuri e ricci. Ha sempre i suoi occhiali rigorosamente rossi, che porta però sempre sulla testa e quasi mai in viso. Bassina e abbastanza magra. Io e la fisica siamo due cose separate. Avete presente l'acqua e io fuoco, cane e gatto, nero e bianco? Ecco uguali. Non riesco a pensare a come tenere gli occhi aperti mentre lei spieghi. Poi sembra che ce l'abbia con me. Mi fissa sempre.
Ma adesso devo entrare per forza. Entro dalla porta principale e salgo lungo le scale che mi portano al secondo piano. Ecco la terza porta a destra, sono arrivata.
Non appena entro tutti i miei compagni, che erano per i fatti propri si girano per un momento a fissarmi. O mio dio, odio questa sensazione. Quando tutti ti fissano e tu sei obbligata a guardare o dritto o in basso per non incrociare lo sguardo di nessuno, perché sei troppo imbarazzata.
Ovviamente Alice non è ancora arrivata, lei è super in ritardo ogni giorno.
Arriva verso le 8.25 quando invece la campanella suona alle 8 in punto. Vado quindi a parlare con Alessio seduto all'ultimo banco.
Alessio: - Heyy chi si rivede... Allora sei viva. Mi dice sfogiando uno dei suoi più bei sorrisi.
- Comunque Buongiorno eh. Gli rispondo a mia volta ricambiando il sorriso mentre poso il mio zaino e sedendomi accanto a lui.
Alessio: - Ma ndo sei stata sta settimana? Tutti i prof chiedevano de te.
- Sono stata a casa, dove sarei potuta essere?
Alessio: - Boh che e ne so io. E che il solito gruppetto sta spettegolando di te da n'ora.
- Come?! Che ho fatto sta volta?
Poi ripenso a Damiano. Ahh ecco cosa. Lo avevo detto che non era una buona idea farci vedere insieme e poi baciarci. Almeno senza averlo detto prima ai ragazzi. Devo sistemare al più presto la questione prima che succeda qualcosa.

Non appena realizzo i miei occhi si spalancano facendo spuntare sul viso di Alessio un'espressione del tipo: Oh bene hai ricordato.
Alessio: - Oi Tutto bene?
Mi chiede il riccio, con voce leggermente preoccupata.
- Si si tutto ok. Gli rispondo io, facendo capire palesemente che era una bugia.
Uno dei miei più grandi difetti è questo: non riesco a mentire. Si vede troppo quando non dico la verità, abbasso lo sguardo, la mia voce diventa sottile e mi mangio le parole.
Tutte a me proprio...
Poi cercando di cambiare discorso parlo dei compiti assegnati di fisica, insomma quella roba lì che non capisco e che non avevo completamente toccato in quei giorni, ma di cui Alessio ne capisce molto o almeno più di me sicuramente.
Alessio: - Sai che settimana prossima c'è compito di fisica vero?
I miei occhi si spalancano di nuovo per la sorpresa e mi esce dalla bocca un'espressione del tipo:
- Che caz..
Mi blocco improvvisamente.
Ecco la Russo che entra in aula. Con la solita voglia di vivere di chi vive un costante lunedì.
Tutti si siedono al proprio posto. (si, la temono tutti)
Prof Russo: - Buongiorno ragazzi.
Tutti: - Buongiorno prof.
Il suo sguardo si sposta subito sul mio viso.
Prof Russo: - Oh Bentornata!
Io mi limito a sorridergli e ad abbassare la testa perché non sapevo proprio cosa risponderle. Ma in fondo in fondo so che nella sua testa pensava: sei tornata adesso ti interrogo!
Nel frattempo dalla porta entra anche Alice, di corsa e con il fiatone come al solito.
Alice: - Buongiorno prof, scusi per il ritardo.
Ormai questa frase l'aveva registrata. Un po' come quei pupazzetti di peluche che tu premi il pulsantino dove sono registrate le solite 2 frasi, che ripeterà all'infinito.
Quando entra mi fa dei gesti che non riesco a decifrare e mi guarda fisso negli occhi come per dire "ma che m'hai combinato sta volta?"
Le ore della prof Russo passano MOOOOOOLTO lentamente. Non ci ho capito una singola parola di quello che ha detto. Alessio cercava di spiegarmi ma con me è proprio inutile, specialmente adesso che ho la testa tutta ďaltra parte.
Adesso che abbiamo la pausa Alice mi sta tartassando di domande.
Alice: - Ma per caso stai uscendo con Damiano David?
Non ho ancora detto nulla ma dal mio sguardo si capiva tutto.
Alice: - Allora è veroo!
Esclama lei tutta contenta.
Io la prendo per un braccio e la porto da parte così che non ci senta nessuno.
- Shh non dirlo a nessuno.
Alice: - Come non dirlo a nessuno?! Lo sa già tutta la scuola.
- Ahh lo sapevo, deve essere stata Jennifer, ho visto come mi guardava all'entrata.
Alice: - Che cosa è successo all'entrata?
Mi domanda con uno sguardo stra curioso.
- Lasciamo stare...
Gli dico mettendomi le mani fra i capelli e successivamente in viso.
Alice: - No dai a me devi raccontare tutto, sono o non sono la tua migliore amica?
- Dai Alii.
Mi guardava con gli occhi di chi chiedeva non so che cosa. Mi stava decisamente implorando con le mani giunte.
- Ok ok ma non dirlo a nessuno. Promettimelo a NESSUNO. (Dove nessuno l'ho decisamente marcato)
Alice: - Te lo prometto. Puoi dirmi tutto lo sai.
Ingoio la saliva ed inizio a parlare.
- Allora, io e Damiano ci conosciamo da un bel po' di tempo. In questi giorni ci siamo avvicinati per un incidente che mi è capitato, lui è stato molto carino con me e tra altre varie cose che sono successe ci siamo anche baciati o meglio lui mi ha baciata. All' entrata lui mi ha baciata di nuovo, per salutami, ma io gli avevo detto di non farlo se non prima fossimo apposto con gli altri.

La faccia di Alice era stupita quanto felice allo stesso tempo.
Alice: - Devi assolutamente raccontarmi tutto nei minimi dettagli ti scongiuro.
- Alii dai non mi stressare.
Ma decido lo stesso di raccontargli tutto.
Ad ogni parola che usciva dalla mia bocca Alice era sempre più soppresa.
Alice: - Ma è una specie di serie TV o sbaglio? Poi si mette a ridere.
- Una sorta... L'unica differenza è che questa è la vita reale Ali.
- Io e Damiano dobbiamo dirlo per forza agli altri, non è giusto che lo vengano a sapere così, ci rimarrebbero malissimo.
Alice: - Già, dovete dirglielo al più presto.
Mi rimetto le mani sul viso.
- Sarà meglio che gli dica di non venirmi a prendere qui a scuola, per evitare i pettegolezzi.
Mando un messaggio su Whatsapp a Damiano, che da poco avevo memorizzato come Amore.

~ Ehy amore, come va? Io tutto bene, beh bene diciamo... A scuola è successo un casino, tutti qui stanno a parlare di te e me all'entrata da scuola e non vorrei che Victoria, Thomas ed Ethan lo vengano a scoprire così. Perciò volevo dirti se magari puoi aspettarmi fuori da scuola quando vieni a prendermi. Ti ringrazio amore.
Ricorda una cosa: Ti amo da morire ❤ ~

10.01 AM

Mi risponde quasi subito dicendomi:
~ Certo amore, dobbiamo dirlo subito ai ragazzi. Non ti preoccupare degli altri che tutto se sistema. E n'altra cosa: non vedo l'ora di baciarti di nuovo. 😏❤~

10.04 AM

Non appena lo leggo mi metto a sorridere come una sciocca persa e innamorata.

Successivamente mi manda una sua foto e li scoppio a ridere, cercando bloccare la mia risata con una mano d'avanti alla bocca leggo "già mi manchi" con Damiano che faceva una faccia imbronciata.

Successivamente mi manda una sua foto e li scoppio a ridere, cercando bloccare la mia risata con una mano d'avanti alla bocca leggo "già mi manchi" con Damiano che faceva una faccia imbronciata

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Dai coraggio mancano altre quattro ore e poi uscirò da quest'inferno per riabbracciare il mio paradiso, che mi aspetta fuori.

Torna a casa || Damiano David Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora