8th; Colazione in pigiama.

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Il concerto è andato alla grande, e insieme ai ragazzi siamo rientrati in hotel.

Niall non mi ha più parlato.

A dire il vero mi ha proprio ignorato; nulla, come se non esistessi.

Non c'è stato nessuno scambio di sguardi, nemmeno per sbaglio. Sembra che prima del concerto si sia studiato alla perfezione la mia posizione sotto il palco, in modo da poter evitare un qualsiasi contatto visivo.

Mentirei se dicessi che la cosa non mi fa ne caldo ne freddo.

Anche Harry sembra un po' freddo nei miei confronti, e questo mi fa stare ancora più male, perché mi fa concentrare completamente sul fatto della loro assenza durante la mia vita.

Ho cercato di negare questa cosa, ma più vado avanti e più mi rendo conto che questa è la verità.

La triste verità, che io non posso cambiare.

L'unico che sembra comportarsi civilmente in quella band è Louis. Sembra capirmi, ed é vero che lui mi conosce, ma effettivamente lui non sa che io sono Natasha, quindi teoricamente non dovrebbe essere neanche così tanto mio amico.

Eppure in questo momento é l'unico c'è si sta dimostrando mio amico.

I 5 Seconds of Summer sono ancora chiusi nei miei confronti, e cercano di tenermi esterna alla situazione, facendomi concentrare sulla lettera, ma è come se stessero complottando alle mie spalle.

Probabilmente, si ritrovano in questo complotto per scoprire qualcosa in più su di me. Chi non vorrebbe scoprire i segreti della persona che la deve salvare?

Io.

Il sapere non sempre è la cosa migliore; qualche volta, scoprire la verità fa più male di una semplice bugia, è per questo che quando mi dicono ti ho detto una bugia per il tuo bene io gli credo, perché la verità può distruggerti.

Preferirei essere ignorata da loro per tutta la missione che venire a sapere del loro odio nei miei confronti.

Preferisco essere tenuta all'oscuro, che mi dicano una bugia, ma non sopporterei il loro odio.

Quando iniziamo a dividerci nelle stanze, si rendono conto che c'è una stanza in meno, e quindi che due di noi devono dormire insieme.

"Io posso dormire con Lou." Suggerisce Harry.

Dio, sta a vedere che la storia dei Larry é vera.

Mentre accantono questi pensieri in un angolo della mia mente, Louis risponde negativamente, e propone che sia io la sua compagna di stanza, perché così posso integrarmi meglio.

Harry mi lancia un'occhiata truce -se le occhiate uccidessero io ora sarei morta- e io sono quasi tentata di rassicurarlo, di dirgli di stare tranquillo, perché tanto non andrei mai a letto con Louis.

Non dico che è brutto, è praticamente la reincarnazione di un dio, ma avere un contatto che si spinge oltre all'amicizia non rientra nei miei piani.

Gli unici contatti che ho avuto sono gli abbracci con Andrew, che tra l'altro non ho ancora visto, e non so se esserne preoccupata.

Ritornando al rassicurare Harry; dire quello per tranquillizzarlo sarebbe come ammettere che Larry sia vero, ed Harry é mio.

L'unico problema è che non lo sa.

Ma si può ancora risolvere questo problema.

***
La camera dell'albergo è più grande di quanto mi sarei aspettata, ma c'è un piccolo problema.

Il letto matrimoniale.

Louis mi guarda, come a conoscenza dei miei pensieri. "Mi dispiace, ma tutte le camere che abbiamo sono così."

Gli sorrido per tranquillizzarlo; lui sembra persino più teso di me, ma apprezzo il fatto che mi abbia fatto dormire con lui per cercare di farmi integrare meglio. "Non preoccuparti."

Lui mi indica il bagno, e vado dentro per cambiarmi, sperando che i miei pantaloncini e la mia canottiera non renda la situazione più imbarazzante di quanto già sarà.

Quando torno in camera Lou è già sdraiato sul letto, con solo un paio di pantaloncini della tuta. Quando vede che sono entrata nella stanza mi guarda e si schiarisce la voce. "Spero non ti dia fastidio il fatto che dormo senza maglietta."

Io nego, essendo a conoscenza della sua abitudine per il dormire nudo, e gli sono immensamente grata per lo sforzo che sta già facendo.

Senza fare rumore prendo un paio di tappi per le orecchie e glieli porgo.

Lui mi guarda confuso, così mi affretto a spiegare. "Spesso ho degli incubi, e mi sveglio urlando. Se li metti riuscirai a dormire."

Mi sorride, prima di prendere i tappi e appoggiarli sul comodino. "Se avrai gli incubi svegliami, okay?"

Sussurro un "Si." e mi metto sotto le coperte, affianco a lui.

Non riuscendo a dormire decido di aprire un discorso, sperando che lui sia ancora sveglio. "Louis?"

"Si?" Una risposta flebile arriva dal mio fianco, ma riesco a sentire la voce chiara e per niente assonnata.

"Perché gli altri mi odiano?"

Lui deglutisce rumorosamente, prima di girarsi verso di me. "Avevamo un'amica, che è morta due anni fa. Ora tutti pensano che diventando amici di qualche altra ragazza la tradiscano."

"Ma tu ora mi stai parlando." Sussurro.

"Io so per certo che non sostituirò Nat, mai. E per quanto grande e bello possa diventare il nostro rapporto, tu non sei come lei, quindi non puoi prendere il suo posto."

Io resto in silenzio, pensando alle sue parole.

"Te sei te, e meriti il tuo spazio, senza essere la sostituzione di nessuno." Dice, prima di passarmi un braccio sul fianco e abbracciandomi da dietro.

A giudicare dal ritmo del suo respiro si è addormentato, ma le sue parole sono ancora impresse come fuoco nella mia mente, e non riesco a cancellarle.

***
Quando mi sveglio sono le 9.10 e scendo al ristorante per fare colazione ancora in pigiama. Lí trovo Niall e Liam, che mi vedono e mi invitano a raggiungerli.

"Buongiorno ragazzi." Biascico, ancora assonnata.

Loro borbottano "Buongiorno." e quando Niall mi vede gli si illuminano gli occhi.

Bene, sono passata dall'essere odiata alla luce dei suoi occhi.

Instabile il ragazzo.

"Vedo che anche te condividi la mia politica sul pigiama." e quando lo dice abbasso lo sguardo e lo vedo con indosso un adorabile pigiama con i coniglietti sui pantaloni.

Devo ammetterlo, molto virile.

Improvvisamente mi ricordo di uno di quei tanti pomeriggi passanti insieme in cui mi accennava il fatto che adorava andare a fare colazione con il pigiama, e a quanto pare è diventata una sua tradizione.

Io annuisco sorridente, ancora immersa nei miei pensieri.

La mia mente immediatamente cancella l'occhiataccia di ieri mentre mi sorride, e quel momento sembra istantaneamente più lontano di quanto ricordavo.

Gli altri ci raggiungono dopo pochi minuti, e quando la porta si spalanca mi volto sorridente verso l'ultimo arrivato.

Il sorriso mi muore sulle labbra quando vedo Harry entrare sorridente, con le mani incrociate a quelle di Cara Delevingne.

N/A: Mi dispiace per il ritardo, ma sto avendo dei problemi con i miei genitori, e temo che per la prossima settimana non è sicuro che riuscirò ad aggiornare.
Farò il possibile per continuare in tempo la storia, ovviamente, ma non vi assicuro niente. Se riesco aggiornerò verso Martedì, quindi con un giorno di ritardo.

Detto questo, grazie a tutte voi che votate e commentate.

Buonanotte.

Their secret bodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora