16. Amore allo scoperto

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Finalmente esco da scuola. Sento ancora i mille occhi puntati su di me, che però allontanandomi iniziano a svanire. (E menomale)
Mentre cammino invio un messaggio a Dam.

~"Amore, sono appena uscita da scuola, tu dove sei che non ti vedo?"~
14:05

Dam: ~"Sono qui"~
14:05

Io mi guardo intorno per capire dove stava.
All'improvviso qualcuno mi tappa gli occhi da dietro.
- Indovina chi sono?
Mi domanda una voce misteriosa, che poi tanto misteriosa non era.
- Amoree, sei tu. Gli rispondo con un dolce sorriso e con tutta la felicità di questo mondo.
Lo abbraccio forte forte e lui mi bacia sulle labbra, quelle labbra che non si erano toccate da 6 ore e che mi mancavano baciare un casino.
Adesso stringe il mio viso portandolo più vicino al suo e mi continua a baciare.
- Dai smettila dobbiamo fare attenzione.
Dam: - Un ultimo ancora dai.
Mi supplica.
- Mi sei mancato tanto amore mio.
Dam: - Anche tu.
Mi confessa lui ormai perso nei miei occhi.
Per la strada stiamo attenti a non farci vedere dagli sguardi curiosi degli altri. Torniamo a casa mia e siccome ero davvero affamata decido di cucinare qualcosa.
- Per oggi solo spaghetti con salsa. Dico con un'espressione un po' imbronciata a Dam, che però era lo stesso entusiasta.
Dam: - Oh buonissimi amore!
A tavola iniziamo a parlare su come dire ai ragazzi del nostro fidanzamento.
- Come dovremmo iniziare secondo te?
Dam: - Io direi di improvvisare sul momento tu che ne dici?
Annuisco leggermente con il viso ma di colpo lo abbasso.
Dam: - Cosa c'è che non va tesoro?
- Ho paura che non siano felici di me, di noi due insieme.
Dam: - Hey, ma che dici? Tu sei stupenda così come sei, il tuo carattere e i tuoi modi di fare, sei perfetta così. Io ed i ragazzi ti conosciamo da anni e sono sicuro che saranno felici non appena glielo diremo, fidati.
Mi dice Damiano alzandomi il viso dal mento e guardandomi negli occhi, facendomi così scivolare addosso tutte le mie insicurezze.
- Grazie, grazie amore, grazie per tirarmi sempre su.
Dopodiché lo abbraccio.
Dam: - Comunque la pasta è buonissima, voto DIESCI.
Mi dice all'improvviso con la bocca piena di pasta cercando di imitare Alessandro Borghese ed io non posso fare a meno che scoppiare a ridere.
Finito di mangiare abbiamo solo una direzione, un unico pensiero: dire tutto ai ragazzi. Ci dirigiamo verso la loro casa mano nella mano.
Ad aprirci è Victoria. Indossava una felpa bianca corta e una tuta nera con i capelli legati in uno chignon.
Vic: - Ciao Regaaa.
Ci accoglie sorridendo, con quel suo sorriso che solo lei ha e con quei suoi occhi accesi.
- Ciao Vic. Poi l'abbraccio forte.
Dam: - Ciao Vincenzo. Mentre dice questo Vic si mette a ridere.
Vic: - Che famo fori? Entriamo no?
All'invito di Vic non possiamo che entrare.
Già appena entrata respiravo aria di tensione e ansia. Dam guardando i miei occhi e vedendo che stavo incominciando a preoccuparmi mi rassicura con uno sguardo tranquillizzante e con una mano accarezza il mio braccio.
Chiudo gli occhi.
Nella mia testa sento una vocina che fa:
- Dai su coraggio, andrà bene, inspira ed espira, inspira ed espira.
Vic: - Oh tutto bene?
Mi domanda Vic di punto in bianco.
- Si si grazie.
Rispondo io aprendo gli occhi di colpo.
Damiano si avvicina al mio orecchio e mi dice sottovoce:
- Stai tranquilla, siamo insieme e poi hai visto per caso Victoria mangiare qualcuno?
Un timido sorriso si stampa sulle mie labbra.
Vic si gira e va a chiamare gli altri.
Vic: - Ragazziii venite.
Thomas ed Ethan stavano fuori ad arrangiare un nuovo pezzo che Damiano aveva scritto e che era indeciso se fare uscire o no per il secondo volume di "Teatro d'ira". Non appena sentono la voce di Vic entrano e ci salutano.
Thomas: - Wee Ragaa ciaoo.
Dice tutto ad un fiato Thomas, simpaticissimo come sempre.
Io semplicemente amavo Thomas. Se sei triste basta stare cinque minuti con lui non di più che subito ti passa tutto.
Cioè come fai a non ridere con i suoi balletti?
Ethan sempre timido mi saluta con una voce bassa ma si vedeva lo stesso che era felice e allo stesso tempo sorpreso di vedermi:
- Ciao vagazzi!
Ethan, il più timido ma anche il più maturo del gruppo. Lui è il ragazzo che desiderano tutte: carino, timido e gentile.
Poi non parliamo dei suoi capelli... Sono stra invidiosa... Cioè sono SEMPRE perfetti.
(Si lo so mi sto dilungando troppo nella descrizione, ma ho troppa paura di andare a parlare con loro. Va be' adesso mi butto...)
- Ehm ragazzi, vi dobbiamo dire una cosa.
Prima che completi la frase di senso compiuto il mio sguardo si incrocia ancora una volta con quello di Dam.
Faccio un respiro profondo e nel mentre loro stanno aspettando cosa io stessi per dire, un po' come in un film dopo una sparatoria aspetti di vedere se il protagonista è morto oppure no.
Dam: - Ragazzi, vi presento la mia ragazza.
Tutti rimangono scioccati in un primo momento. Beh come dargli torto, fino a poco fa ero ancora l'amica con cui suonavano per strada...
Ma dopo poco Vic mi abbraccia e mi dice con un sorriso sincero:
- Sono felice per voi due, sei la mia complice adesso no?
Io rido e le rispondo: Ovvio amo.
Mentre Ethan e Thomas stanno parlando con Damiano dicendogli:
-Tvattala bene ti vaccomando, non farla soffvive o te la vedvai con me eh!
Gli dice con tono scherzoso Ethan.
Thomas invece si limita a tirargli uno dei suoi pugni sul braccio.
Dam: - Ahi Thò.
Thomas: - E che cavolo Damià le migliori le prendi tutte tu, non se può più così però.
Tiro un sospiro di sollievo, dopo tutto non è andata così male dai.
Mi aspettavo MOOOLTO di peggio.
Poi ad un tratto Victoria ci dice:
- Comunque ragazzi io lo avevo detto che era successo qualcosa tra loro due, alla fine avevo ragione.
- Aspetta cosa?! Te ne eri già accorta?
Rimango pietrificata io.
Vic: - Ciccia mia, se vedeva troppo come ve guardavate, lo sospettavo ma non ero sicura al cento per cento però. Lo avevo detto pure ai ragazzi e loro mi avevano dato ragione. Ed oggi abbiamo avuto la conferma.
- Ed io che stavo per morire solo per dirvelo.
Thomas: - Ma scherzi?!
Vic: - Seria?
Ethan: - Vevamente?
Poi mi spiegano insieme:
- Non potevamo aspettarci di meglio, oramai sei una di noi.
Ci abbracciamo tutti.
Thomas: - Dove annamo pe' festeggià sta sera?
Vic: Potemo anná a piglià na pizza, che ne dite?
Tutti acconsentiamo.
Sono davvero felice, adesso sto pure più tranquilla.
Dam: - Nattimo ve la porto via. Dice Damiano agli altri riferendosi a me.
Mi prende per la mano ed andiamo fuori.
Dam: - Stai meglio adesso?
- Decisamente.
Dam: - Comunque te lo avevo detto. Ti fai mille paranoie inutili. Ti avevo detto che sarebbe andato tutto bene.
- Non puoi immaginare quanto leggera mi senta in questo momento. Mi sono tolta un enorme peso di dosso. Sono felice di non aver deluso i ragazzi.
Dam: - Tu deludere qualcuno? Sei stupenda amore.
Mi dice ancora una volta con il cuore in mano accarezzandomi prima una guancia e poi l'altra. Portando il suo viso a pochi centimetri dal suo, le sue ciocche più lunghe cadono sui miei occhi, che si chiudono e alzandomi sulle punte lo bacio in silenzio. Le nostre labbra si toccano provocando di nuovo la scintilla del primo bacio, quello che mi aveva rubato. Poi mi stringe ancora a lui che sorridendo e guardandomi fisso negli occhi canta l'ultima strofa della canzone "Perfect" di Ed Sheeran (una delle mie preferite, che mi emozionano sempre):
- I don't deserve this, you look perfect tonight. (Non me lo merito, stasera sei perfetta).







Torna a casa || Damiano David Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora